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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . quanto ad essere informato, sicuramente lo sono .....
Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
. . . è che Macron vuole Lagarde a capo della commissione .....
"250 giorni dall’apertura del Giubileo 2025: le .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Presentate 28.000 domande per lavorare ad Ikea a Pisa
27.800 sono coloro che rimarranno delusi dopo aver presentato la domada ad IKEA

10/8/2013 - 7:13

27800 sono coloro che rimarranno delusi dopo aver presentato la domada ad IKEA e se la vedranno respinta.


28.000 persone hanno affidato un pezzo del loro futuro a quel pezzo di carta (o on line) per migliorare la loro condizione.
Tra di loro ci sono coloro che hanno un lavoro precario e ne cercano uno sicuro, coloro che fanno la domanda tanto per provare, ci sono coloro che non hanno alcun lavoro ed hanno rinunciato al loro futuro, non cercandolo più e affidano a questa domanda una sorta di ultimo approdo, ci sono coloro che sognano finalmente di poter mantenere moglie e figlio nel frattempo sopraggiunto, ci sono coloro che hanno riempito la domada con amara speranza perchè se gli và bene debbono abbandonare la loro terra.
Da tempo è cominciata la frenetica ricerca del conoscere qualcuno per avere una raccomandazione e ci sarnno quasi 28.000  raccomandati, cioè nessuno.
C'è un pezzo del nostro paese .
Ci sono laureati, diplomati, chi ha il diploma di scuola media inferiore, e chi ha fatto solo la scuola dell'obbligo. Paradossalmente, salvo alcune funzioni, il titolo di studio per il lavoro che dovranno fare non conta. Saranno magazzinieri, commessi addetti all'approvigionamento delle scaffalature. Poi altri lavori saranno affidati alle ditte esterne perchè costano meno ed hanno meno problemi.
Ora cominceranno le selezioni, da 28000 domande . 25000 saranno eliminate dal computer automaticamente. Verranno inseriti alcuni valori, esempio età nazionalità titolo di studio, sposati o meno, le donne se hanno figli o no, magari religione. E da questa selezione ne rimarranno solo 3000. 25000 torneranno subito nel dimenticatoio.
Poi ci sarà una seconda selezione un piu approfondità anche con esperienze lavorative, manzioni, e di 3000 ne rimaranno 300, ed anche questi giovani dopo aver coltivato la speranza un po più a lungo, torneranno da dove erano venuti, piu delusi e frustrati di prima. Poi ci sarà l'ultima selezione piu approfondità per assumere responsabilità reparti di lavoro, tecnici amministrativi capi e capetti, e dei 300 sarnno scartati in 100, erano quasi vicini al traguardo ma nulla. E per i 200 sembra la meta raggiunta? Forse no, perchè non è chiaro se li assumono tutti con contratto a tempo indeterminato, oppure a tempo determinato, siccome la Regione Toscana da un incentivo alle aziende che trasformano i contratti da tempo determinato a indeterminato, è possibile che anche IKEA vi ricorra, dalle cose che si leggono su giornali questo punto non si capisce bene, in secondo luogo, un azienda che assume quando è nuova lo fa secondo previsioni di mercato, poi si tratta di vedere se vengono confermate o meno ed in base ai dati reali quante persone effettivamente servono. Poi ci sarà tutto il lavoro indotto, ma questo è altro discorso.
Ecco questa è la situazione nella quale ci troviamo, vengono fatti tanti discorsi, ma concretamente poi per creare lavoro attivo qualificato che sa di futuro, nulla si fa e allora tanti ragazzi che si sono sacrificati o hanno sacrificato anche le famiglie, sono costretti a non far valere quanto hanno studiato per avere un lavoro.

Un paese, il nostro che va come i gamberi. Ma in questa discussione di IKEA vi è un altra contraddizione.

Questa società svedese apre un megastore di prodotti di montaggio semplificati, e a costi contenuti i cui materiali, per la maggior parte provengono da  dall'estero per mantenere prezzi competitivi, e quindi si rivolge ad una platea di persone di una fascia di reddito medio bassa. Quindi per dare occupazione a quei 200 giovani che hanno vinto la lotteria del lavoro, è necessario che la gente compri, e per comprare si deve avere una disponibilità economica. Quindi le persone dovrebbero avere un lavoro, una adeguta pensione, se tutto questo viene meno, se le tariffe aumentano e i salari diminuiscono, e di questi giorni l'idea del governo di bloccare ulteriormente il salario dei lavoratori pubblici, viene meno la possibilità di spesa delle famiglie.
Ed il caso IKEA è solo un esempio delle contraddizioni delle scelte politiche che vengono attuate. E' evidente che cosi facendo precludono le possibilità di futuro per molte persone. Gia due generazioni di giovani sono passati nell'età adulta senza futuro, non possiamo ancora continuare su questa strada, ne va della convivenza del nostro paese.
Non può succedere che per duecento posti di lavoro vengano presentate ventottomila domande.
Nel 1996 quando Ominitel apri il primo call center a Pisa ed assumeva 250 persone, diplomate non voglio sbagliare ma le domande non arrivarono al migliaio, ed erano già molte. Anche questo è il segno della crisi.
Un paese mai in assoluto può sopportare che il 10% della popolazione possieda il 50% delle risorse ed il restante 90% il restante 50%.   Oggi più che mai questa diseguaglianza va superata se vogliamo essere un paese più civile.
 

 
FRANCO MARCHETTI

Fonte: Franco Marchetti seg. SPI CGIL SGT
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17/8/2013 - 20:03

AUTORE:
Callisto

Bravi contendenti della parola, ma ora riposatevi che siamo in ferie piene........e che avete una certa età a quanto fate sapere.

16/8/2013 - 0:22

AUTORE:
franco

intanto nel chiamrla dottore non volevo fare ironia e siccome lei ha toccato argomenti seri,anche se lo ha lasciato indifferente me ne scuso perchè non era mia intenzione.
secondo punto, sono vecchio ma non fino al punto che lei mi immagina come anni intendo, sono 4 anni che ho smesso l'attività lavorativa. terzo punto non penso di utilizzare vecchie categorie come quelle del posto fisso in una fabbrica o un ente come unica prospettiva, ma penso proprio perchè il mondo del lavoro è cambiato e cambierà penso che a qualsiasi persona debbano essere dati strumenti per poter inserirsi nel mondo del lavoro, vede se ci sono abbandoni alle scuole a Pisa che vanno oltre il 22% se il lavoro cala quale prospettiva per questi ragazzi? se vengono tagliate le risorse anche allo studio come devono fare? la prospettiva non può essere un grande magazzino.
oggi rispetto a ieri non ci sono neppure le possibiltà di andare come si diceva una volta ad imparare un mestiere.
sicuramente rimane difficile comprendere quanto avviene oggi anche se non vivo come gli struzzi,, ma di una cosa sono certo, se davvero vogliamo fare qualcosa, dobbiamo farlo tutti sopratutto quelli anche come me che sono garantiti da una pensione, certo non con gli strumenti di una volta, ma non possiamo nenache lasciarli soli a scannarsi con concorsi frustrazione o quant'altro. sono d'accordo con lei che il sindacato abbia bisogno di rinnovarsi ma io penso che senza solidarieta, i piu garantiti lottano anche per gli altri, costoro saranno sempre piu soli e sfruttati, per questo cerco di non starmene con le mani in mano cercando anche di capire per quanto mi riesce il nuovo... un ultima cosa è vero entrai a 18 anni al lavoro, ma lo sa perchè potei entrare io come tanti ragazzi come me? perchè i piu anziani rinunciarono ad un po di salario per occupazione e investimenti e noi potemmo entrare al lavoro..anche oggi si tratta di usare il solito metodo,, poi converra che la discussione sarebbe piu complessa ed è difficile in due righe,,,200 posti di lavoro a ikea sono importanti ma converrà che 28.646 sono una enormità e non è l'ultimo caso,, mi scusi se sono un po confusionario,,con affetto cordialmente, sperando di trovarci insieme a lottare per una societa migliore di questa

15/8/2013 - 18:37

AUTORE:
Gian Paolo

La sua ironia nell ' appellarmi dottore, come a demarcare una linea tra lei e me , mi lascia de l tutto indifferente.
Vede io non critico le lotte e la coerenza del suo impegno e operato negli anni della sua permanenza lavorativa, il sindacato dei pensionati e' una logica conseguenza di una suo percorso di partecipazione attiva alla vita sociale, di questo io mi tolgo tanto di cappello.
Però mi viene da chiederLe , ma Lei pensa veramente di riuscire ad interpretare i fenomeni lavorativi odierni?
Non crede che rispetto ai suoi momenti sindacali, diciamo 25/30 anni fa ' il mondo e le dinamiche occupazionali siano cambiate?
Vede io so usare il computer diciamo in percentuale al 10% , e mi voglio bene, rispetto ad un ragazzo di 18 anni, non solo certe possibilità nemmeno le capisco,
Con la conseguenza che certi lavori virtuali sono fantasia.
ma Lei riesce ad interpretare veramente tutti i fenomeni sociali oggi esistenti?
Lei entrava in fabbrica a 17/18 anni con una progressione di carriera, magari cresceva lavorativamente, e dalla stessa azienda andava in pensione.Questo privilegio o non privilegio oggi non è' più attuale.
Chi si affacciava al mondo del lavoro cercava una sua professione in un ambiente definito, una fabbrica ,un ente ecc, oggi il lavoro purtroppo o. non purtroppo penso vada inventato , vada concepito non a distanza pullman ma a più largo raggio , come si può pensare che questi nuovi lavoratori, possono essere tutelati da ,( niente di offensivo ) vecchi sindacalisti ?
Io ho pochi anni meno di lei, sono un vecchio lavoratore anch'io , e le garantisco che questa società e queste logiche non mi appartengono, ma nemmeno le logiche e le parole di persone che non riescono ad interpretare questi scenari mutati.
Con affetto cordialmente

13/8/2013 - 9:17

AUTORE:
CCP

Quacuno come il sig. Giampaolo che mangia pane e realtà. No perché in questo forum di gente con la memoria corta e spesso di parte ce ne parecchia. Spero che chi legge in questo modo abbia più informazioni per farsi un idea che non sia solo quella locale cosi ben pilotata da questi signori.

12/8/2013 - 17:58

AUTORE:
Bube

Sembra quasi colpa di Giampaolo se qualcuno si becca 90.000 euro lordi mensili di pensione. Fatevi un esamino di coscienza per quei soldini lì, le responsabilità non sono certo della destra o dell'ikea. Sappiamo tutti chi sono i responsabili del magna magna è inutile che proviate a riscrivere la storia d'Italia con la penna nera, l'inchiostro rosso con cui è scritta la storia d'Italia dal '68 ad oggi è indelebile.

12/8/2013 - 15:07

AUTORE:
franco

vede dott.g.paolo tutte le opinioni sono legittime e penso non serva a nulla ricordare cio che ho fatto anche nel passato.. cmq si espressi non solo nelle sedi opportune la mia opinione anche quando apri carrafur ma non solo per quella occasione.
penso che anche un solo posto creato sia importante, per chi non ha nulla anche il poco è molto.ma oltre 28000 domande per un posto di lavoro normale che dovrebbe essere un diritto di tutti non la fa riflettere? non la lascia perplesso, cosi come avviene anche nel pubblico impiego. si ricorda io scrissi alcune cose anche per quel concorso di poche unita per bibliotecario in provincia di firenze ed il palazzetto dello sport non bastò a contenere tutti. non è normale ed ho speso una vita non solo a deninciarlo, ma nel mio piccolo e nelle mie possibilità a battermi contro lo sfruttamento e con quello scritto un po presuntuosamente mi ero posto un obbiettivo, cioè non tanto di dividere ma se tutti abbiamo un obbiettivo di maggior giustizia sociale, ogni uno faccia qualcosa per no lasciare chi è piu debole o ricattato da solo ,,, cordialmente

12/8/2013 - 14:04

AUTORE:
Cittadino informato qb

Ha idea di cosa voglia dire questa abbreviazione? "qb" e cioè quanto basta.
Basteranno secondo il sig. Gian Paolo 100.000 (centomila) euro che incassa tutti i giorni la ex cognata di Paolo Berlusconi? tutti quei soldi per far la spesa al "Carefù" giornalmente ce la farà a finirli? ed i tremila euro al giorno di pensione a quel grosso (per modo di dire) dirigente che l'ha scampata liscia (per ora) nonostante i governi: Prodi, Berlusconi prima e dopo, poi Monti e l'attuale Letta.
Non crede sig. Gian Paolo che ci sia un giusto limite a tutto? e dirà: cosa c'incastra il "carefù".

Se permette il carefù e la 'oppe ci vogliono ma 10 supercoppe per strangolare il carefù e un troppo grossissimo centro commerciale all'uscita di due autostrade per strangolare il paese ospitante e tutte le coppe-coppine, leclerche intorno; no è no! non è giusto!!! e a tutto c'è un limite; prova ne è che nel Comune di Vecchiano; prima gli "Ikeiani" hanno perso le elezioni Provinciali ed a seguito quelle Comunali ed il fasullo Referendum che volevan fare per permettere una grossa speculazione edile in terreni privati (ed agricoli) il Ministro degli interni del Governo Berlusconi non lo ammise per manifesta incompatibilità di legge.

Non si può aver di tutto di più poi...si stianta diino a Toredellago
bona

12/8/2013 - 11:23

AUTORE:
Ovidio

...IKEA ha ricevuto 28.616 curricula per 200 posti. Vorrei rallegrarmi per i 200 fortunati, ma i 28.416 esclusi mi preoccupano. Vediamo cosa sarà capace di fare il “governo del fare”. Più che sapere se pagheremo l’IMU o no mi piacerebbe essere informato sul futuro lavorativo di queste 28.416 persone, diciamo così, anche per opera dei governi che verranno e anche per i giovani disoccupati che non hanno fatto domanda a IKEA.

12/8/2013 - 9:13

AUTORE:
Gian Paolo

Mi dimenticavo, ma quando aprirono il Continente , oggi Carrefour, nel suo comune, non grido' allo scandalo ?

12/8/2013 - 9:06

AUTORE:
Gian paolo

Bene combattiamo la diseguaglianza facendo una rivoluzione, assaltiamo le banche , gli uffici postali, nazionalizziamo tutto, confischiamo beni a ricchi , togliamo le fabbriche ai padroni, ecc.eccc.
Stabiliamo una data e partiamo, tho diciamo si inizia ad anno nuovo, va bene ?
Ma nel frattempo cosa si fa ?
E' giusto le attività vendono, se qualcuno compra , se qualcuno ha un salario , certo 200 miseri salari all' Ikea
Non fanno testo , che impulso possono dare , non solo sono un evidente contraddizione delle scelte politiche , ma una preclusione di possibilità di lavoro futuro per intere generazioni !!!!
Ma Lei di cosa parla ?
Fa il sindacalista, bene continui a fare il sindacalista ,( non si chieda però come mai una nazione come l' Italia con più sindacati ha la classe operaia la più tartassata )
Quando si assiste alle abbuffate per i concorsi negli enti pubblici, 1000 posti ottocentomila domande, non dice niente, gli enti pubblici non precludono il futuro ?
Vede , in attesa della rivoluzione, anche un posto all Ikea , per chi non ha lavoro , anche se a tempo determinato, e ' importante.
O forse il vero problema e' che la selezione che viene fatta, dal computer rende un po' più difficile raccomandare i propri , svilendo ancor di più il misero ruolomdeimpartiti ?

11/8/2013 - 11:01

AUTORE:
Alessio Niccolai

Caro CCP, mi sembra che tu riponga eccessiva fiducia nelle cosiddette «leggi di mercato» e che tu attribuisca loro un'abnorme propensione deterministica: in verità esse si riducono ad un unico postulato - la «legge del profitto» - cui tutti gli altri precetti, consuetudini e pratiche non si riferiscono se non come banali teoremi, spesso in palese contraddizione l'uno con l'altro.
Il «merito», lo squallido spauracchio agitato dai liberisti di ogni genere, in realtà è solo e soltanto un pretesto vuoto e senza senso: prova a chiederlo - ad esempio - alle operaie indiane che lavorano per Ikea ad 1,00 $ al giorno per 90 ore settimanali, esposte alle sostanze tossiche utilizzate regolarmente nei cicli produttivi e negli imballaggi (una su tutte la formaldeide); la loro colpa rispetto ai principi di merito in che cosa consisterebbe? Nell'essere nate al momento sbagliato nel paese sbagliato?!?
Nella piramide capitalistica - di cui, volente o nolente anche i sindacati confederali sono parte - il merito può essere rappresentato soltanto dall'accondiscendenza illimitata del datore di lavoro, in tutte le forme possibili e immaginabili.
La peculiare declinazione italiana del merito annovera finanche l'inettitudine, la ricattabilità e tante altre belle cosucce, caro CCP, perché a volte - meraviglie del capitalismo - ha più requisiti uno che sappia tacere che uno che sappia fare il suo lavoro: e per fare quello di cassiere sottopagato in un Ikea Store il merito consiste nell'essere disposti a lavorare 3 ore al giorno a condizioni salariali di base infime (ciò equivale a dire che sia già un merito risiederle molto vicino, altrimenti la miseria guadagnata potrebbe non bastare neanche per gli spostamenti), senza possibilità ne' individuali ne' collettive di contrattazione.

11/8/2013 - 9:42

AUTORE:
CCP

Ma attribuire a IKEA i problemi dei lavoratori cinquantenni fuori dal mercato del lavoro mi sembra fuori luogo. Direi che sono completamente responsabilità politiche a partire dall'inciucio attualmente al governo. Chi dovrebbe fare delle politiche incentivanti per questo tipo di lavoratori? A mio avviso il centrosinistra che attualmente pero' e' incapace perfino di convocare un congresso si può immaginare problematiche di questo tipo! quindi a tutti non resta che riflettere.

10/8/2013 - 21:41

AUTORE:
XXXL

...non quella di Eva, del biacco e di Adamo, ma una cosa molto più seria.
Al tempo della lotta contro la pura e semplice speculazione edile intentata su terreni agricoli migliarinesi per il troppo grosso Centro Commerciale li previsto da chi voleva fare "l'affare" e non accettò d'insediarsi con il solo negozio Ikea in zona industriale; alcuni licenziati o cassintegrati cinquantenni della zona industriale migliarinese aspettavano l'insediamento in zona di Ikea con la giusta speranza di essere assunti in quel negozio.

Ora il CC(c)P parla di "ragazzi" e chi ha 50/55 anni con ragazzi e bambine da mantenere a scuola, come la mettiamo? Gli togliamo la speranza e...magari perchè a quell'età non distingue un Appliques da una piantana? (come sostengono i dirigenti di Ikea italia) o solo perchè si è specializzato in altro lavoro?
suvvia....! siamo seri almeno nel dramma della mondializzazione composta da sette miliardi di individui che cercano di sopravvivere.
bona

10/8/2013 - 20:59

AUTORE:
CCP

Se la selezione ha avuto la finalità di scegliere le persone in base al merito ben venga, se e' riuscita ad evitare raccomandazioni politiche e sindacali e' già un bel successo. Se poi questi ragazzi saranno bravi e si impegneranno nel loro lavoro seguendo le indicazioni della direzione il loro futuro sarà migliore e nessuno gli impedirà se vorranno di passare ad un lavoro migliore se ne avranno la possibilità. Questa e' la legge del mercato il resto chiacchiere e propaganda.

10/8/2013 - 20:28

AUTORE:
Brutto ceffo

........ che prevede, in tempi non lunghi la perdita di oltre 300 posti di lavoro per la chiusura di piccole attività del settore ......... quindi il conto è breve 300 - 200 eguale ad un saldo negativo di 100 posti di lavoro ........ grazie a Ikea e a chi l'ha voluta nella nostra zona.

10/8/2013 - 17:05

AUTORE:
Il Passero

Oltre alla delusione di quelli che non entreranno in quel lavoro.
Mettete anche quelli che rimarranno delusi perché grazie ad Ikea perderanno il suo, sopratutto quelli del piccolo commercio.
Ma per qualcuno questi non sono posti di lavoro.
Con il tempo vedremo se Vecchiano è veramente un comune che ha sbagliato.
La prostituzione e spaccio sono problemi nazionali e non si risolvono con centri commerciali e ordinanze, ma con leggi nazionali ed europee

10/8/2013 - 14:15

AUTORE:
candidato

Non ho capito cosa c'entra un articolo del sindacato pensionati riguardante le nuove assunzioni all'Ikea e soprattutto non capito perchè si esaltano le 28000 domande che saranno respinte quando verranno creati 200 nuovi posti di lavoro.
Caro Marchetti, nel suo ruolo, pensi ai pensionati e lasci stare la politica che tra l'altro mi sembra che faccia solo critiche e non dia nemmeno una soluzione

10/8/2013 - 12:48

AUTORE:
Vecchianese con a campo a Nodica, seminato ...

...a coomeri e poponi ( e che ora son bellimaturi) ma, tu, hai voglia di gufà, ...l'hai 'ndomo xchè il Comune di Vecchaino nn esiste.

10/8/2013 - 12:08

AUTORE:
Delusi

A migliarino hanno preferito la droga e la prostituzione rispetto a ikea

10/8/2013 - 11:01

AUTORE:
Polemico

Quei 16 spero sian del comune di Vecchaino!

10/8/2013 - 7:50

AUTORE:
Ergo

...Assunzioni Ikea Pisa: processo selezione
„Sono 28.616 coloro che attraverso il sito internet www.ikea.it/job_pisa hanno inviato la propria candidatura per partecipare alla selezione dei collaboratori che saranno assunti nel nuovo punto vendita Ikea di Pisa, che occuperà circa 200 addetti....
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Cogito ergo sum, i 28.416 che rimangon di fuori!?
.. aspetteranno che Pisa faccia posto ad altri 142 negozi Ikea ma...comunque 16 di loro rimarrebbero sempre di fuori ed è drammatico per quei 16 rimaner di fuori nonostante i 143 negozi Ikea sul nostro territorio; Auguri!