Oggi è deceduto Oliviero Toscani.
Era ricoverato presso l'ospedale di Cecina per l'aggravarsi della sua malattia, l'amiloidosi, malattia rara e incurabile.Rimane la sua opera rivoluzionaria nel mondo della fotografia.
Lo ricordiamo con le parole di Paola Gavia, che ha avuto il privilegio di conoscerlo e di essere fotografata da lui per una campagna mondiale
“Liberalizzazione”
per il piccolo commercio.
A chi e a cosa è servita?
Da quando è entrata in vigore la liberalizzazione del commercio a me sembra che siamo andati allo sbando, che la qualità dei prodotti sia modesta, che la professionalità dei commercianti sia sempre più scarsa.
Parlo, in particolare, delle conseguenze della liberalizzazione sul piccolo commercio: commercianti e imprenditori che si sono tolti la vita, chiusure continue di negozi, disoccupazione dovuta anche alle chiusure in continuo aumento, banchi dei mercati venduti in gran parte agli stranieri, negozi che si sono trasformati in magazzini.
I commercianti, a causa della vendita di materiale di scarsa qualità e a basso costo da parte di questi nuovi “commercianti”, sono stati costretti a scrivere forzatamente sulle loro vetrine, per tutto l’anno, “promozioni”, “fuori tutto”, “sbaracco”, “si liquida”, “sconti” e anche l’assurda scritta “saldi”, dopo tutto questo scontare.
Il peggio è che nessuno ha il coraggio di dire che questa liberalizzazione, che doveva essere la panacea per il commercio e per le casse dei comuni, si è rivelata un vero fallimento.
Questo commercio non serve più a nessuno, o almeno serve a pochi, a organizzazioni piu’ o meno sconosciute, molte straniere, che vogliono in qualche modo impossessarsi del nostro mercato nazionale e prenderne le redini.
Se continuiamo di questo passo, fra i commercianti che contiuneranno a chiudere, gli stranieri che continueranno a comprare negozi, la totale assenza di regolamentazione in merito alle aperture dei locali, la mancanza di regole per l’allestimento dei negozi (sempre più negozi-magazzino), la completa assenza delle più semplici regole di professionalità, le possibili 24 ore di apertura, avremo un commercio molto simile a quello dei Paesi meno sviluppati. Noi piccoli commercianti certamente non lo vogliamo.
Il commercio, per tornare a rifiorire, ha bisogno di regole, di quelle regole che molti anni fa facevano del commerciante una persona di media levatura sociale che poteva pagare senza sofferenza le tasse e farsi le ferie programmate, che seguiva i giusti orari, che faceva i corsi di aggiornamento, che sosteneva un serio esame davanti a una commissione per capire se aveva i requisiti per iniziare la propria attività (conoscenza della merce, conoscenza fiscale per la conduzione del negozio, conoscenza commerciale e bancaria).
Insomma, un commerciante che entrava a far parte di una grande famiglia e che doveva inserirsi in questo mondo con le opportune credenziali per avere la stessa professionalità dei colleghi.
E non mi fermo qui. Abbiamo bisogno di regole per l’apertura di negozi della stessa merceologia alle distanze giuste l’uno dall’altro, di ripristinare quella “buonauscita” per il commerciante che era il premio di anni di lavoro e che oggi è completamente annullata proprio dalla “liberalizzazione”, di regole per gli orari, di un giusto prezzo della merce, di un commercio che ci dia voglia di produrre, di assumere, di lavorare nella certezza della resa del nostro lavoro.
Solo così potrà esserci crescita.
Molti disoccupati in questi anni hanno provato a buttarsi nel commercio per trovare una soluzione alla mancanza di lavoro ma, proprio perché impreparati e allo sbando tra regole e regolamenti, hanno dovuto chiudere entro sei mesi o poco più le loro attività, aggiungendo danno al danno.
Mi auguro che qualcuno sappia porre termine a questa giungla commerciale.
L’associazionismo, comunque, in questo momento credo sia la soluzione piu’ opportuna per risolvere o cercare di risolvere, almeno a livello locale, questa stasi che ci sta soffocando.
Il CCN è sempre aperto a tutti e a tutte le proposte dei commercianti. Lunedi 29 settembre avremo dal sindaco e dal suo vice, nella nostra assemblea mensile di ogni ultimo lunedì del mese, alcune risposte alle nostre richieste di programma fatte circa due mesi fa, prima della pausa estiva.
Tutti i piccoli commercianti, soprattutto i non iscritti al CCN, sono invitati a intervenire alla riuniuone: lunedì 29 settembre, ore 21:15, stazione di San Giuliano Terme, per comprendere come vogliamo indirizzare con la nuova amministrazione le varie strategie di rilancio per il commercio e turismo nel nostro comune.
Insieme possiamo. Da soli è molto piu’ difficle!
Venanzio Fonte Presidente CCN di San Giuliano Terme