Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo iconico nel cuore di Lucca in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario di Puccini.
Ha ragione il mio amico Sergio Staino.
Con i criteri della politica di oggi Berlinguer non sarebbe stato candidato neppure ad un consiglio comunale.
Siamo tutti a parlare della sfida su sky tra i candidati alla segreteria PD come se si fosse trattato di una gara di recitazione più che di un confronto sui contenuti.
Certo le forme della comunicazione e il linguaggio della politica cambiano ed è giusto tenerne conto. Ma ridurre la politica alla battuta efficace, che insegue i sondaggi, non solo è sbagliato perchè così cadiamo in una democrazia emozionale mutevole e manipolabile, ma anche perchè, come vediamo, alla lunga diminuisce l' interesse dei cittadini e la loro partecipazione; accorgendosi essi prima o poi del trucco e finendo pr percepire la politica come affare d' altri, lontano dai loro problemi. Io penso che si potrà riscattare la politica solo se si cerca un contatto vero con i cittadini, nelle realtà in cui si vive, si lavora e si studia.
Per questo ho deciso di fare il giro della Toscana e per questo la prossima settimana monterò sui treni regionali dei pendolari. Sono anche convinto che bisogna riprendere a distribuire i volantini davanti alle scuole, alle fabbriche, ai luoghi di lavoro in genere, perchè almeno stai lí dove sta la gente e ci si può guardarsi negli occhi.
La politica è prima di tutto una relazione umana, se si trasforma in un oggetto promosso esclusivamnte con i criteri della pubblicità e venduto sui media perde la sua anima più profonda e vera.
In Italia su questa strada si è andati oltre ogni ragionevole limite, anche a causa di quella cultura berlusconiana che, ricorderete, si presentò su tutte le tv per "scendere in campo", con una calza sulla cinepresa per ammorbidire i colori, una libreria falsa alle spalle e quello slogan pubblicitario, "l'Italia è il Paese che io amo", ossessivamente rilanciato in ogni occassione quanto puntualmente contraddetto.
Il fatto è che questo tipo di politica ha già prodotto tanti danni all' Italia che noi rischiamo di arrivare tardi nel seguirne le orme; quando ormai molti cittadini, anche a causa dei problemi fatti esplodere dalla crisi, non sono più disposti a lasciarsi incantare e covano rabbia e rancore e chiedono alla politica non facili slogan ma una visione del futuro della società, non illusioni ma proposte serie.