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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Silvia Salis, candidata sindaca a Genova del centrosinistra: .....
Stellantis agli operai a casa: andate a lavorare in .....
La riforma, assurda, della giustizia, del ministro .....
. . . il termine guerrafondai è stato usato per i .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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da Jessy Taylor
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Cara mamma amica zia donna
sorella compagna nonna
che non porti d'abitudine
il tacco a spillo
ma guardi a fronte alta
il mondo con dignità. . . .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
MARINA DI PISA: Alessandro Garzella: Caro Fabiano, questo capitalismo ruba il futuro. A te, a me, ai nostri figli.
Lettera all'Autore di Arselle
Al Fortino di Boccadarno

23/3/2012 - 0:29


Caro Fabiano, questo capitalismo ruba il futuro. A te, a me, ai nostri figli.

L’ha seppellito tra le paure del presente.
Noi dobbiamo riprendercelo, il futuro, perché lo sappiamo fare e sappiamo insegnare a farlo. Fabiano, io credo che noi dobbiamo accettare di essere ancora una volta pericolosi. Presuntuosi e pericolosi. Agendo, scrivendo, formando ragazzi accanto a noi, costruendo altre visioni di realtà, altri possibili mondi. Difformi. Disabilitando la realtà che ci appare, come fanno i matti, come devono fare gli ultimi.

 Monti, ieri sera, ha chiamato ammodernamento la restaurazione di un sistema primitivo. E’ lo stesso sistema in cui la scuola torna a produrre ineguaglianze, l’urbanizzazione imprigiona quartieri d’indifferenza e solitudine, separando le razze, gli stili di vita, i mondi, in nuove caste medievali 

 Noi la politica ridotta a gestione di consumi e di servizi, peraltro cattiva gestione, la chiamavamo borghese. E l’altra l’abbiamo chiamata in mille modi: proletaria, rivoluzionaria, culturale, sociale, beat, armata, hippie, e poi pop rock, rap, telematica, perfino social democratica l’abbiamo chiamata. La nostra bella rivoluzione social democratica che c’ha infiocchettato tutti.Hai ragione, dimentichiamo troppo spesso, nella politica, l’odore di salmastro e la trasparenza dei sorrisi.Ci siamo dimenticati di eleggere i poeti a segretari delle sezioni di partito. L’avevamo detto al Fortino che bisognava dare il portafoglio al Ministro della Poesia e toglierlo ai professori della Bocconi. Ma che idea di Giustizia può avere un Ministro che ha un reddito di milioni e milioni? Faccia voto di povertà, un ministro!

Fabiano, ci vogliono le arselle per contrastare la vongolizzazione del mondo, questa è modernità, l’arsella al posto della vongola di coltivazione. L’arsella, contro i porticcioli prefabbricati da ikea in ogni dove, le pine coi pinoli già sgusciati sul ramo. Dicono che questa è nostalgia, però non vanno a leggersi il significato della parola sui dizionari. Questa modernità, Fabiano, puzza di petrolio e soldi. Io mi sono rimesso coi ventenni, quelli che hanno fatto la rivoluzione francese, avevano vent’anni e hanno cambiato la storia. Gli dico: guardate che voglio essere titolare del mio futuro anch’io.

Guardate che a dispetto delle apparenze non è tutto perduto. In questo mondo le scoperte non nascono più dalla politica o da chissà quale utopia, ma nascono dall’immaginazione della scienza e della poesia.

Non me ne frega nulla se siete giovani e non sapete raccogliere la sfida della conoscenza. Se non vi trema più la pelle o non perdete lo sguardo sul lungomare.

 Solo il sapere schiude le porte al domani. E’ una politica di ignoranti quella che vi fanno imparare. La felicità delle persone e delle comunità sta nel cuore delle ambizioni più vertiginose dei poeti e della scienza. Fabiano, dice bene chi pensa che il futuro è rallentare tutto, io voglio riscoprire la natura, godere i piaceri d’essere al mondo.

A partire dalla riscoperta dell’eternità di certe cose che non si possono inquinare. Sono sacre.

 Noi Fabiano dobbiamo difenderle le arselle, con la vita. Anche facendoci aiutare e consigliare da qualche ventenne disubbidiente e ancora vivo: a fare che? Io ho ancora fame. Di arselle. E se lasci fare al mare, qualche granello di sabbia entra nel guscio. Vedrai che, prima o poi, cercando, qualche perla si trova.

Alessandro Garzella

21 marzo 2012, primavera a Marina

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23/3/2012 - 17:41

AUTORE:
arsellaio

Le arselle si Pescano,si mettono nel Presacchio, si Purgano, si Puliscono, si cuociono in Padella con il Pomodoro, ci si fa la Pastasciutta meglio col Peperoncino, si mangiano volentieri meglio ancora con una Passera, senti quanti Pi-modi ma Perdinci Bruno!, sei l'unico che le mangia con la Politica!

23/3/2012 - 15:27

AUTORE:
CCCP

"Massimo D'Alema a 21 anni era già capogruppo consiliare della citta di Pisa e.. lui il perfido Massimo lo ha rammentato alla "giovane" Debora Serracchiani: teee!! hai 'ncominciato a 37 anni."
...meglio incomincià tardi ed esse coerenti che fa l'inciuci come il tu' Massimo ha fatto con quello che te definisci "il più ricco e più furbo d'Italia". Mai criticare i tuoi mi raccomando, Bruno Baglini, sennò l'urss un la rifondi

23/3/2012 - 13:42

AUTORE:
R.T.

Guardando le foto della serata i " GIOVANI " che anch'io vorrei seguire...non ci sono e allora mi prende lo sgomento.

23/3/2012 - 9:39

AUTORE:
gabriele

...grazie per questa lettera che smuove e commuove.
Ti saluto così e insieme a te saluto anche Fabiano:
"Il mondo non ti regalerà nulla. Credimi se vuoi avere una vita, rubala."
Lou Andreas Salomè
Che la Primavera sia bellissima.

23/3/2012 - 8:44

AUTORE:
Bruno Baglini

...dalla viva voce di Alessandro Garzella leggere questa bella lettera a Fabiano Corsini ed a tutti noi nel Cinema Don Bosco di Marina di Pisa alla presentazione del libro di Fabiano "Arselle al Fortino di Boccadarno".

Sentire questo "piccolo grande uomo" alla stessissima maniera come quando lui Astore Ricoveri ed altri "pisani" venivano alla nostra Casa del Popolo di Migliarino negli anni 1968/69 a fare Teatro; mi riaffiora alla mente altri due pisani d'adozione che studiavano alla Normale di Pisa.
Frequentarono anche loro per un certo periodo della loro gioventu la nostra Casa del Popolo.
Massimo D'Alema e Fabio Mussi erano attratti dalle nostre rassegne cinematografiche (cosa che faceva imbufalire Gino della Dalma) diceva: vai! anche stavolta il Guccinelli, Feruccino el Baglini enno 'ndati a Firenze a sceglie e firme per loro e non per noi migliarinesi; menomale Domenia c'è un "cappellone" e li il Regista non sarà "dicerto" Fellini e si 'apisce anche noi.

Certo, era il /69, l'anno dopo che i Francesi principiarono quella bella rivoluzione sessantottina.
Quella rivoluzione liberò anche il nostro mondo dalla borghesia imperante e gli studenti pisani ci furono di grande aiuto con i loro interventi a compendio delle nostre rassegne teatrali e cinematografiche.
In seguito D'Alema e Mussi tennero due conferenze a Migliarino e come sostenne il Paoletti Sergio Vago, da li comincio la loro "dualità". Secondo il Paoletti; quello con 'apelli lisci, aveva si anche lui i baffi come quell'artro con i ricciolini 'ncapo, ma era più bravo.
Poi in seguito (molto in seguito) quello più bellino diventò Presidente del Consiglio dei Ministri e l'altro Ministro dell'Università e dell'Istruzione.
Poi non molto di seguito furano sostituiti dal più ricco a più furbo d'Italia e da quella chiorbona della Gelmini.

Da quel moto rivoluzionario nacquero anche uomini 'mportanti ed a Pisa sotto la guida di Giuseppe de Felice: Massimo D'Alema a 21 anni era già capogruppo consiliare della citta di Pisa e.. lui il perfido Massimo lo ha rammentato alla "giovane" Debora Serracchiani: teee!! hai 'ncominciato a 37 anni. Poi Fabiano, Athos, Alessandro, Fausto, Astore sono rimasti "intatti" fra noi.

In ultimo voglio fare una considerazione: quanti "girotondini, indignados e no tav" odierni si ritroveranno fra loro in avanti nel tempo e si riconosceranno "intatti" o dirigenti della cosa pubblica!? ne dubito molto e se faccio mente locale scorgo solo il "girotondino" Pancio Pardi finito nel calderone del Parlamento (a fare che cosa non si sa) e per l'intanto ci ritroviamo con dei "surrogati politici" a fare i tecnici nel Governo della Nazione Italia.

Buona giornata: di lotta e speranza di un mondo migliore come si usava dire a quei tempi; non del tutto andati.