Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.
Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"
Scaletti a Stazzema: “La Toscana continuerà a chiedere verità e giustizia. E dice no a rigurgiti di stampo razzista
“Questo territorio porta con sé, nella propria storia, sulla propria pelle i segni indelebili dell’oppressione nazifascista. Dobbiamo conservare un sentimento di profonda gratitudine verso coloro che all’atrocità del male in ogni luogo e in ogni tempo hanno opposto resistenza.
Coltivare la memoria significa parlare dei giusti ai nostri figli, raccontando loro che c’è chi si è opposto, chi non è rimasto indifferente, chi è andato controcorrente, chi ha salvato un’altra persona senza ottenere niente in cambio”.
Con queste parole l’assessore regionale alla cultura, Cristina Scaletti, è intervenuta oggi alla cerimonia di commemorazione del 69° anniversario dell’eccidio nazifascista a Sant’Anna di Stazzema (Lucca), cui ha partecipato anche la ministra dell’istruzione e università Anna Chiara Carrozza insieme al sindaco di Stazzema Michele Silicani e a Enrico Pieri, presidente dell’associazione Martiri di Sant’Anna di Stazzema.
“Non posso non ricordare – ha sottolineato l’assessore – l’amarezza profonda e l’offesa provata con l’archiviazione da parte della procura di Stoccarda del procedimento nei confronti dei responsabili della strage di Sant’Anna di Stazzema, nonché il respingimento del ricorso contro l’archiviazione.
Entro la fine dell’anno ci sarà una nuova sentenza della Cassazione sulle stragi nazifasciste di Monte Morello, Falterona, Mommio-Fivizzano: la Regione Toscana vigilerà, come parte civile in tutti i processi, chiedendo verità e giustizia su quanto è accaduto”.“Che non possiamo abbassare il livello di attenzione – ha proseguito Scaletti – lo dimostra l’episodio avvenuto nella notte fra il 30 e il 31 luglio scorso a Modena allo storico della Resistenza Rolando Balugani, cui va tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Così come non possiamo permettere episodi come quelli che hanno visto protagonista l’ex ufficiale nazista Erich Priebke, che nei giorni scorsi ha festeggiato il suo centesimo compleanno. Io credo che uno Stato come il nostro debba trattare con rispetto tutti i destinatari di misure detentive, ma prima ancora debba tutelare la dignità delle famiglie colpite da quelle esecuzioni, a maggior ragione se compiute dai nazifascisti.
Allo stesso modo nel nostro paese non possono trovare spazio i rigurgiti di stampo razzista ai quali abbiamo assistito nelle settimane scorse e che hanno coinvolto la stessa ministra Cécile Kyenge. Se dalla politica passa il concetto della discriminazione chiunque si sentirà autorizzato a calpestare i diritti e la dignità altrui”.“Il prossimo anno, il 70° anniversario della Liberazione della Toscana – ha concluso l’assessore Scaletti – rappresenta l’occasione per fare i conti con la storia e l’eredità del Novecento e vedrà la nostra Regione presentare, anche internazionalmente, il proprio sistema della memoria. In questo contesto non posso che guardare con grande favore alla proposta di legge, presentata nei giorni scorsi alla Camera, per considerare i tesori della Resistenza patrimonio culturale.
Come Regione e come Assessorato alla Cultura, faremo tutto quanto ci è possibile per assecondare questa proposta”.
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