L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Anche noi come tanti abbiamo appreso dalla stampa che l’amministrazione comunale ha deciso di vendere le Farmacie per fare cassa.
Alcuni giorni prima dell’annuncio c’è stato un incontro tra organizzazioni sindacali come previsto dall’accordo sulla contrattazione sociale, ed in quella occasione nulla è stato detto, poi si è svolta una assemblea a Metato coi pensionati, e neppure li pur parlando delle difficoltà dei comuni, delle farmacie neanche un accenno, siccome tale scelta ha implicazioni nella politica sociale del comune era giusto farne menzione anche perché sono gli accordi che lo prevedono.
Nel merito la riteniamo una scelta non giusta perché, le farmacie comunali, sono nate per volontà della popolazione ed avevano ed hanno lo scopo preciso di essere il primo riferimento dei cittadini, per la prevenzione la tutela e l’informazione, una funzione che con l’ulteriore tagli alla sanità avrebbero avuto anche oggi un ruolo ancora più importante.
Inoltre i proventi delle farmacie comunali sarebbero stati utilizzati per interventi nella politica sociale, invece prima sono entrate nel patrimonio di Geste ed adesso vengono cedute, venendo cosi a mancare un importante introito. La politica sociale non può essere intesa unicamente come fondo una tantum per chi si trova in difficoltà, sappiamo benissimo che i comuni sono in difficoltà per i tagli attuati dai governi, ma proprio per questa ragione non si possono cedere attività in positivo e che sono al servizio della collettività, inoltre cedere le farmacie comunali è come cedere un pezzo di storia e sacrifici della collettività.
Prima vengono chiusi alcuni distretti sanitari e servizi al cittadino collocati nelle varie realtà del territorio, poi vengono ulteriormente ridotti i servizi sociosanitari ora vengono cedute le farmacie, scelte che complessivamente rimettono in discussione un sistema di tutela primaria alla persona , una caratteristica che da sempre aveva contraddistinto il nostro comune .
SPI/CGIL SAN GIULIANO