Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Con la presente sono ad invitarti all'inaugurazione del Museo, di cui trovi progetto e locandina a http://radico.it , ma che adesso ti sintetizzo, per Sabato 30 Novembre ore 16 via Alcide de Gasperi 3, Rigoli, San Giuliano Terme, Pisa.
Insieme a Giacomo Sanavio, assessore provinciale alla tutela del territorio, ed a Fabiano Martinelli, assessore alla cultura del Comune di San Giuliano Terme, ad inaugurare, ci sarà Angelo Frati ideatore e presidente del Museo del Castagno di Colognora di Pescaglia.
Quello che cerchiamo di fare è di dare più valore al cibo narrando la sua epopea locale.
A http://www.youtube.com/user/giulianomeini/videos ci sono i clip (durano un paio di minuti) sul Bigongiao, il Fabbro dell'acqua, etc. etc. Persone che danno valore al cibo col loro lavoro quotidiano che a noi sembra roba marziana, invece ci sono, lavorano e vanno tramandati.
Qualcuno dice che sono i veri eroi del nostro tempo.Il progetto RADICO vuole raccontare la storia, dall'800 al '900, delle nostre campagne e degli uomini che l'hanno abitata partendo dagli oggetti del lavoro, della vita quotidiana e della cultura popolare che, quotidianamente e durante le Feste, li sosteneva.Si articola su tre livelli narrativi:a) le esposizioni, di cui questo Museo di Rigoli è la prima stabile e segue le due temporanee fatte all'agrifiera ed a Lucca. In progetto l'apertura di altre tre entro i prossimi 6 mesi.
b) il Museo a scuola: nel mese di Marzo 2014 in diverse scuole realizzeremo una piccola esposizione monotematica ed istituiremo il "mese della civiltà contadina" durante il quale, nelle scuole, faremo conferenze e lezioni monotematiche su questo tema.
Ai bambini chiederemo di portare i loro bisnonni a scuola, e speriamo che ogni scuola si costruisca il proprio Museo della Civiltà Contadina.3) il Museo in campo: nelle aziende agricole e negli agriturismo interessati installeremo la mostra che smonteremo ad Aprile dalle scuole, realizzando un Museo Diffuso ed una cartina che colleghi i vari punti e che possa dare al turista intelligente la possibilità di farsi una "lezione" sul territorio seguendo il percorso indicato, guardando la campagna che percorre, leggendo il materiale che produciamo, visitando i piccoli musuei monotematici installati, mangiando il cibo buono collegato al Museo appena visto e, ove possibile, partecipando a momenti di cultura materiale che produciamo. Una settimana di studio materiale per conoscere, davvero, il nostro territorio.
Grazie,
saluti.g.m.-- Dai valore al cibo, dai valore all'uomo, dai valore alla terra.Museo RADICO del Lavoro, l'Intelligenza e la Civiltà Contadinadirettore Giuliano Meini - 3396410863 http://radico.it