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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Circolo ARCI di Migliarino, Ivan STOMEO e TARANTA! (vedi prime foto della serata avvenuta)
Evento clou del Maggio Migliarinese con la presenza di Ivan Stomeo, sindaco di Melpignano

15/5/2014 - 10:18


Sabato pomeriggio, nel programma 2014 del Maggio Migliarinese, sarà presente al Circolo ARCI di Migliarino Ivan Stomeo, Sindaco di Melpignano (LE), il paese della pizzica salentina. 

 

Presidente dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia, incarna e sviluppa l’obiettivo globale dell’Associazione, ovvero la difesa e la valorizzazione del sistema dei piccoli e medi comuni e delle loro comunità; “una realtà insostituibile per il nostro Paese soprattutto in questo momento, in cui sono necessarie coesione, determinazione e capacità diffusa per uscire dal tunnel della crisi e rilanciare una vera crescita sostenibile.”

L’ Associazione Borghi Autentici, da alcuni anni, sta crescendo sia in termini di associati che sul piano strategico ed istituzionale. I Borghi Autentici costituiscono, ormai, un interlocutore importante per le Regioni e le forze economiche e sociali nell’ambito delle politiche di sviluppo territoriale e sociale.

Le Cooperative di Comunità

di Vincenzo Santoro

Le “Cooperative di Comunità” sono un progetto nato nell’ambito della Legacoop per fornire alle comunità locali, soprattutto dei piccoli comuni della aree “interne”, uno strumento per mantenere il livello essenziale dei servizi e per curare e valorizzare il territorio.

Uno dei primi risultati del progetto, interessante per l’originalità e per la partecipazione dei cittadini, si è avuto a Melpignano (Le), con la costituzione di una Cooperativa di Comunità finalizzata a promuovere il “fotovoltaico domestico”.

 

Melpignano è un piccolo comune del Salento di poco più di 2.000 abitanti, che nel dopoguerra ha conosciuto una fortissima emigrazione. Fa parte dell’area dove è ancora conservato l’uso del “grico”, un’antica lingua eredità del passato orientale di queste terre.

 

A partire dagli anni Settanta del secolo scorso, si è distinto per la buona amministrazione e in particolare per le politiche illuminate e innovative nel campo culturale (qui si svolge ogni anno il festival “La Notte della Taranta”, uno dei più straordinari eventi musicali d’Europa).

 

In questo Comune “virtuoso”, nella primavera del 2010 viene eletto un giovane e intraprendente sindaco, Ivan Stomeo, che, a partire dagli stimoli provenienti da Legacoop, decide di promuovere la fondazione di una Cooperativa di Comunità molto originale, in cui i soci sono i cittadini stessi, finalizzata alla implementazione di un progetto che l’amministrazione comunale aveva elaborato in collaborazione con l’università di Lecce (dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione) e con una cooperativa esperta in energie alternative e nella promozione di pratiche di sviluppo sostenibili, che prevedeva l’installazione di impianti fotovoltaici sul tetto degli edifici privati.

 

Nel corso della fase di studio di fattibilità, erano stati somministrati dei questionari ai cittadini, da cui emergeva che ben 170 famiglie avevano dato la disponibilità ad ospitare un impianto. Dopo un primo bando rivolto ad aziende private, andato deserto probabilmente perché un'iniziativa del genere è stata giudicata non sufficientemente remunerativa, viene messo in cantiere il progetto della Cooperativa di Comunità. Il capitale iniziale – necessario alla realizzazione dei primi impianti – viene costituito con un intervento del fondo cooperativo di Legacoop e con un contributo dell’amministrazione comunale.

 

Successivamente, con l’entrata in funzione dei primi impianti, i proventi dell’energia venduta, al netto del consumo delle singole famiglie, con l’integrazione degli incentivi statali, sarebbero ritornati alla cooperativa, che li avrebbe impiegati per la realizzazione dei restanti impianti ma anche per opere di pubblica utilità, decise dall’assemblea dei soci.


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