Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
San Giuliano è un comune che da anni soffre l' emergenza abitativa, per questo, insieme a Pontedera, Cascina e Pisa accede a legislatura speciale della Regione Toscana.
Moltissimi nuclei familiari e singoli cittadini vivono in case al di sotto dei requisiti minimi di abitabilità e spendono quasi tutto il proprio reddito per pagare il canone di affitto. Non ci sono case per tutti, si dice, mentre ovunque nuove palazzine spuntano come funghi e contemporaneamente numerosi immobili sono lasciati vuoti, a marcire, diventando a loro volta luoghi di degrado.Il tema della casa è sempre stato centrale nella nostra attività politica ed è stato anche uno dei fili conduttori di questa campagna elettorale.
Le stazioni abbandonate, come quella di Ripafratta, le fabbriche dismesse come la cartiera di Rigoli sono l’altra faccia della medaglia di speculazioni edilizie, come quelle che abbiamo denunciato in tante frazioni del nostro territorio mostrando lottizzazioni eccessive.
La regola del mercato sembra essere: lasciare in malora alcuni immobili per fornire il pretesto per costruirne altri che, tra l’altro, rimarranno in grandissima parte invenduti.Per questo nella giornata di oggi, Giovedì 22 marzo, le candidate e i candidati de L'Altra San Giuliano hanno appeso uno striscione alla facciata dell'Opera Pia a San Giuliano Terme, situata nel centro del paese e lasciata al degrado, nonostante i suoi ampi spazi interni e esterni sarebbero perfetti per una riconversione che contempli sia l'uso sociale che quello abitativo, a beneficio di tutta la cittadinanza. Questo edificio da oggi assurge a simbolo della necessità di riaprire gli spazi abbandonati e recuperarli a seconda di bisogni più impellenti sul territorio, così da rompere il paradosso della "troppa gente senza casa e troppe case senza gente".Nell'azione di oggi è stata al nostro fianco anche l'Unione Inquilini, che da anni lotta al fianco di cittadini e famiglie per salvaguardare il loro diritto all'abitare e che come noi sostiene l'assegnazione delle case pubbliche sfitte alle famiglie bisognose, attivando progetti di auto recupero, la sottoscrizione di contratti mediati e – ove necessario – la delibera di requisizione temporanea con contratto concertato. Con la stessa determinazione con cui non perdere un attimo ad attuare queste soluzioni concrete a un bisogno reale della cittadinanza, L'Altra San Giuliano si unisce alla campagna lanciata dalla Rete delle Città Solidali contro l'articolo 5 del Piano Casa, che nega a chiunque occupi un alloggio l'iscrizione all'anagrafe della popolazione residente, con la conseguente impossibilità di accedere a servizi fondamentali quali la sanità pubblica, l'istruzione, l'iscrizione alle liste elettorali.
A questa disposizione illegittima, che viola i principi fondamentali della nostra carta costituzionale, ci opporremo con fermezza.