Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava.
..di Fabiano Corsini
«È già tre volte’he suona la sirena, Sièmo senza carbone e nun c’è vino. Anche stasera sièmo senza cena, si fa le’orse’torno al tavolino» E’ la geniale comicità Livornesi capaci di far ridere, anche negli anni più bui e più difficili, di incantare, di portare avanti una tradizione che fortunatamente non si è esaurita.
Fulvio Pacitto è un personaggio formidabile come solo certi livornesi sanno essere.
Maestro d’ascia, nato sul “Pontino”, uno dei quartieri storici di livorno, più in acqua che in terra, continua la tradizione dei costruttori di barche. Barche bellissime, progettate nel suo cervello e fatte quasi tutte a mano. Un talento artigiano che dalla manualità trabocca verso l’arte del cantare, del raccontare, dell’affabulare. In rigoroso e tradizionale vernacolo livornese.
A Marina di Pisa, terra di mezzo, c’è un posto dove indiscutibilmente si beve il miglior ponce dopo quello del Civili, un posto che più del Civili ha conservato la tradizione, non a caso frequentato da tanti livornesi. E’ proprio li, al Circolo il Fortino, che il 26 ottobre prossimo, Fulvio Pacitto porta il suo spettacolo “Livorno in Parodia”, un condensato di comicità, estro e cose livornesi.
La serata, comincia alle 20 e 30 con una cena, in tono con lo spettacolo, a base di cacciucco e altre specialità, Le prenotazioni si ricevono al circolo il Fortino 0503619 oppure al 335 7300056 , mail info@unaltravoce.it.
La quota di partecipazione è di 22 euro.