L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Amore colore vigore, c’è tutto in questa foto che si commenta da sola.
Lasciamoli in silenzio a godere della loro bellezza, ma non senza alcune considerazioni sulla Natura che ci circonda.
Domenica scorsa si è svolta la biciclettata nel parco e si sono percorsi i luoghi già conosciuti nelle precedenti passeggiate, luoghi magici che, anche se visti e rivisti, destano sempre meraviglia ai fortunati osservatori.
Oltre alle Lame, al Fiumaccio, alla Grande Quercia, alla via Francesca, alle Radici dei Cipressi calvi, ai Pini di ogni età, ai Quadrati del Bosco, alla vegetazione in generale, una cosa che ha colpito molti dei partecipanti sono stati degli strani buchi nel terreno con dei mucchietti di sabbia sul davanti.
Che i “gruccioni” siano uccelli poco conosciuti dato che non vivono nelle zone antropizzate è normale, lo dimostra la sorpresa della foto del giorno dove si vedevano insieme su un ramo, ma che quei buchi fossero i loro nidi è stata una inattesa novità.
Se c’è il nido c’è senz’altro una coppia, se c’è una coppia c’è senz’altro amore e infatti…!
Il nome dialettale che si da al gruccione (merops apiaster, cioè merope da un nome greco di colui o colei che articolano la voce e apiaster che si nutre di api) è “tordo marino” dato che arriva dal mare o meglio dal nord africa.
Non voglio oggi fare battutelle inopportune tipo forum dato che quella sotto si chiama allora Marina (del Torda) e non è più… illibata, oppure:
“che colore ci sortirà fuori nei figli da un mescolamento di così tante tinte?”,
oppure:
“ma non avevano detto che mescolando tutti i colori si creava il bianco candido? Qui invece il “candore” si è perso!”,
no,
non le voglio fare stavolta!