Eccoci al secondo appuntamento della nuova serie sui temi ambientali e sui mondi della Natura.L'accoglienza al primo articolo è stata impressionante, superando le 2000 letture tra i vari canali social su cui è stato pubblicato.Merito della capacità descrittiva e di osservazione di Simona, espressa attraverso immagini straordinarie e parole capaci di coinvolgere su un argomento spesso trattato con superficialità e approssimazione.E non è da meno il racconto di oggi.
Un velo azzurro cenere
di Daniela Sandoni
Perché vale la pena viverci? Aperta da Sergio Costanzo, la serie continua con le riflessioni della storica collaboratrice della Voce Madamadorè e con quelle dell’artista Daniela Sandoni.
Quando, bambina, sono arrivata a Pisa, le prime cose che ho visto dal treno sono state: l’Arno, la città ed i suoi ponti, la Piazza dei Miracoli, i monti. Questi ultimi, adagiati e tondeggianti, mi sono sembrati una donna addormentata e sognante coperta da un velo color azzurro cenere; e poi… vicino c’era il mare.
Mi sono sentita subito bene accolta e questa sensazione mi ha aiutato a superare il dispiacere di aver abbandonato per sempre altri luoghi molto amati. Una tale emozione, mai dimenticata, è già un buon motivo per affermare che qui sto bene. Ed è solo l’inizio! In seguito la vita mi ha regalato anche l’amore, i figli, l’amicizia…
Da molto tempo abito ai margini della città, nel comune di San Giuliano Terme. Se guardo verso Pisa la Torre Pendente mi occhieggia da dietro un palazzo, se mi giro verso i monti una torre medievale mi ammicca sorniona.
Quanta storia in un piccolo pezzo di terra! Oltre a ciò, per me che amo dipingere, questa parte di mondo è fonte inesauribile di immagini da riprodurre, di storie da raccontare con i pennelli:
‐ i tramonti struggenti e appassionati sono ogni sera uno spettacolo diverso di ambra e di ametista, di magenta e corallo;
‐ l’aria leggera e profumata di campi e pioppeti è colorata impercettibilmente di verde oltremare;
‐ la polvere, i trattori, gli orti e le baracche, le reti rotte, i pollai riflettono col sole e con la luna toni dall’ocra al rame, dal mattone al bronzo;
‐ il silenzio, il vento e le nuvole ispirano i toni del bianco;
‐ e le zone d’ombra? Ci sono eccome, lo sappiamo tutti, in questo luogo come in tutt’Italia!
Dai! Coloriamole insieme con impegno e buonumore.
Sono convinta anch’io, come dice il popolo Rom, che il cielo sia una “tenda azzurra” che protegge tutti gli uomini del mondo. Il mio pezzetto di coltre lo vorrei sempre qui!