none_o

Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo  iconico nel cuore  di Lucca  in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale  chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario  di Puccini. 

. . . per questo neanche alle 5. 50 prima di colazione. .....
. . . alle nove dopocena non ciai (c'hai) da far altro? .....
. . . il plenipotenziario di Fi, Tajani, ha presentato .....
Ieri 19 Marzo ci ha lasciato un Vs. concittadino Renato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
IL MARZO DELLE DONNE
none_a
Calci
none_a
Piazza Giuseppe Garibaldi, 56019 Vecchiano PI, Italia
none_a
Locri 22-25 marzo
none_a
Marina di Pisa, 24 marzo
none_a
Il sole nutre
col suo splendore
il croco il bucaneve
la margherita. . .
Il cuore
cancella il dolore
se alimentato dall'amore
essenza della vita
Quando .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
VECCHIANO
T e F chiarisce cosa è davvero il Bilancio Partecipato

13/5/2012 - 16:36

T e F chiarisce cosa è davvero il Bilancio Partecipato
 
A Vecchiano c’è un’Amministrazione che sempre più spesso proclama anziché praticare un governo dalla parte dei cittadini. Per prima cosa  ci preme evidenziare come il Sindaco ha definito “partecipato” il bilancio del Comune di Vecchiano.

Ha spiegato che, secondo lui,  il bilancio è ampiamente partecipato perché ne ha parlato negli incontri nelle frazioni (dove la partecipazione è stata al massimo di 10 persone) e negli incontri con la Consulta del Volontariato che riunisce le associazioni del territorio ( ma le riunisce davvero tutte?). Comunque per chiarezza e  informazione Tradizione e Futuro fa notare che la definizione corretta  di “bilancio partecipato” è un’altra: è fare decidere ai cittadini come utilizzare una parte di risorse in bilancio. Il comune di Capannori è salito alla ribalta nazionale per questa iniziativa e il Comune di Cascina lo sta attuando, solo per citare due comuni a noi vicini. Sul nostro territorio anche  l’associazione Cittadini in Piazza ne ha parlato negli incontri con la cittadinanza  a Vecchiano e  a Avane.

 Quando si tratta di rappresentare i cittadini e di informarli correttamente, Tradizione e Futuro vigila che l’Amministrazione faccia il proprio dovere.  In merito alle scelte fatte dall’Amministrazione Comunale in relazione alla previsione di entrata dell’IMU di 2 milioni e 300 mila euro, Tradizione e Futuro auspica che questa stima sia stata fatta con responsabilità e, soprattutto, non sia stata fatta al ribasso, perché, proprio in un periodo di crisi economica come quello che stiamo attraversando, decidere di applicare aliquote  IMU standard, quando ci poteva essere la possibilità di ridurle e pesare quindi di meno sulle tasche dei cittadini, non sarebbe una programmazione in linea con principi volti al sociale. Nel comunicato dell’Amministrazione Comunale al riguardo della spesa sociale va specificato che gli importi previsti come contributi di sostegno alle famiglie per il pagamento della retta dell’asilo nido e  come assistenza specialistica ai portatori di handicap derivano da trasferimenti da parte della Regione Toscana. Non è poi  una libera scelta dell’Amministrazione quella di utilizzare gli oneri di urbanizzazione esclusivamente per gli investimenti e non per la spesa corrente, ma una indicazione specifica della Corte dei Conti che ha analizzato i precedenti bilanci e invitato ad agire in questo modo.

 D’altronde con un Regolamento Urbanistico bloccato perché molte aree ricadono nella zona che la Regione Toscana ha definito a pericolosità idraulica molto elevata, la previsione in relazione agli oneri di urbanizzazione deve essere molto oculata.
                                                                                                                                                                                                                                Laura Barsotti
                                                                                                                                                                                                        Capogruppo  Tradizione e Futuro

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

16/5/2012 - 21:47

AUTORE:
Alessio Niccolai

L'esperienza mi insegna che quando in una grande azienda un buon numero di lavoratori «si trastulla» in orario lavorativo, c'è da qualche parte un dirigente accondiscendente.
E questo può accadere solo e soltanto laddove a suo tempo si sia verificata una sovra-assunzione rispetto al reale fabbisogno produttivo: è il tipico meccanismo delle aziende lottizzate per effetto del voto clientelare o di altri strani congegni in ragione dei quali tanto più alta è la consistenza numerica della forza lavoro, maggiore è il peso politico dell'azienda.
Dunque si parla parimenti di grandi aziende pubbliche e private che per decenni hanno garantito consenso politico a questo o quell'altro partito, senza mai essersi misurate con il problema della produttività.
Ora però il punto è un altro: se il management di queste aziende, ed è inutile che continui ad elencarne i nomi - si mantenuto nel tempo saldamente assoggettato al controllo politico, per ricavarne facilmente agevolazioni, sgravi, finanziamenti ma, soprattutto, commesse, la colpa non è certo dei lavoratori; e quando dico lavoratori parlo sia dei cosiddetti «responsabili», i cocchini dei Confederali, sia gli «intelligenti», quelli cioè che avevano capito a tempo debito che non erano stati assunti per «lavorare».
Ora se Passera e Fornero si sono accorti che questo tipo di management non è funzionale al loro modello di capitalismo, cazzi loro: che paghi in prima persona chi di quelle amministrazioni ha fatto parte e non certo i lavoratori, produttivi o meno che siano stati.

16/5/2012 - 17:45

AUTORE:
b.b

...pagare il ponce è un atto singolo ma..nella mia Ferrovia mezzi lavoravano e mezzi no.
Alle poste era uguale e gli operai agricoli della Tenuta Presidenziale riscuotevano il doppio che di quà dal Serchio ed ora hanno il triplo di pensione e..se la Ferrovia pagava me lavoratore e pagava ugualmente chi non faceva un cavolo e..per giunta i più erano socialisti di Signorile e Craxi; finita la loro epoca i più fecero il salto della quaglia diventando elettori o simpatizanti di Rifondazione Comunista ed iscrivendosi al sindacato ORSA dell'epoca che con il solo annunciare uno sciopero fra loro ed i COBAS fermavano tutta la Ferrovia Italiana.

Dillo a Russo Luigi (socialista come tanti poi di RC) cosa organizzava il povero Gonfloni; con i suoi 18 iscritti al suo sindacato in tutta la Nazione; fermava il movimento dei treni e noi tutti si rimetteva quattro miliardi di lire nei giorni di scioperi solo preannunciati e..due miliardi era la rimessa giornaliera dello Stato per muovere i treni tutti i giorni e..io capo sindacale CGIL fui abbandonato dagli iscriti perchè chiedevo di lavorare almeno un gocciolino.

Prima al posto di sei alle poste o in ferrovia ne mettevano 12 e..tutti zitti; ora di sei n'han messo due e se uno/una si ammala fanno con uno/una e se alle 11.30 quella "una" si alza per andare in bagno: dalla prima della fila si erge un urlo scomposto se non un moccolo a ghigna dura: tho!!! ora che toccava a me lei si alza e va via!
Capito mi hai caro Alessio che bel mondo si è creato deresponsabilizzandoci dal governo delle cose e far scendere in campo quella mazza sega di Brunetta, ma, si chiedeva un voto utile ed ha prevalso il: muoia Sanzone con tutti i Filistei.
allegria!

16/5/2012 - 1:59

AUTORE:
Alessio Niccolai

Cara Laura, la mia credibilità agli occhi dei «cittadini» è ben poca cosa rispetto alla stessa presso i proletari, presso gli operai, i disoccupati, i precari e tutti i segmenti più deboli della società.
Non aspiro a fare carriera politica, non mi interessa fare il Sindaco o l'Assessore di un Comune: il mio unico interesse politico è quello rivoluzionario e la mia collocazione nel PRC è anche l'appartenenza determinata e convinta alla sua ala più anti-sistema.
Perseguo l'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione ed il superamento dello «stato di cose presente» e, tal fine, inizierei con l'epurazione dal mio partito di tutti gli opportunisti di varia forma e natura, primo fra tutti Ferrero.
Non ho nessuna difficoltà a dirti che se alle prossime politiche il PRC vorrà coalizzarsi con PD o IDV la mia tessera finirà nella spazzatura: sono vicino, anche se non del tutto allineato, all'area di Iskra, non accetto a buon mercato i duplici rapporti che il mio partito ha con CGIL e COBAS in quanto ritengo che con i Confederali debbano essere tagliati tutti i ponti, con l'eccezione della FIOM.
Ciò che sosterrò nel PRC è la stessa posizione del KKE e non sosterrò posizioni che si discostino da quella strategia quand'anche, per effetto del cosiddetto «centralismo democratico» dovessero risultare maggioritarie.
Cascasse il mondo, in questo momento le mie due uniche priorità politiche sono il congelamento del debito e l'uscita dall'Europa, quindi più ritorno alle origini di così si muore... la linea che intendo perseguire è quella di rottura netta con tutto ciò che si definisca genericamente di «Sinistra», di superamento di qualunque indirizzo riformista e interclassista e di abbandono verticale di tutte le maggioranze in cui il PRC è coinvolto.
Se ho accettato a Vecchiano - seppur con riluttanza - a sostenere IPV è solo e soltanto per non abbandonare a sé stessi tanti compagni della base PD che non meritavano a mio avviso di essere lasciati alla mercé dei propri indegni dirigenti.
Detto questo, ti sfido a trovare qualcuno sull'intero territorio nazionale che si dirà felice del Bilancio di Previsione del proprio Comune: Monti ed il mono-partito di governo hanno consegnato letteralmente l'Italia agli strozzini di Bruxelles, hanno fatto coincidere la strategia della Trilaterale e di altri potere occulti (neanche più di tanto) con gli indirizzi del Paese, avvalendosi anche della preziosa collaborazione di Bersani, il quale ha consacrato definitivamente ciò che resta del vecchio PCI agli interessi bancari e delle grandi imprese cooperative di costruzione.
Se tu ed altri non aveste sostenuto uno dei tanti progetti che proprio il PD regionale e nazionale hanno a cuore, può darsi che ci fossimo ritrovati sulla stessa barca e mi rammarico anche che non sia avvenuto.
Purtroppo però, come ti ho detto e continuerò a ripeterti a me non interessa essere credibile agli occhi di tutti, non perseguo indirizzi democratici e non mi interessa costruire nessun percorso di partecipazione ad una democrazia a cui mi interessa a questo punto soltanto staccare la spina una volta per tutte, comminandogli una morte dignitosa e tranquilla prima di implodere da sola.
Quindi se ci sono percorsi di democrazia diretta ben vengano, ma se sono finalizzati a spazzare via tutto, non a dare il periodico restyling alla casta con l'immissione di volti nuovi, destinati come quelli di chi li ha preceduti, a divenire un giorno «vecchie facce».
Per il resto, con un po' di real-politik mi spingo a dire che ti dovresti sentire sollevata a non essere Sindaco nell'era Monti: non ti rendi conto di quanti improperi ti sei risparmiata.
Ed è lecito che li raccolga tutti chi a livello nazionale ne sostiene l'operato... il PRC a Vecchiano può fare due cose a questo punto: o abbandonare il Titanic prima che affondi - modello Schettino -, o provare a far sì che l'ira impositiva scatenata da Monti si abbatta con minor violenza possibile sui nostri concittadini.
Il margine di errore, volenti o nolenti, è elevatissimo e ciò mi induce a pensare che come la tiri la tiri, la coperta rimanga corta, che a tirarla tu ci sia te, il Lunardi o il Meini.
Dunque, o tutti quanti congiuntamente rimettete il vostro mandato nelle mani dell'autocrate di Bruxelles, oppure continuerete da una parte ad attaccare l'«inattaccabile», dall'altra a difendere l'«indifendibile».
Con ricambiata amicizia,
Alessio Niccolai

PS
Ai bevitori di caffè: generalmente anch'io pago in anticipo l'espresso al bar o immediatamente dopo averlo bevuto.
Ed è per questo che, se ad un certo punto il barista mi intima di pagare tutte le segnature fatte dalle solite tre o quattro persone (di cui non faccio parte), mi viene spontaneo prima di ogni altra cosa prenderlo a calci nel culo, poi prenderlo per il bavero della giacca, appiccicarlo al muro e chiedergli cosa stracavolo vuole da me... si vede però che in certuni circoli ARCI, di solito quelli che ospitano una sede PD, quando le segnature di pochi iniziano ad essere troppe, si ripartisce il debito su tutti gli altri soci! O sbaglio?!?

15/5/2012 - 20:55

AUTORE:
Bruno Baglini

Non conosco i Comuni di Malammo e di Acquaformosa ma conosco (purtroppo) molto bene il Comune di Trodena.
Da Trodena transitano tutti quelli (me compreso) che si recano nelle famose località scistiche della Val di Fassa: Moena, Canazei e più in avanti si trova anche il Comune di Cortina che è li da un pezzo ed al pari di Canazei e Moena ma non hanno "bisogno" come Trodena, li a Trodena c'è transito e basta; niente alberghi e costosi impianti di risalita e cercano di beccare qualche nostro soldino con quelle macchinette infernali che misuirano la velocità "smisurata" nel mio caso secondo la bella foto ricordo inviatami dopo tre mesi segmava la folle velocità di 62kh alle 21.57 con un freddo polare e nussuno in strada.
Ecco, con quella macchinetta anche i Trodenesi al pari dei "Cortinesi da un pezzo" che son ricchi di suo da un pezzo possono tenere l'IMU allo 0,2%.

Se poi vogliamo credere che non pagare tassa come disse Berlusconi e come dice ora Laura o congelare il debito cosiddetto pubblico come dice Alessio risolve tutti i nostri mali; proveremo anche noi popolo bue di cui credo di farne parte perchè prima pago il ponce e poi lo bevo e mai il contrario, perchè se una volta te lo dimentichi (di pagare) dopo..ci prendi il facile vizietto e se il barista segna, poi in fondo al mese "congelo" il mio debito?
salute

15/5/2012 - 19:35

AUTORE:
Laura Barsotti

Caro Alessio
Sono per la concretezza. E ti invito a rileggere con attenzione quanto ho scritto. Spesso chi ha pregiudizi legge prevenuto e interpreta le parole. Ti invito dunque a rileggere i comunicati. Lì troverai cosa è successo in Consiglio Comunale a Vecchiano: la tua coalizione ha preso una decisione, a differenza di molti altri comuni italiani, contro i cittadini. Qui sulla Voce nei commenti a questo o all'altro comunicato qualcuno ha scritto una serie di nomi di Comuni che hanno applicato alla prima casa un'aliquota inferiore allo standard e ce ne sono di sicuro altri che hanno applicato aliquote differenziate ai diversi scaglioni di reddito per l'addizionale comunale IRPEF. Per quanto riguarda il bilancio Partecipato (se rileggi) mi preme darne la corretta definizione, a differenza di quanto è scritto nel comunicato della tua coalizione di maggioranza. Intanto non è assolutamente far compilare il bilancio ai cittadini come sostieni te.L'esperienza di Capannori può essere di aiuto nel comprendere cosa significhi "partecipato". Ne ha parlato di recente anche Report. Io ho parlato con alcune persone del Cip prima che creassero questa associazione e ti assicuro che qualcuno su Ikea e Traversagna non mi ha detto ciò che sostieni tu. D'altronde il tuo partito è alleato in Consiglio Comunale con almeno 4 consiglieri PRO-IKEA, nella precedente legislatura avete cementificato Nodica, quindi che tu nei tuoi interventi venga a definire, con troppa faciloneria, cementificatori o altro tipo di piramide partecipativa Tradizione e Futuro mi sembra troppo! Torna alle origini se vuoi essere credibile, la coerenza è importante. Con amicizia

15/5/2012 - 12:52

AUTORE:
Alessio Niccolai

[...] Tradizione e Futuro fa notare che la definizione corretta di “bilancio partecipato” è un’altra: è fare decidere ai cittadini come utilizzare una parte di risorse in bilancio.

Cara Laura, ciò che tu proponi mi sta tremendamente simpatico ed è anche il motivo per cui mi professo Comunista e Rivoluzionario: sostanzialmente mi prefiguri un sistema in cui la piramide della partecipazione è rovesciata rispetto alla Democrazia Rappresentativa (o Borghese come la chiamo io) e in ragione della quale, l'Assemblea dei Cittadini (questa è stata per mille anni la vocazione dei Myr, antenati dei primi Soviet rivoluzionari) prende le decisioni che attualmente sono ascritte ad un'Amministrazione Comunale (eletta da quegli stessi cittadini), ed elegge i propri Rappresentanti Revocabili presso un'Assemblea di livello territoriale più "alto", e così via fino ad abbracciare interi Paesi e/o Continenti.
Manca però qualcosina in mezzo - mi concederai -, ciò che è comunemente noto come Rivoluzione, o in altre parole, quell'atto politico che esautora l'odierna piramide della partecipazione politica, trasferendone le competenze al suo esatto rovescio.
Peccato però che, invece di seguire la strada dei CIP di cui sembri ammirare l'operato, tu ti sia candidata come Primo Cittadino per l'altro tipo di piramide partecipativa, quella stessa che ti ha collocato all'Opposizione e in Minoranza.
Ora tu mi conosci e ben sai come veda le cose: non mi ha fatto piacere nell'alveo del dibattito nel PRC sapere che la strada meno deleteria rispetto ai diktat di Monti & C. fosse l'imposizione IRPEF, non mi ha entusiasmato per niente sapere di non potermi accanire sulle tanto diffuse proprietà immobiliari sfitte e mi ha decisamente riempito di amarezza il fatto di non poter trattare in maniera diversa le rendite immobiliari parassitarie e/o le altre forme di speculazione dai patrimoni produttivi come i capannoni artigianali o agricoli.
È ciò che comunemente viene chiamato «Arte del Possibile», che non si addice al sottoscritto e che forse, non si addice neanche a te, come non si addice a nessun sognatore che si rispetti: ciò nondimeno bisogna ricordare, rendendo onore al merito, che chiunque porti avanti con i CIP un certo tipo di iniziative sul territorio, si ritrova mediamente coinvolto in decine di altri progetti coerenti ed omogenei con l'impegno assunto sotto quella sigla, dalla costruzione di percorsi come il congelamento del debito pubblico alla militanza nei Gruppi di Acquisto Solidale, dalla difesa a spada tratta del Parco alla ricollocazione di detenuti in esperienze come l'Agricoltura Sociale, etc.
Ora Laura, mi dovrai dimostrare che la partecipazione a cui alludono i CIP sia fatta della stessa pasta di quella che sostieni te: è troppo facile in fondo pretendere che siano i cittadini a compilare i capitoli del bilancio comunale dopo che ci si è resi conto di non poterlo fare come Amministratori!
I CIP hanno costruito interi percorsi sulla partecipazione, sulla mobilitazione e non lo hanno fatto certo in chiave elettorale: è logico che rivendichino la centralità dell'Assemblea dei Cittadini anche in questioni come il bilancio, ma va tenuto conto che non si sono inventati l'altro ieri questo metodo di partecipazione: da anni sono impegnati in battaglie importanti per il territorio (tra cui anche quella contro Ikea prima che si configurassero come CIP), per il sociale, per la salvaguardia dei più deboli e dell'ambiente.
Con chiunque di loro tu voglia parlare ti potrai rendere conto, trattando ad esempio argomenti come la prostituzione in Traversagna e limitrofi, di quanto ciascuno di loro non lo avverta come un problema di ordine pubblico o di decoro, più di quanto invece non lo sia un di sfruttamento, di logoramento sociale, quanto cioè siano sensibili al dramma umano a carico di povere donne (e uomini) da sottrarre al tessuto mafioso che le inchioda alla posizione che ricoprono.
Questa è una partecipazione che sarei ben lieto di sapere essere nelle tue grazie: però con tutta l'amicizia personale, cara Laura, stento molto a crederlo!

14/5/2012 - 14:56

AUTORE:
Rita Ve

mi sembra che son sempre della solita marca Ahi ahi!
Per i consigli di fraziohne chi vivrà vedrà. Ma qui Tef parlava d'altro. I commenti sviano il discorso davvero interessante di DISINFORMAZIONE che l'Amministrazione sta facendo.

14/5/2012 - 9:06

AUTORE:
Bruno Baglini

Non per fare autopromozione ma il sistema di partecipazione attiva messo su nel Giugno 2007 da questa testata giornalistica ha avuto un successo straordinario ma non a caso e per caso tutto ciò è avvenuto.
Costatato che alcune Case del Popolo non erano più dopolavoro e ritrovi ma veri ristoranti (vedi la Favorita di Vecchiano)e che con l'invecchiamento dei nostri preti di campagna, anche le canoniche si sono disertificate e anche nelle stesse piazze come nei consigli comunali aperti son sempre gli stessi che parlano e dopo che i Consigli di Frazione sono stati strozzati dai governi nazionali con l'assurda scusa che una scheda in più nei giorni che i seggi elettorali sono aperti aumentava il cosiddetto costo della politica.
Poi lo abbiam visto dove finivano i soldi di chi diceva: Roma ladrona.

Ma veniamo a Vecchiano. In un post precedente leggo di Soviet e di Centralismo Democratico; dubito che lo scrivente abbia scritto tali cose con cognizione di causa ed invece abbia buttato li due parole cariche di effetto e vuote per i tempi che corrono.
Il Centralismo Democratico è stata una amena invenzione del PCI come lo è stata del PDS scopiazzare le Primarie americane.
Laggiù negli Stati Uniti e non a caso si chiaman così perchè è una Federazione di 52 Stati e noi del PD vecchianese si fu chiamati ad un elezione primaria organizzata nelle Case del Popolo per decidere "primariamente" se Ivan Ferrucci capo della Federazione Provinciale PD (messosi capolista per l'elezione primaria)doveva essere "nominato con voti primari" per la corsa ad un seggio Regionale.

I Consigli di Frazione messi nei programmi elettorali e poi approvati in CC sono (senza elezione diretta nei regolari seggi con presidente e scrutatori pagati dallo Stato) sono, ripeto di difficile attuazione ma non impossibili.
Li si tratta di buona volonta della nostra gente e non è escluso che ci si riesca a fare un bel lavoro; se poi viene un bel lavoro, pazienza!

Basta trasferire un decimo delle domande che vengono fatte alla Voce del Serchio e fatte al Consiglio Comunale quando è riunito con una semplice question time da cittadini di specchiata lealta istituzionale (in giro ce ne sono più di quelli che crediamo) ed il gioco è fatto.

Già alcuni cittadini hanno avuto parola che non gli è certo negata in altri contesti ma con questo giornale che ha superato di gran lunga il dispersivo e la settoriale Consulta del Volontariato che si, si riunisce ma decide per lo specifico settore d'appartenenza e non può avere una visione d'insieme.

Quindi bene i Consigli e Consiglieri di Frazione nominati dal Consiglio Comunale (con buona volontà il verso si trova).
Come si è trovato un punto d'aggregazione e spazio su questo giornale si troverà anche con persone in carne ed ossa e ben rappresentative dell 'interesse del bene primario del Nostro Comune e come sono stati messi in angolo i giornali online settoriali verrà messo in angolo chi si presenterà Consigliere di Frazione per la sua parte politica contro gli altri.

Queste ed altre già dette sono le mie opinioni per il bene supremo della vita politica ed associativa della nostra bella comunità, sono anni che mi rendo disponibile e sperando di essere ben compreso anche stavolta: saluto e vado nell'orto a raccogliere 3/400 carciofetti per farmi una frittatina per desinà.
bona

14/5/2012 - 0:45

AUTORE:
Uno che vi segue con interesse

Di solito si dice così: dammi ragione o scendi.
Continuerò a seguirvi con molto interesse perchè mi piace molto la moda.
Vi prego di fare un interrogazione per far togliere la bottiglietta dell'acqua e far mettere quella della Coca Cola sui tavoli del Consiglio Comunale.
Sarebbe un bel successo visto che le multinazionali sono i benefattori del mondo.
E mi sembra che qui nel nostro comune c'è molto bisogno di incrementare certi tipi di sviluppo.
E sarebbe meglio anche perchè faremmo un cambiamento nelle tradizioni.
Tutto questo per un futuro più roseo.
Coraggio c'è molto bisogno di cambiamento nel nostro comune.

13/5/2012 - 20:46

AUTORE:
Uno che ha votato T e F

i CONSIGLI DI FRAZIONE di Insieme per Vecchiano sono intesi come dei piccoli SOVIET...forse è per quello che T e F ha votato contro. Comunque l'azione di T e F rappresenta tanti cittadini che al convegno sulla partecipazione e al consiglio comunale aperto sul tema hanno mosso obiezioni ai Consigli di Frazione di Insieme per Vecchiano. Penso che T e F è democratica e aperta all'ascolto, a differenza di Insieme per Vecchiano che pensa ancora al centralismo democratico. Decidono in pochi e non ascoltano la base. Se è partecipazione quella! Non fermatevi alle apparenze: quando saranno istituiti in pratica vedremo se faranno partecipare o meno. E' nella sostanza che si vede se le cose funzionano. Una semplice votazione è solo forma se non viene applicata nella realtà.

13/5/2012 - 19:03

AUTORE:
Un che vi segue con interesse

Avete votato contro anche alla creazione del consiglio di frazione.
Che è nel programma elettorale vostro e in quello di Insieme per Vecchiano.Programma che avete votato favorevole il primo consiglio comunale.
Basta questo per capire cosa vi interessa della partecipazione.
Vi seguo con soddisfazione perchè vi trovo moto genuini. (schietti)Pensare che vi avevo votato perchè avevo speranza in voi.