Se sul campo la guerra continua con le solite nefandezze sui nostri media nazionali appare sbiadita, superata da altri e più urgenti problemi, vecchi come il Covid e nuovi come la recente crisi politica. Oramai è un sottofondo e tranne per il pericolo Zaporizhzhia i nuovi morti e le nuove devastazioni attirano sempre meno l’attenzione dei media nazionali. Come i media anche la nostra psiche si adatta.
"Fra gli alberi" Opera pittorica di Patrizia Falconetti
Solidarietà alle popolazioni sarde da parte della lista Ambiente, Sicurezza e Sviluppo
“Si tratta di una vera e propria tragedia, e non sarà certo l’ultima se le cose non cambieranno radicalmente”. Con queste parole Ismaele Ridolfi, candidato alla presidenza del nuovo Consorzio Toscana Nord nella lista Ambiente, Sicurezza e Sviluppo, commenta l’alluvione che ha colpito la Sardegna. Sedici morti, un disperso, quasi 2mila persone sfollate e 440 millimetri di acqua in sole 24 ore: questi i numeri sconcertanti di uno dei tanti eventi drammatici che troppo spesso si abbattono sulla popolazione indifesa. “Siamo vicini agli abitanti della Sardegna – ha proseguito Ridolfi – ed è ora che le parole si trasformino in consapevolezza profonda, altrimenti saremo sempre impreparati a questo genere di eventi. I cambiamenti climatici, la forte antropizzazione, caratterizzata da una crescita continua dell’urbanizzazione, l’inquinamento, uniti alle fragilità di molti territori, dimostrano chiaramente come il problema del dissesto idrogeologico debba essere affrontato in modo radicale e prioritario. Affinché il nostro paese sia davvero sempre più in sicurezza, occorre creare una cultura diffusa sull’importanza della salvaguardia del suolo, cambiare la scala delle priorità nella pianificazione e nella gestione del territorio e porre al primo posto la cura e la tutela dei corsi d’acqua. Imprescindibile è anche la prevenzione, perché solo così potremo gestire e controllare l’emergenza: la manutenzione dei corsi d’acqua e delle opere idrauliche, così come il monitoraggio e il controllo dello stato dei luoghi dovranno essere prioritari.
È inoltre fondamentale poter contare su risorse certe, continue, escluse dal patto di stabilità, con le quali affrontare in modo davvero efficace il tema della difesa del suolo, pianificando interventi e soluzioni strutturali”.