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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
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Con l'amaro in Bocca

18/2/2014 - 20:43


Era già un po' di tempo che ogni sabato, finita l’esercitazione in mare, il giovane  inforcava la bicicletta alla volta della stazione per prendere il treno dirette a Firenze deve, si mormorava, avesse qualche interesse femminile.
Un sabato rientrarono  in ritardo dall’esercitazione, verso mezzogiorno.
Realizzò subito che avrebbe senz'altro perso il treno, se si fosse recato al paese in bicicletta.
Ma tanto era il desiderio di andare a Firenze...
L’unica alternativa era costituita dalla veloce auto di servizio riservata al comando. Chiamò subito l'autista, un certo Bacigalupo, e si fece accompagnare, senza indugio, alla stazione.
Prima di scendere domandò:

"Bacigalupo, secondo te, quanti litri di benzina può consumare quest’auto dal mare a qui e ritorno?"
"Ma non so comandante, forse non più di due."
”Bene Bacigalupo, scendi e acquistami l’equivalente del costo di tre litri di benzina in marche da bollo".
Venuto in possesso delle marche, il giovane le  strappò in piccoli pezzi sotto gli occhi delle sbigottito Bacicalupo.
Estinse così, a suo modo, il debito contratto con la nazione per aver usato, a fini personali, un mezzo dello Stato.
La scena si svolgeva nel 1940, il giovane militare era Teseo Tesei, la stazione era quella di Migliarino Pisano e Bocca di Serchio la base.

 

Lezione di storia?
Dubbio!
Casomai Lezione di moralità!
Era un'altra era da ora!
La Nazione, la Patria, l’Onore, il Dovere?
Puah!

 

Ma non è di questa storia che volevo parlare, ma di come la storia sia rimasta così nascosta tanto da diventare Storia.
Nelle case di Marina, dove la Marina aveva fatte le sue case, vivevano i contadini Salviati dei poderi Fornace e Fornacino (Ciardelli e Coli) che non hanno MAI interferito con i guastatori né MAI lasciato trapelare qualcosa su di loro e sul “mestiere” che facevano sebbene ricevessero piccole riparazioni di elettricità e visite mediche da parte del dottore della Decima, Falcomatà.
Guardate al fondo di questa foto dove si vedono i contadini intenti a sistemare i pagliai e sicuramente uno di loro sarà Tranquillo Coli, a quel tempo ventenne.
L’immagine è della visita al gruppo da parte del Duca Aimone di Savoia-Aosta.
Tesei è quel moretto in tuta di fianco all’ospite sulla destra della foto.
Ha ancora un anno davanti a sé, un anno di vita di Serchio e di morte di Mare.

Fonte: foto tratta da "Bocca di Serchio" album fotografico della base della X Flottiglia MAS di Gianni Bianchi
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