none_o


L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
. . . leggo:
Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
. . . vuoi il solito disegnino?
IV con i 5* non ci .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Di Gavia
none_a
di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
none_a
di Mollica's
none_a
Di Siciliainprogress
none_a
Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
al reddito
al lavoro
alla burocrazia
al ladrocinio
alla frode
alla .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
MAGGIO MIGLIARINESE: IL CONCERTO DI SANDRO IVO BARTOLI.
Sabato 26/5: Gran Concerto di Sandro Ivo Bartoli
ore 21.30 Cinema Teatro del Popolo di Migliarino

25/5/2012 - 17:55

MAGGIO MIGLIARINESE: IL CONCERTO DI SANDRO IVO BARTOLI.
 
 In una intervista rilasciata al nostro giornale, il celebre pianista racconta i segreti del suo programma, la gioia di suonare a Migliarino, ed i progetti che lo attendono in estate.
 
 Voce del Serchio.: Come si articola il tuo programma di sabato sera?
 
 Sandro Ivo Bartoli: “È un viaggio musicale ispirato all’Italia, che tocca alcuni tra i più bei nomi della grande letteratura pianistica. È musica importante, ma di facile ascolto, che copre un arco di tempo di circa cento anni: parte da una Sonata di Haydn del 1783 per arrivare all’ultima Rapsodia ungherese di Liszt, che è del 1885, passando attraverso Beethoven e Chopin.”
 
 V.d.S.: Siamo nel novero dei grandi compositori della storia. Perché proprio loro, e quei pezzi in particolare?
 
 S.I.B.: “Perché, da parte degli organizzatori e mia, era forte la volontà di avvicinare un pubblico vasto all’ascolto della musica classica: ci voleva un programma agile e ‘orecchiabile’, come si dice qui. Il mondo è pieno di gente che sa suonare il pianoforte, ma un musicista deve avere qualcosa da dire, deve lasciare una impronta personale nel ricordo del pubblico che lo ascolta. Allora ho cercato di mettere insieme delle musiche che, almeno per me, avessero un significato profondo. E spero, con queste, di avere qualcosa da dire…”
 
 V.D.S.: Ti sei affermato come interprete del repertorio italiano, ma a Migliarino non suoni neanche un autore del nostro paese. Perché?
 
 S.I.B.: “Le ‘specializzazioni’, ohimè, sono un’esigenza di mercato. Per me fu naturale, nei primi anni londinesi, dedicarmi alla riscoperta della musica italiana, che allora nessuno conosceva e che oggi, finalmente, ha ricuperato una presenza sul panorama internazionale. La musica non dovrebbe avere didascalie: un musicista suona quello che più si addice al suo gusto, al suo temperamento, e spera di comunicare attraverso quella musica una emozione sincera. Che lo faccia con Mozart, con Malipiero o con Stravinsky, beh, non conta nulla! Tuttavia, la scelta de repertorio da concerto è un passo fondamentale nella nostra attività. Quello di Migliarino è un programma legato da un filo conduttore ben preciso, che questa volta non include compositori italiani. Tutto qua.”
 
 V.D.S.: Il filo conduttore è il viaggio in Italia?
 
 S.I.B.: “Esattamente, filtrato attraverso le esperienze più varie. Haydn era innamorato dell’Italia, dell’opera, e di una mediocre cantante che si chiamava Luigia Polzelli: parlava correntemente la nostra lingua, e per diversi anni si firmò Giuseppe anziché Joseph. Spesso, nei suoi lavori, ammiccava a ceri modi di fraseggiare tipici dello stile italiano. Ebbene, il movimento centrale della Sonata che eseguirò potrebbe benissimo essere tratto da un’opera di Jommelli, o di Porpora. Beethoven non fu mai in Italia, non parlava l’italiano, ed il suo stile aveva ben poco di mediterraneo. Eppure, la leggenda narra che la Sonata in re minore gli sia stata ispirata da una lettura de ‘La tempesta’ di Shakespeare, che si svolge in Italia. Liszt scrisse la sua ultima Rapsodia ungherese a Roma, l’anno prima di morire, e Chopin ebbe sempre una malcelata ammirazione verso lo stile lirico degli italiani. Nei Notturni, nelle Ballate, negli Scherzi, talvolta nella Polacche, si trovano melodie che derivano direttamente dal balcanto. L’esempio più bello del suo attaccamento all’Italia, però, ce lo dà la storia della Tarantella Op.43: Chopin costrinse il suo segretario Fontana a corteggiare per mesi Gioacchino Rossini per farsi insegnare i segreti della Tarantella. Non so quanto Chopin abbia fatto tesoro degli insegnamenti di Rossini, ma questa Tarantella è di sicuro un pezzo divertente.”
 
 V.D.S.: Hai mai suonato a Migliarino?
 
 S.I.B.: “No, è un debutto! Ho studiato per un paio di anni dalle Suore, un’esperienza che vive felice nella mia memoria, ma qui non ho mai suonato in passato. Tuttavia, mi fa molto piacere essere a Migliarino sabato sera. Sono cresciuto a Vecchiano, qui ho tanti amici, e sarà bello suonare per loro."
 
 V.D.S.: Dopo il concerto di Migliarino cosa farai?
 
 S.I.B.: "In giugno ho in programma una incisione discografica per la Brilliant Classics, che realizzerò a Pieve e Elici, ed un concerto ad Amsterdam. Poi mi dedicherò al lavoro dell'Accademia de'Concerti, una piccola associazione che dirigo la quale, ogni anno. organizza un festival nelle valli di Zeri, e dopo sarò in Russia, a San Pietroburgo, per incidere i concerti per pianoforte di Erik Lotichius con l'Orchestra dell'Accademia di Stato di San Pietroburgo e Vladimir Lande. È un progetto importante, sul quale la televisione olandese realizzerà un documentario, e mi terrà impegnato per diversi mesi."
 
 Sandro Ivo Bartoli suona per il Maggio Migliarinese al Teatro del Popolo di Migliarino Pisano sabato 26 maggio, alle ore 21.30. L'ingresso è libero.

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri