L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Il Presidente del Parco replica ai membri del Comitato scientifico
Con riferimento al documento – relativo allo svolgimento della Route nazionale AGESCI nella Tenuta di San Rossore – sottoscritto e divulgato alla stampa da cinque dei sette componenti del Comitato scientifico dell’Ente Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, il Presidente del Parco, Fabrizio Manfredi, intende chiarire quanto segue.
«Il parere espresso da alcuni membri del Comitato scientifico è legittimo, ma non rientra tra i compiti che lo Statuto dell’Ente Parco attribuisce a tale organo; si tratta, dunque, di una posizione del tutto personale, pari a quella espressa da altri cittadini, che niente a che ha a che fare con il ruolo e le funzioni di tale organo. La procedura di rilascio di nulla osta, infatti, non ha potuto coinvolgere se non la Direzione e gli uffici dell’Ente Parco stesso, nel pieno rispetto del principio, alla base del nostro ordinamento, di separazione tra le funzioni di indirizzo politico e di gestione. Proprio per evitare che i nulla osta e i pareri ambientali siano condizionati dalla politica, che deve invece assegnare gli indirizzi generali, il legislatore ha infatti voluto che fossero figure tecniche e dirigenziali ad avere le competenze in materia.
In base al quadro normativo attuale il Comitato scientifico esprime un parere obbligatorio su alcuni e definiti atti, in particolare di interesse pianificatorio e programmatorio, ma non ha competenza sulle procedure per il rilascio di autorizzazioni: il Direttore non era dunque tenuto a coinvolgere il Comitato scientifico – che non a caso è organo di supporto del Consiglio Direttivo, “dominus” politico dell’Ente – nel percorso autorizzativo seguito per l’iniziativa, seppure abbia provveduto a tenerlo informato sull’iter che è stato osservato e che si è concluso con lo svolgimento della conferenza di servizi deputata ad acquisire il parere delle varie amministrazioni coinvolte.
Ritengo anzi che, se l’avesse fatto, avrebbe rischiato di infrangere le norme di legge, potendone subire le conseguenze amministrative e penali: eppure, nella posizione dei membri del Comitato scientifico diffusa a mezzo stampa, riscontro invece pesanti critiche per il mancato coinvolgimento del Comitato stesso nell’iter del nulla osta e della valutazione di incidenza, che non ritengo corretto siano formulate al Direttore, il quale si è invece attenuto alle procedure con imparzialità e trasparenza.»