Dal prossimo mese di agosto l'INPS dovrà restituire ai pensionati oltre i 90.000€ il prestito forsoso dl 5% oltre la cifra eccedente attuato dal gennaio 2012.

Quindi le super pensioni torneranno ad essere integre.
Contestualmente a quando fu emesso quel decreto, fu deciso di bloccare qualsiasi aumento in base al costo della vita alle pensioni sopra i 1400€ lordi.

Sono 4 anni che le pensioni stanno andando profondamente indietro rispetto al costo della vita, perchè per costoro è stata inserita una patrimoniale.
Ancora ci sono pensionati con una pensione di oltre 700€ che ancora stanno aspettando che gli venga riconosciuta la quattordicesima mensilità cosi come promesso dall'allora governo Prodi e poi cancellato dai governi di destra succedutisi, ed anche il governo attuale per ora non la ha presa in considerazione.
La motivazione per cui viene restituito il prelievo del 5% delle mega pensioni avviene perchè secondo la corte costituzionale, tale prelievo nega il principio di uguaglianza.
Ma come? Allora è un principio di uguaglianza aver introdotto l'unica patrimoniale alle pensioni medio basse? C'è il rispetto della costituzione non riconosere ai pensionati neppure l'adeguamento al costo della vità? Ma la nostra costituzione non dice che ad ogni persona deve essere riconsciuto un giusto salario che gli permetta di vivere una vita dignitosa?
Nel solo comune di San Giuliano vengono erogate circa 8000 pensioni, la media e di 780€ circa, la media appunto se la suddividiamo tra uomini e donne vediamo che le donne percepiscono una pensione di 545 € circa e sono la grande maggioranza, gli uomini 1040€, se però teniamo di conto che sempre nel nostro comune ci sono circa 280 pensioni ricche, la media delle pensioni degli uomini si abbassa ancora.
Allora dove sta la giustizia? Ancora nell'attuale decreto approvato col voto di fiducia viene eliminato il tetto agli stipendi dei maneger, già di per se molto alti.
I nostri padri costituenti, quando scrissero la carta la pensarono per il rispetto e la dignità delle persone, la pensarono per valorizzare e far crescere il paese con regole condivise e uguali. E questo paese riusci a risollevarsi, pur tra tante contraddizioni e difficoltà, riusci a portare molte persone allo studio al lavoro. Ma oggi a fronte della crisi, si chiede scrifici alle solite persone e non si intaccano minimamente i privilegi di coloro che ci hanno portato in questa situazione.

Non è vero che i soldi non ci sono il problema è che sono mal distribuiti, se come dice anche la banca d'Italia il 10% delle famiglie possiede il 50% delle risorse, allora si spiega perchè sono aumentate le diseguaglianze. Non è vero che anche nell'immediato non si può fare nulla, basterebbero alcuni semplici accorgimenti, il primo dei quali dovrebbe essere quello di invertire i meccanismi della tassazione, al 33% per le rendite finaziarie ed il 20% chi investe in innovazione ricerca, sapere, si recuperebbero subito delle risorse e si crerebbero da subito i presupposti per dare una speranza di lavoro ai giovani, il secondo provvedimento dovrebbe essere quello di riconoscere ai salari e pensioni il reale aumento del costo della vita cosi da rimetter in moto l'economia del nostro paese. Queste sono le cose concrete da fare e se non le si fanno non è per impedimenti ma per volontà politiche. Si dice che bisogna  stare attenti e non ci possiamo permettere elezioni. Ma per salvaguardare chi? I salari, di chi lavora hanno perso quasi il 40% e sono tra i piu bassi d'europa questo vale anche per le pensioni,la disoccupazione è aumentata, sempre per rimanere nel nostro comune, dai 50-55 pacchi di generi di prima necessità forniti alle famiglie più indigenti, siamo passati ad oltre 150, e questa è la punta dell'iceberg di una situazione di disagio. Ecco allora  gli unici che non vogliono cambiare nulla sono coloro che nella crisi del paese mantegono i loro privilegi, ma chi avvalora tale scelta ne porta la responsabilità.
Questo dovrebbe essere il momento per quelle forze o istituzioni che credono in una società piu giusta, di uscire fuori dai propi gusci, superare staccati divisori e fare una proposta al paese che sappia di nuovo liberare il futuro oggi prigionieri degli egoismi e delle divisioni individuali, no abbiamo tanto tempo da aspettare, noi continueremo ad esserci e fare la nostra parte come sempre
 
franco marchetti

 
sgre spi cgil san giuliano