Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo iconico nel cuore di Lucca in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario di Puccini.
TOSCANA - Il pane tipico toscano - quello senza sale - cerca di ottenere la Dop, e cioè la Denominazione di origine protetta. La richiesta è stata avanzata da tempo dal Consorzio di promozione e tutela del pane toscano e l'8 febbraio è prevista la lettura pubblica del disciplinare, in occasione della riunione di pubblico accertamento prevista dall'iter burocratico. Saranno presenti, oltre agli esponenti del Consorzio, anche rappresentanti della Regione e del Ministero delle politiche agricole e forestali. L'incontro si terrà nell’Aula Magna dell’Università di Firenze, Facoltà di Agraria Piazzale delle Cascine,18
Gli ingredienti che sono contemplati dal disciplinare per la produzione del Pane Dop Toscano, saranno rigorosamente soltanto tre: lievito madre, farina di grano tenero e acqua. Nel disciplinare vengono anche codificate le fasi di una lavorazione antica, tramandanta da secoli.
"Presto un marchio renderà il nostro pane riconoscibile" commenta l’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Salvadori . "Garantire questo alimento ai consumatori è stato l’obiettivo che, fin dall’ottobre 2001, ha fatto avviare la richiesta di riconoscimento Dop, con il contributo determinante delle istituzioni scientifiche toscane. Credo anche che la Dop al nostro pane – ha proseguito l’assessore – renda un tributo alla storia e alla cultura di questa regione, fatte da tanti agricoltori che seminano il grano, da tanti mugnai che lo trasformano in farina e ne conservano il germe, ricchezza nutrizionale fondamentale e caposaldo del buon e mangiare toscano".
Dopo la lettura, il disciplinare verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale italiana in modo da farlo conoscere da parte di tutti gli operatori del settore e poi sarà inviato a Bruxelles per l’ultima fase comunitaria dell’iter burocratico ed entrare a far parte come Dop tra gli oltre 1000 prodotti tipici, vanto dell’intera Europa.
Bernardo Magli