Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Il Parco difende la qualità del territorio.
Qualcuno preferisce meno alberi e più auto
Le file estive per il mare preoccupano operatori e investitori della costa, che temono l’abbandono dei turisti, come hanno dichiarato in una recente assemblea pubblica a Tirrenia. Ma non preoccupiamoci: il colpevole è trovato, la soluzione pronta. Il colpevole è il Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli che impedisce la soluzione indicata dalla Amministrazione Comunale nella stessa assemblea: fare più strade per portare più auto sul litorale.
Ma questa “soluzione” non è una soluzione: l’esperienza insegna che alla crescita del numero delle automobili, favorita dalla costruzione di nuove strade, corrisponde un aumento del traffico, non una sua diminuzione.
Si sostiene che è lo sviluppo che richiede nuove strade e nuovi parcheggi, ma questa parola, spesso imbellettata con l’aggettivo “sostenibile” utilizzato a sproposito, nella realtà diventa sinonimo di consumo del territorio in nome di interessi economici immediati che erodono il capitale naturale, patrimonio comune di tutti e vero motivo di attrazione per i turisti.
Se è vero, come si è denunciato nell’assemblea, che il traffico scoraggia il turista, è ancor più vero che senza qualità dell’ambiente naturale il turista neanche arriva.
E il turista vero è quello che non usa (e getta) il territorio che lo accoglie, ma colui che rispetta la natura e la salute propria e altrui.
Non è quindi con nuove strade e nuovo traffico che si risponde alla richiesta di migliore viabilità, ma con soluzioni intelligenti, che rispettino l'ambiente, come il Parco cerca di fare combattendo contro le proposte di brevissimo respiro proposte dall'amministrazione.
Secondo il sindaco Filippeschi, il Parco si rifugia «dietro un quadro normativo complesso», cioè vorrebbe far rispettare le norme vigenti; l’accusa è di non voler sacrificare alberi e spazi verdi per far posto all’asfalto delle strade con il conseguente corredo di parcheggi e nuovi edifici.
Insomma l’accusa al Parco, che dovrebbe «darsi una mossa», è quella di … voler essere il Parco.
Legambiente Pisa ritiene invece sbagliato governare il territorio inseguendo gli interessi degli investitori e la pressione di una crescita irrazionale e insostenibile, capace di danni e incapace di soluzioni. L’aumento di insediamenti residenziali e turistici deve essere proporzionato ai limiti della capacità di carico del territorio e il problema della mobilità conseguente deve essere affrontato e risolto al momento della pianificazione urbanistica perché una volta riempito il territorio la soluzione non si trova.
Pensiamo al nostro litorale dove sono in costruzione numerose unità residenziali per migliaia di residenti e turisti: gli edifici sono stati pianificati ed autorizzati senza definire un piano di viabilità.
Pare un sogno (o un incubo) quello di asfaltare le strade nel bosco «per una viabilità stagionale»: poi, finita l'estate, togliamo l'asfalto?
Prevedere un enorme aumento della pressione antropica, residenti e turisti, e poi imporre soluzioni che intaccano pesantemente la qualità ambientale del territorio non è certo un esempio di saggia amministrazione.
Non servono nuove strade per consentire un apparentemente comodo trasferimento dal garage di casa al parcheggio del bagno al mare.
Serve l’intelligenza e l’immaginazione per pensare finalmente a un sistema efficiente di mezzi pubblici e, dovendo incassare la difficoltà della congiuntura finanziaria, anche una maggiore elasticità da parte dei cittadini.
Lo dimostrano esperienze di altre luoghi: è possibile migliorare un servizio senza intaccare il paesaggio, territorio e salute dei cittadini.
Legambiente Pisa si augura che il Parco voglia e sappia esercitare la sua funzione di difensore e gestore del prezioso patrimonio comune che la collettività gli ha affidato, anche quando, prossimamente, Regione ed Enti locali rinnoveranno gli organismi dirigenti.
Legambiente Pisa (comunicato del Direttivo della Associazione, presidente Marco Ricci, responsabile della trasmissione Roberto Sirtori 3291917287 – 050553435)