*“ NON C'è PAREGGIO DI BILANCIO SE LA VITA DELLE PERSONE NON è IN PAREGGIO”
 COSA POSSIAMO FARE ANCHE A LIVELLO LOCALE, PER USCIRE DALLA CRISI
 
 
IN QUESTI  giorni la discussione è incentrata tutta sul nuovo governo che verrà. Le cronache non parlano di altro. Ma ancora una volta ciò di cui non si discute è per fare cosa. Quali sono le priorità. Come si intende dare risposte ad una sofferenza sempre più diffusa che oramai percorre per intero la nostra società.
 E poi in queste discussioni ci sono dati che non vengono neanche presi in considerazione o vengono annunciati sotto silenzio.
Allora vorrei evidenziarli alcuni dati per vedere cosa possiamo fare. Nel 2012 il 12,7% delle famiglie italiane (9 milioni e 563 persone il 15% della popolazione complessiva)  si è trovato nella fascia di povertà cioè con un reddito al di sotto di 990 € mensili.
 
Se poi guardiamo ancora più approfonditamente dentro alle cifre vediamo che complessivamente il 17% dei giovani lasciano prematuramente la scuola, a Pisa la media è un po piu alta.2 milioni e 2000 giovani non lavorano e non studiano. L'11% delle donne sono senza lavoro. A questa situazione di difficoltà si è aggiunto un sistema fiscale distorto che ha di fatto aumentato la pressione fiscale portandola al 44%,( in realtà è più alta di 7 punti che l'istat nel suo meccanismo non rileva) tra  le più alte d'Europa. Ciò che contrasta con questo dato è l'aumento della ricchezza del 10% delle famiglie italiane, una diseguaglianza che davvero grida vendetta.
 
Una delle cause della grande pressione fiscale è determinata anche dalle detrazioni, che dovrebbero servire a ridurre le tasse alle fasce sociali piu deboli, in realtà cosi come concepite hanno portato ad un livello di tassazione ridotto a due sole fasce una del 30% circa tra gli otto e i ventotto milioni ed una al 40% oltre i redditi più alti.
 
Le statistiche a livello nazionale riflettono anche quanto avviene a livello locale, anche in territori come il nostro.
Allora che possiamo fare per alleviare le difficoltà di tante famiglie anche a livello locale?
 
È vero che i governi di centro destra in questi ultimi venti anni hanno modificato sostanzialmente la redistribuzione delle risorse, scaricando sugli enti locali le maggiori difficoltà, ma forse anche dall'altra parte non tutto è stato fatto come si doveva.
 
Penso che qualcosa le amministrazioni comunali possono fare. Intervenire sui servizi e le infrastrutture, perchè un sistema più efficiente comporta maggiori risparmi ed una migliore qualità della vita, per questa ragione la nostra prima iniziativa è stata quella di discutere del piano strutturale di area.
 
Il secondo punto è quello di ampliare le possibilità delle aziende del nostro territorio, in primis l'agricoltura, ed anche il Turismo,  di accedere alla ricerca a costi contenuti per acquisire capacità di innovazione. A tale proposito doveva essere utilizzata meglio l'opportunità che l'istituto  Sant'Anna aveva creato e cioè a fronte della concessione dei terreni per potersi ampliare, terreni  nel nostro comune, poteva essere sottoscritto un protocollo dove da subito le realtà del territorio, in accordo anche con le loro associazioni, potevano avere agevolazioni alla ricerca, sia tecnologica che delle tendenze di mercato perchè avrebbe permesso loro di potersi innovare a costi molto contenuti, ampliando la possibilità di crescita economica e occupazionale.  Una scelta di questo tipo la facemmo a Pontedera quando la Piaggio voleva trasferire parte delle produzioni, ed oggi sta dando i suoi frutti.
 
Il terzo punto fondamentale è quello di rivedere le aliquote e le detrazioni di competenza comunale affinchè ci sia una effettiva progressione, con controlli mirati ed interventi giusti. Un aspetto molto importante perchè va ad interessare l'erogazione dei servizi.
 
A questi interventi ovviamente se ne devono aggiungere altri, ma deve essere messa in campo anche una protesta più incisiva da parte delle amministrazioni, senza guardare il colore del governo ma gli interessi dei cittadini che si rappresentano.
 
Franco Marchetti
candidato sindaco San Giuliano