Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Martedì 25 Novembre, alle ore 21.00, nella Sala Consiliare del Comune di San Giuliano Terme, si terrà un incontro aperto alla popolazione, per parlare del risanamento e restauro del viale Boboli e più in generale, della situazione del verde urbano.
Il viale Boboli, a San Giuliano Terme, corre tra l’edificato storico del capoluogo ed il canale demaniale “Fosso dei Mulini” ed ormai è parte integrante del paesaggio urbano.
La documentazione fotografica storica, fa presumere l’impianto dell’alberatura a fine ottocento/inizio novecento e riveste, per la popolazione locale, significato storico culturale.
Negli ultimi anni, numerosi esemplari del viale, analogamente alla via del Brennero, sono stati colpiti da Ceratocystis fimbriata (cancro colorato). Gli interventi di risanamento effettuati nel 2010, non sono stati sufficienti a garantire la tutela degli esemplari residui, forse anche per la vicinanza di una importante fonte di infezione (viale del Brennero). Ci troviamo così oggi, a distanza di 4 anni dai primi rilevamenti di casi infetti da parte del Servizio Fitosanitario della Regione Toscana, nella necessità di procedere all’abbattimento di 60 esemplari (la maggior parte colpiti da cancro colorato ed una parte da abbattere in quanto contermini agli esemplari colpiti da cancro).
Alla data odierna, sono stati abbattuti 39 esemplari, a seguito dell’evento meteo del 19 settembre; l’Amministrazione comunale ha trovato i fondi necessari al completamento degli interventi di abbattimento (da eseguire possibilmente entro il corrente anno) e la messa a dimora di esemplari di platano resistenti al cancro, in sostituzione di quelli abbattuti, in modo da ricostituire i preesistenti filari.