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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
SAN GIULIANO
SAN GIULIANO CONCEDE LA CITTADINANZA ONORARIA AI MINORI STRANIERI

30/5/2013 - 9:03

Domenica 2 giugno, in occasione della festa della Repubblica Italiana, per il secondo anno consecutivo e con cerimonia pubblica, l’Amministrazione Comunale conferirà la cittadinanza onoraria a circa 100 fra  bambini e bambine da zero a cinque anni nati da genitori di diversa nazionalità residenti nel territorio comunale.
 
“L’azione è del tutto simbolica – precisa il Sindaco Paolo Panattoni – e non ha alcun valore giuridico ma  è importante per il messaggio che intende trasmettere: i bambini  e le bambine di diversa nazionalità che crescono, giocano e studiano insieme ai figli dei sangiulianesi sono anch’essi cittadini sangiulianesi.” “Inoltre – continua Panattoni – con questo gesto il Comune di S. Giuliano, come tanti altri Comuni italiani, vuole sottolineare l’urgenza della riforma della cittadinanza che renda italiani anche per legge i figli degli immigrati.”
 
“Alla base di questa iniziativa – interviene anche l’Assessora alle Politiche Sociali e Vicesindaca  Fortunata Dini – c’è un nuovo approccio all’integrazione che deve essere intesa come arricchimento, un vantaggio della differenza che veda  i migranti come risorsa per l’economia locale e per lo sviluppo sociale e culturale della comunità e non solo come gruppi vulnerabili che necessitano  di assistenza e servizi o, peggio, come una minaccia alla coesione sociale”:
 
“E’ per questa convinzione – conclude Fortunata Dini – che il nostro Comune è entrato a far parte  del Network delle città del dialogo interculturale  il cui programma è promosso dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea; si tratta di una rete di 23 città italiane  con base a Reggio Emilia che collaborano  e si scambiano buone prassi sui temi  e sulle politiche dell’immigrazione perché per rinforzare la democrazia non esiste una sola strategia ed è fondamentale che l’integrazione  avvenga con il coinvolgimento e la partecipazione delle Associazioni e di tutta la cittadinanza”.
 
 

 
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1/6/2013 - 23:28

AUTORE:
Leonardo

E' bravissima questa Amministrazione a promuovere una solidarietà di facciata.

Recenti fatti di cronaca che hanno afflitto in maniera pesante alcuni concittadini non hanno trovato alcun aiuto e nemmeno alcuna solidarietà umana da parte di questi politici che tanto si occupano e tanto spendono in "Donne & Salute".

30/5/2013 - 19:04

AUTORE:
H.Bosch

....se diventano cittadini Italiani sarà più difficile,da parte di altri Italiani, sfruttarli....
P.S. I Rom, così come i Sinti, sono già per larga parte cittadini Italiani anche se tendiamo a scordarlo....

30/5/2013 - 16:17

AUTORE:
cittadino

E chi puo'non condividere che due bambini sitano insieme anche con colore diverso della pelle o appartenenti ad etnie o stati non italiani ? Nessuno !
Ma da li ad auspicare una cittadinanza ai figli di immigrati per legge, ce ne passa eccome se ce ne passa !!!
La cosa che mi infastidisce di piu' e' pero' l'ipocrisia di certi politici, che pensano che cio' rappresenti una loro consacrazione progressista, e con questo gesto si rifanno una verginita' ormai seriamente compromessa.
Vorrei a loro ricordare che prima di battersi per la cittadinanza ,affrontassero il problema di come questi immigrati vivono nel nostro paese , come sono sfruttati senza diritti e salari adeguati, vorri che facessero un giro al mercato dove bambini rom sono costretti all'accattonaggio , o a qualche semaforo dove bambine rimangono incinte da 15 16 anni e ogni 9 mesi sono perennemente incinte.
ma queste persone non sono visibili dai politici, le vedono solo i cittadini.
allora risolviamo nel piccolo del nostro comune questi problemi, poi affrontiamo la cittadinanza