Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.
Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"
La vicenda Ikea a Vecchiano: Lunardi replica a Di Bussolo
“Né vincitori, né vinti: in democrazia si seguono percorsi istituzionali trasparenti”
Vecchiano –
La risposta del Sindaco Lunardi ad un intervento, apparso nei giorni scorsi sulla stampa locale, da parte del responsabile delle relazioni esterne di Ikea Italia. “Mentre tutte le istituzioni, compreso il Comune di Vecchiano, stanno lavorando per la buona riuscita dell'inaugurazione di Ikea ai Navicelli, leggo su Il Tirreno, edizione Pisa di ieri (28 febbraio 2014, ndr), che il responsabile delle relazioni esterne di Ikea Italia, dottor Valerio Di Bussolo, alla vigilia dell'apertura del punto vendita di Pisa, è tornato ad intervenire sulla vicenda che, inizialmente, prevedeva l'avvento dello store svedese a Migliarino, esprimendo giudizi a dir poco inopportuni”, afferma il Sindaco di Vecchiano Giancarlo Lunardi.
“A tale proposito, pertanto, vorrei porre alcune domande al dottor Di Bussolo: in primo luogo, vorremmo capire per quale ragione l'insediamento commerciale che era stato proposto all'Amministrazione vecchianese era grande almeno tre volte quello che è stato realizzato a Pisa, nonostante che per il nostro territorio si trattasse di un'area con destinazione d'uso agricolo.
In seconda istanza, quante rotatorie sono state realizzate a Pisa da Ikea Italia, visto che il dott. Di Bussolo ribadisce che a Vecchiano avrebbe realizzato svincoli, strade e rotatorie di ogni sorta”.
“Ci preme inoltre ricordare,” continua il primo cittadino “che il Comune di Vecchiano ha fatto rispettare la sua pianificazione urbanistica, evitando di impegnare un'area agricola nella quale sussiste un divieto di edificare da parte dell'Autorità di Bacino del Serchio a causa della sua alta pericolosità idraulica.
La Regione Toscana, inoltre, ha messo a punto una normativa in base alla quale è vietato costruire su aree agricole”.
“Infine, colgo l'occasione per sottolineare che, pur in un momento di dura crisi economica come quella che stiamo vivendo da ormai svariati anni, alcune aziende hanno manifestato un interesse concreto per utilizzare le aree produttive, previste con tale destinazione d'uso, nel nostro Regolamento Urbanistico, con conseguente possibile aumento dell'occupazione sul territorio”.
“La signorilità che una grande azienda come Ikea, presente in tutto il mondo, dichiara di possedere”, conclude Lunardi, “dovrebbe manifestarsi anche attraverso un maggior rispetto delle istituzioni elette democraticamente dai cittadini”.