Se la guerra si dovesse decidere in televisione probabilmente sarebbe una guerra infinita, stante le diverse e spesso divergenti opinioni. Su tutto, sulle cause, le strategie, le soluzioni. Ma ogni opinione è di per sé, per definizione, rispettabile, se non presa per interesse personale o strategia politica. Ognuno ha il diritto costituzionale di esprimere la sua evitando sempre di offendere gli altri.
Quando la poesia chiama bisogna rispondere.
(di Nadia Chiaverini)
Credo che nascondere o modificare il proprio corpo che invecchia, faccia parte di un agire - imparato - che non vuole farci accedere con agio alla saggezza dell'invecchiamento.
Quando ero bambina aspettavo con entusiasmo la seconda domenica di maggio perché era la festa della mamma e coincideva con quella del paese di Migliarino dove vivevo con la mia famiglia.
Per più di un anno ministro ad interim è stato addirittura Berlusconi.
Ricordo ancora un ministero dell'industria vuoto, anche fisicamente abbandonato e in stato di degrado. Oggi le classifiche europee ci collocano agli ultimi posti per produttività e per competitività. Intanto la nostra grande industria è in vendita: telecom, finmeccanica. Mentre quel che resta di alitalia pare andare alla Francia, come forse doveva già avvenire in passato, dopo esserci costata miliardi inutilmente. Parlare di un disastro industriale e imprenditoriale delle classi dirigenti non appare esagerato. Anche i conti sono nuovamente a rischio. Ci vorrà un lavoro lungo, serio e tenace per risolleverci e dare una prospettiva al Paese e ai giovani. La politica deve mettere da parte le diatribe e gli inutili giochi di potere, il populismo e le polemiche insulse e inconcludenti.Una cosa dovrebbe essere chiara: dopo venti anni di berlusconismo si deve rifare l' Italia, ricostruire su un ammasso di macerie. Ognuno dovrà fare tutti i giorni la sua parte. Io penso che ce la faremo e che sarà una prova persino bella che ci farà crescere non solo in produttività ma anche in umanità e spirito di solidarietà. Ci vuole però la consapevolezza di tutto ciò e ci vuole una grande politica, un senso profondo della responsabilità nazionale. Anche per il PD la sfida è aperta. Lui per primo deve iniziare a dimostrare che va nella giusta direzione. Diceva Aldo Moro: " o il nostro paese troverà un nuovo senso di responsabilità o non si salverà. "Adesso è a questo punto che siamo davvero arrivati. Il tempo è scaduto.
Abbiamo alle spalle un lungo periodo di assenza di politiche industriali.