L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
Domenica 6 luglio alle 21.30 sul palco di Marina di Vecchiano sono di scena
Milena Vukotic e Antonio Salines!
I due grandi attori del teatro italiano arrivano domenica 6 luglio alle 21.30 nella splendida piazza dei Montioni a Marina di Vecchiano per ricordare l'amico scrittore e drammaturgo Silvano Ambrogi, migliarinese illustre.
L'iniziativa è stata organizzata dal Centro Commerciale Naturale (fortemente voluta dalla sua presidente, Gabriella Sani) e dal Comune di Vecchiano per intitolare il piazzale dei Montioni (la prima piazza in cui ci si imbatte appena si arriva sul litorale vecchianese) alla memoria di Silvano Ambrogi, scrittore, drammaturgo, sceneggiatore legato a Migliarino Pisano per avervi trascorso l'infanzia e la giovinezza e che dedicò uno dei suoi romanzi più importanti, Le svedesi, proprio alla vita estiva tra Marina di Vecchiano e Bocca di Serchio.
Per l'occasione sono stati chiamati a raccolta due dei suoi amici più cari, Antonio Salines, che farà il monologo “Potta Pia”, un testo divertente, esilarante finanche surreale; e Milena Vukotic che eseguirà un monologo che Ambrogi scrisse proprio per lei, “Applausi”.
Oltre ai due mostri sacri del teatro italiano interverrà anche il Maestro Riccardo Arrighini che eseguirà musica dal vivo (pianoforte). A coordinare la serata e, nel contempo, a leggere brani dal romanzo “Le svedesi” sarà l'associazione teatro spettacolo vecchianese, Attiesse.
Il regista della serata, Alessandro Tofanelli, amico e co-autore di Ambrogi, ha preparato anche dei filmati dedicati al drammaturgo-scrittore, migliarinese per adozione.
Silvano Ambrogi. Nato a Roma nel 1929, Ambrogi è pisano per studi e legami. Ha passato l'infanzia e la giovinezza a Migliarino Pisano. Bocca di Serchio e Marina di Vecchiano (PI) hanno ispirato il suo primo romanzo Le svedesi, scritto a 23 anni e pubblicato nel 1959 da Feltrinelli. Seguiranno L'ingrasso nel 1968, Feltrinelli; Pottapia del 1970, Feltrinelli; Fermati Adamo nel 1980, Mondadori; I vegeticoli, romanzo a puntate pubblicato su “Amica” che poi in volume diventerà Il ritorno degli alberi perduti nel 1991, Le Monnier (per gli alunni della III° media).
Tra tutti gli spettacoli teatrali ricordiamo I burosauri, battesimo teatrale per Roberto Benigni e cavallo di battaglia di Ernesto Calindri. L'artista romano è morto nel 1996.
Milena Vukotić, in alcune pellicole indicata come Milena Vucotich o Wucotich (Roma, 23 aprile 1938), è un'attrice italiana di teatro, cinema e televisione vincitrice di un Nastro d'argento e nominata al David di Donatello. È celebre per le sue interpretazioni in Gran Bollito di Bolognini, Il fascino discreto della borghesia di Luis Buñuel, nella saga Fantozzi di Paolo Villaggio, e più di recente nella serie tv Un medico in famiglia con Lino Banfi.
Negli oltre novantacinque film a cui ha preso parte, ha recitato tra gli altri sotto la regia di Ettore Scola, Mario Monicelli, Lina Wertmüller, Steno, Federico Fellini, a cui la legava una stretta amicizia, Bernardo Bertolucci e Franco Zeffirelli. Ultimamente ha lavorato con Ferzan Özpetek in due film: Saturno contro e Un giorno perfetto.
Antonio Salines, si è diplomato nel 1959 all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica “Silvio D'Amico”. Con Carmelo Bene ha costituito nello stesso anno la compagnia de “I ribelli”, una delle prime compagnie teatrali autogestite.
Il suo primo ruolo è stato quello di Scipione nel Caligola di Albert Camus. Tra le sue prime interpretazioni per il teatro figura Il Vicario, di Rolf Hochuth, rappresentato nel 1964 al Teatro del Popolo di Colle Val d'Elsa per la regia di Gian Maria Volonté. Nel 1969 il suo successo televisivo più importante: I fratelli Karamazov per la regia di Sandro Bolchi. È direttore artistico della compagnia stabile del Teatro Belli di Roma, da lui fondata nel 1970.