Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo iconico nel cuore di Lucca in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario di Puccini.
Ascoltando la diretta del Consiglio comunale di Pisa sulla variante al piano regolatore e sulla discussione per l’insediamento Ikea, a un certo punto ho sentito il consigliere Giovanni Garzella del Pdl che ha aperto il suo intervento con queste parole: “Appreso che Bini non farà l’assessore regionale anche nella prossima legislatura…”. Poi è saltato il collegamento e sono rimasto con la curiosità.
Allora, ho chiamato Maurizio Bini, capogruppo Prc in Consiglio Comunale, autore di importanti denunce come quella sulle false fatturazionI dell’azienda Geofor spa e sul trasferimento dell’Ospedale a Cisanello e gli ho fatto alcune domande.
Ci spieghi cosa vuol dire quell’affermazione di Garzella?
Quando nel maggio del 2010, dopo le elezioni regionali, fui indicato da Rifondazione Comunista come possibile assessore regionale, il Presidente Rossi confermò l’accordo per un assessore nostro, ma pose il veto sul mio nome.
La ragione di questo rifiuto fu addebitata alla inaffidabilità del sottoscritto per le numerose denunce di cui era stato portatore, in particolare quelle relative all’utilizzo delle aree oggetto del trasferimento dell’ospedale dal Santa Chiara a Cisanello.
In sintesi, il porre la questione morale di berlingueriana memoria, come precondizione di qualunque attività amministrativa, anziché un pregio, fu considerata un orribile difetto.
Il Consiglio comunale del 16 febbraio si è trattato dell’insediamento di Ikea a Pisa. Com’è andata la discussione?
A parte Rifondazione Comunista che ha votato contro, tutti gli altri partiti, di maggioranza come di opposizione, hanno sostenuto la proposta.
Sulla stampa è ormai nota la tua denuncia in merito al mancato pagamento di alcuni terreni per un valore di 765mila euro al Comune da parte della Società Sviluppo Navicelli, questi terreni grazie alla variante approvata in Consiglio Comunale la società Società Navicelli li venderà probabilmente a molto più di 765mila euro a Ikea per il proprio insediamento. Ci riassumi i passaggi significativi?
Nel 2006 con delibera del Consiglio Comunale sono stati venduti i terreni in oggetto. Nel 2007 una determina dirigenziale li ha considerati erroneamente non a titolo oneroso. Nel 2009 la determina è stata corretta, ma il pagamento non è mai avvenuto e la fideiussione a garanzia mai stipulata.
La fideiussione ha visto la luce solo una settimana fa, ma sulla sua solidità ed esigibilità rimangono forti dubbi, essendo assicurativa e non bancaria a prima richiesta.
La vendita dei terreni, ancora non pagati al Comune, da parte di Sviluppo Navicelli, ad Ikea determinerà una evidente plusvalenza e verrà interamente incamerata da Sviluppo Navicelli, senza alcun ritorno per le casse comunali.
Ma tu sei pregiudizialmente contro il modello Ikea? Un modello criticabile certo, ma porta occupazione, che di questi tempi non è poco, e porta risorse alla città; dunque, cosa rispondi a chi ti dice che la tua è una opposizione ideologica che non tiene conto dell’interesse di tutta una città, ma guarda a quello di poche minoranze?
Il modello Ikea risponde a quel gigantismo distributivo fatto di centri commerciali ed outlet, distruzione della rete commerciale media e piccola con conseguente perdita di posti di lavoro veri, compensati da assunzioni flessibili o precarie e senza tutele.
Una regressione culturale di certa sinistra felicemente rappresentata in un vecchio spot di Woody Allen, pagato dalla Coop, ma in realtà configurandosi come una gigantesca presa in giro della Coop stessa. Lo spot finiva così: “E allevò i bambini nel reparto banane”.
Quali sono le principali motivazioni per le quali hai votato contro ai due documenti strettamente collegati come l’ordine del giorno e la variante urbanistica?
Nel caso di Ikea a Pisa la nostra opposizione ha soprattutto un risvolto di carattere ambientale. L’insediamento insisterà su un’arteria come l’Aurelia già fortemente congestionata e su un quartiere, Porta a Mare, già profondamente segnato dall’inquinamento atmosferico ed acustico. Le migliaia di auto e le centinaia di mezzi pesanti che graveranno ogni giorno, compresi i festivi, su questa arteria non potranno che peggiorare la situazione.
E non saranno certo alcune rotatorie programmate, ma non ancora finanziate, come investimento infrastrutturale a risolvere il problema. Quindi, aldilà del giudizio sul modello Ikea, è proprio la localizzazione ad essere sbagliata.
Questa intervista esce su un giornale che è molto letto a Vecchiano e Migliarino. Sono state richiamate in Consiglio a Pisa le ormai annose vicende relative a Ikea vissute prima in questi due luoghi. Tu cosa pensi rispetto alla conclusione della vicenda di Ikea a Vecchiano?
Il Comune di Vecchiano, Sindaco Pardini ed Assessore Meini in testa, ha avuto il grande merito di opporsi ad una gigantesca speculazione edilizia, perché oltre al megastore Ikea erano previsti nuovi insediamenti ricettivi e residenziali.
Il Comune di Vecchiano ha resistito alle pressioni che venivano da ogni parte. Le elezioni amministrative svoltesi dopo la conclusione positiva della vicenda hanno riconfermato la Giunta preesistente e rafforzato Rifondazione Comunista. Quale migliore dimostrazione che, spesso e per fortuna, gli elettori sono più intelligenti di certi politici e, quando sono chiamati a scegliere, scelgono bene.
La chiacchierata con Bini finisce qui. Ci salutiamo, lo sento sereno nonostante lo scontro durissimo avuto col Sindaco Filippeschi durante la discussione in Consiglio comunale. Grazie a lui e al suo partito le casse del Comune potranno recuperare quasi 800mila euro e noi non paghiamo più le bollette clonate da Geofor (rileggete questi due fatti, prego). Mi prenderei questi due risultati come buon auspicio per il futuro della città. Ringrazio Maurizio Bini della disponibilità e per questa intervista.