Eccoci al secondo appuntamento della nuova serie sui temi ambientali e sui mondi della Natura.L'accoglienza al primo articolo è stata impressionante, superando le 2000 letture tra i vari canali social su cui è stato pubblicato.Merito della capacità descrittiva e di osservazione di Simona, espressa attraverso immagini straordinarie e parole capaci di coinvolgere su un argomento spesso trattato con superficialità e approssimazione.E non è da meno il racconto di oggi.
<< E’ finita come tutti ci aspettavamo.
Leggendo attentamente il testo della manovra noi Giovani Democratici ci chiediamo dove sia l’equità tanto reclamizzata da Mario Monti.
In primo luogo avremmo voluto che le aliquote per l’introduzione dell’IMU (la vecchia ICI) fossero calcolate in base al reddito del nucleo familiare come avremmo ritenuto giusto che anche i beni della chiesa fossero tassati, senza imbarazzi.
Avremmo voluto una forte patrimoniale, perché riteniamo giusto che chi ha di più debba pagare di più; avremmo voluto che la tassa sui capitali scudati invece di essere l’ 1,5 % fosse almeno al 5%; avremmo voluto che non ci fosse un aumento così drastico e repentino dell'età pensionabile per evitare che tanti Italiani si vedessero “sconvolte le imminenti prospettive future con un conseguente aumento degli anni di lavoro”; avremmo voluto che fossero adottate misure molto più incisive per quanto riguarda i costi della politica, invece di tagliare ancora di più i fondi destinati alle regioni e ai comuni; avremmo voluto il non aumento della benzina, visto che a livello europeo la nostra benzina è la più cara; avremmo voluto che non si ricorresse ancora una volta all’aumento dell’iva; avremmo voluto che si intervenisse sul mercato del lavoro per abbattere una forte disoccupazione che oggi grava fortemente su noi giovani; avremmo voluto che si parlasse dell’introduzione di un contratto unico di lavoro che potesse dare una prospettiva di vita migliore, perché credere nei giovani è credere nell’innovazione e nella crescita di un paese.
Noi Giovani Democratici siamo consci della grave situazione finanziaria ed economica che il nostro paese sta attraversando e che debbano essere prese decisioni impopolari, tuttavia riteniamo che non sia giusto far gravare la crisi sempre sulle spalle dei soliti noti, bensì su chi ancora oggi continua ad evadere ed accumulare soldi alla faccia di coloro che ogni giorno sacrificano la propria vita pagando tasse su tasse.
Eliminare privilegi inaccettabili come i vitalizi parlamentari sarebbe stato un segnale di responsabilità forte verso il paese che è stanco, troppo stanco, di sacrificare se stesso per la felicità altrui, come del resto sarebbe stato un grande risparmio ed un forte segnale di pace verso gli altri paesi del Mondo, la drastica riduzione delle spese militari, non confermando per esempio la spesa di 29 miliardi di euro (la manovra è di circa 40) per l’acquisto di aerei ed elicotteri.
Tuttavia è giusto precisare, se mai ce ne fosse bisogno, che la crisi e la conseguente manovra nascono dallo sfascio dei conti pubblici, dalla perdita di credibilità e dalla catastrofe politica del precedente Governo. Non dimentichiamo che ci sono responsabilità precise con nome e cognome.
Era il 1981 e Berlinguer terminava la sua intervista con Scalfari dicendo: "Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi. Se questi elementi non ci sono, l’operazione non può riuscire." >>