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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

Venerdì 15 dicembre ore 15 Pisa, Stazione Leopolda, sala convegni
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San Giuliano Terme
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Da:mauro.manganelli@posteitaliane.it
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. . . . disse il figliolo di Annibale Ezio Landucci. .....
La cattiveria
La Russa: “La sinistra recida il cordone
da .....
E' chiaro che il sottoscritto ha una occupazione, .....
. . . . . . . . . . Piero ha un lavoro e uno stipendio .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
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di Sandro Petri
che intervista Francesco Paolicchi, Agronomo, che con altri due colleghi...

7/10/2013 - 20:10

 
           L’imprenditorialità giovanile nel nostro Territorio
 
 
 In questi tempi in cui trovare un lavoro dipendente, non parliamo di gratificante, è sempre più complicato, in particolar modo per i giovani, sta assumendo sempre maggiore importanza la capacità imprenditoriale di chi si affaccia al mondo del lavoro. In molti provano nel commercio, ma se c’è crisi per gli esercizi più affermati, si può capire come una nuova attività deve far miracoli per emergere ed affermarsi.
Perciò molto più interessante e motivante può essere una iniziativa imprenditoriale nella produzione, che, per le caratteristiche e le vocazioni di San Giuliano e Vecchiano, prettamente agricole, non può che svilupparsi in questo settore.
E allora la Voce del Serchio ha deciso di indagare nelle nuove attività imprenditoriali giovanili in agricoltura, con l’idea di far conoscere queste nuove opportunità per giovani a tutti e di capire se le amministrazioni comunali fanno abbastanza per supportare e far crescere queste entità nella fase embrionale.
Abbiamo selezionato alcune realtà e intervistato gli artefici di queste nuove iniziative.
La prima intervista è con Francesco Paolicchi, agronomo, che con altri due colleghi ha sviluppato una brillante idea con Micoltivo, tradotta nello slogan “Adotta il tuo orto!”, ma non solo.
 
                                                                                                                                     Sandro Petri
 
 
 Francesco, come vedi il lavoro da imprenditore nell’agricoltura?
 
Abbiamo guardato sempre con un certo scetticismo il sistema nel quale si muovono le aziende agricole di oggi. Filiere lunghissime, metodi di coltivazione dettati dai soggetti che 'fanno' il mercato, tecniche agricole suggerite dalle più importanti multinazionali del settore, il tutto a discapito degli agricoltori e del cliente finale.
Abbiamo sempre creduto, piuttosto, che fare agricoltura significasse fare qualcosa di nobile ed essenziale per la società. Da qui nasce la voglia di creare un sistema alternativo a quello tradizionale, che non abbia la presunzione di sostituirlo ma che lo affianchi per normalizzarlo.
Micoltivo pone le sue basi su pochi principi di valore assoluto:
- filiera corta
- km zero
- stagionalità
- coltivazione naturale
- rapporto stretto tra il cliente e ciò che mangia
 
Quindi un obiettivo culturale, oltre che di profitto
 
Esatto, l'intento è quello di fare business creando valore sociale, 'educando' il cliente a riflettere su certe dinamiche che hanno portato, negli ultimi decenni, a sconvolgere il concetto stesso di agricoltura, presentando per esempio al cliente produzioni estive in pieno inverno, frutta e verdura che hanno viaggiato per centinaia o migliaia di chilometri prima di finire sulle nostre tavole, spacciati come prodotto 'fresco'.
 
E quindi nasce Micoltivo. Con quale approccio alle colture e al mercato?
 
Abbiamo pensato Micoltivo perchè crediamo fermamente che in questo settore si possa fare molto meglio e a vantaggio di tutti, attraverso meccanismi semplici come quello della vendita diretta e tecniche più sofisticate, come alcune consociazioni che adottiamo per abbassare il pericolo di patologie (e quindi per eliminare i più temibili principi chimici 'curativi'). Meccanismi che ci penalizzano a livello quantitativo, ma che ci fanno essere orgogliosi del nostro livello qualitativo, raggiunto nel massimo rispetto del cliente e dell'ambiente.
 
 
Principi avanzati, in un mondo, quello dell’agricoltura, che spesso non lo è. Avete ricevuto supporti dall’amministrazione comunale?
 
E’ vero, ci siamo mossi in un ambiente spento, quello agricolo, privo di qualunque slancio di fantasia e creatività. In tanti ci hanno consigliato di non iniziare nemmeno un'attività del genere, di stare attenti perchè l'agricoltura non produce più reddito. Siamo andati avanti con la nostra idea, l'abbiamo plasmata a nostra immagine e non ci siamo fatti scoraggiare nemmeno da tutti i tentativi, falliti, di avere accesso a fondi regionali o europei che ci 'aiutassero' a partire. Le istituzioni non ci hanno dato altro che inutile burocrazia e costosi fogli da tenere chiusi dentro un cassetto.
 
Ora, con una certa esperienza alle spalle, come pensate agli sviluppi futuri?
 
Dopo cinque mesi di operatività siamo in grado di guardare con un certo ottimismo al futuro, con un portafoglio clienti in continua crescita e numeri che non immaginavamo di avere, non così presto almeno.
 
Abbiamo provato a noi stessi che innovare in agricoltura è possibile, che si può produrre reddito anche coltivando piccole estensioni e che si può vendere anche materiale esteticamente imperfetto, se il cliente è stato preventivamente aiutato a valutare la qualità in base al gusto, alla consistenza, al profumo. Continueremo ad innovare e rinnovarci perchè il mondo va veloce e siamo consapevoli che questo non è che l'inizio di una lunga storia.
 
                                                                                                                                                                           (SP)

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8/10/2013 - 22:30

AUTORE:
simone7002

Non so se la domanda era rivolta a me, comunque se vai a Ripafratta sulla strada che porta al Molino Rossi trovi un casello ferroviario (casa cantoniera), puoi chierdere a loro, oppure se prendi il viottolo a sinistra dopo il passaggio a livello e lo segui fino in fondo passando accanto al recinto dei cavalli alla tua sinistra non puoi sbagliare, per altre info contattami per e- mail, di pubblicità ne ho fatta fin troppa.

8/10/2013 - 19:35

AUTORE:
deluso

allora mi potevi rispondere come mi hai risposto ora senza bisogno di darmi del coomero e del popone....... pensaci la prossima volta!!!

8/10/2013 - 18:43

AUTORE:
XXXL

...al matrimonio di miei parenti o di amici comuni un delluso/a cominciasse a dire: tanto i divorzi sono in aumento e cosa credono lorolì, di sta tutta la vita insieme!?
..ecco io l'ho intesa cosi la tua delusione preconcetta.
...tutto quì!

8/10/2013 - 18:22

AUTORE:
deluso

Caro XXXL mi dai del coomero e del popone come se tu fossi già sicuro che io mi sbaglio. Tanto per cominciare quando parlavo delle teste della gente vedo che non mi sbagliavo perchè sono proprio le teste XXXL che parlano sempre con sicurezza e senza riflettere . Io sarei stra-felice se queste iniziative funzionassero ma per quanto ne sò quelli che ci hanno provato non ci sono riusciti e si sono arresi e se hanno voluto continuare si sono dovuti adeguare alla concorrenza oppure hanno chiuso. Quello che ho detto ora me lo scrivo in un diario e lo tengo presente perchè te lo voglio ridire nel 2015 quando si vedrà come sono andate le cose a questi volenterosi ragazzi e se avevo torto sarò la persona più felice del mondo ad essermi sbagliata ma se avevo ragione te per punizione aggiungerai due X alla misura della tua testa.

8/10/2013 - 9:58

AUTORE:
XXXL

Più che deluso mi sembri un popone; "perundì coomero".
Buon Autunno anc'a'te.

8/10/2013 - 9:48

AUTORE:
NDR

Vedi galleria fotografica aggiunta, c'è un "indizio" e vedi anche su fb "Mi coltivo" San Giuliano Terme (Pisa)
http://micoltivo.com/?p=657
..............................
DOVE SIAMO
Via Statale Abetone 45/A
San Giuliano Terme (Pisa)
56017
Italia

8/10/2013 - 9:35

AUTORE:
deluso

L'iniziativa è bella e lodevole, sarebbe da aiutare e sostenere ma da come è fatto il mondo e da come funziona il mercato ma soprattutto da come è fatta la testa della gente, questa iniziativa non ha nessuna speranza. Al momento c'è molto entusiasmo ma vediamo cosa resta di questa iniziativa fra un anno.Se la pubblica amministrazione da un aiuto l'iniziativa può andare avanti forse un anno di più o due ma alla fine deve soccombere al mercato e alle abitudini dei clienti che al posto di una mela piccola e senza veleno ne preferiscono una bella grande e cancerogena
Comunque io vi faccio i miei più sinceri auguri per il tempo che durerete.

8/10/2013 - 8:16

AUTORE:
Alfredo

Sarebbe interessante sapere dove trovare la loro produzione.

7/10/2013 - 23:59

AUTORE:
simone7002

Se venite nel lontano nord del comune di san Giuliano, al confine estremo con la provincia di Lucca nella molto periferica Ripafratta troverete le stesse filosofie sopra citate, se poi volete i pomodori a gennaio, gli zucchini a febbraio ed i cavoli ad agosto avrete sempre a disposizione la GDO ma il gusto ci perde e anche il portafoglio.

7/10/2013 - 23:17

AUTORE:
P.G_

E' incredibile che in un territorio come il nostro, in Italia, in Toscana, in un Parco Naturale anche, dove ogni produzione agricola locale diventa di per sè preziosa, unica, invidiata, richiesta a livello nazionale e internazionale, le Amministrazioni locali non abbiano nessun progetto operativo di larga scala per incentivare queste produzioni.
Dobbiamo aspettare (e ringraziare)queste piccole iniziative personali, spesso nate con pochi capitali e tantissimi problemi, che hanno il coraggio di mettersi in gioco.
Non possiamo che ringraziare questi uomini del futuro che hanno capito che l'agricoltura non è più tanta fatica e poco reddito ma che, usandola con spirito di iniziativa e intelligenza, diventa impresa e crea lavoro, occupazione , ricchezza.