none_o


L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . quanto ad essere informato, sicuramente lo sono .....
Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
. . . è che Macron vuole Lagarde a capo della commissione .....
"250 giorni dall’apertura del Giubileo 2025: le .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
CRACOVIA (Polonia)
Il Treno della memoria sulla via del ritorno, dopo “un viaggio di vita”

30/1/2013 - 19:58

Il Treno della memoria sulla via del ritorno, dopo “un viaggio di vita”
 

CRACOVIA (Polonia) –

 

“La memoria non è solo ricordo, ma condivisione – dice una ragazza-. Non avevo bisogno di venire ad Auschwitz per sapere. Ne avevo bisogno perché ho pianto. E così in piccola parte ho condiviso il dolore dei deportati nel lager”.
I pullman si svuotano uno dietro l’altro e il piazzale di fronte alla stazione di Plasow, quartiere periferico di Cracovia, si riempie sul tappeto di neve ormai ridotta in poltiglia, di voci, saluti, qualche lacrima. Ugo Caffaz, inesauribile motore di questa ottava edizione del Treno della memoria insieme ai funzionari della Regione che lavorano con lui, microfono alla mano chiama studenti e insegnanti a condividere un pensiero, una speranza prima della partenza. E sono tantissimi dopo questi giorni di visita in Polonia a voler parlare.
“Siamo stati fortunati: esperienza magnifica”. “Ce la caviamo dicendo che Hitler era pazzo. Tanti lo erano e per questo dobbiamo vigilare”. “Impegniamoci perché un passato del genere, schifoso, non si ripeta”. Un’insegnante non riesce a trattenere le lacrime per l’esperienza vissuta con i suoi ragazzi. “In due giorni un viaggio di vita” si era lasciato sfuggire un ragazzo al termine dell’incontro con i testimoni, mentre assieme a tanti altri salgono sul palco e circondano le sorelle Bucci e Marcello Martini, ringraziandoli per la loro fatica e facendosi fotografare accanto a loro, chiedendo un pensiero, cercando risposte.
Tra i 557 ragazzi del treno toscano ci sono anche una cinquantina di universitari. Una di loro invita chi non è toscano (e sono tanti) a raccontare nei propri paesi questa esperienza, sperando magari che altre Regioni e sempre più Regioni organizzino viaggi come questi. “Il treno della memoria non deve finire”.
“Da Auschwitz si esce con una grande sensazione di vuoto” aggiunge un altro studente. E quasi come una risposta, Caffaz chiude il saluto invitando ad un abbraccio di fratellanza. Poi tutti al treno: domani alle quattordici l’arrivo a Firenze.

Dario Rossi, Walter Fortini



Toscana Notizie

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri