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Una serata di storie, sapori e voci.

Abbiamo scelto un gustoso menù vegetariano e un filo rosso di racconti: Silvia Belli condurrà l’incontro, presentandoci alcuni autori MdS; Daniela Bertini darà voce a brani tratti dai loro libri.

Con il biglietto è incluso un libro MdS a scelta dal catalogo: lo scegliete voi, al tavolo.

Mi dicono di non guardare certe trasmissioni e infatti .....
E invece elezione confermata, spiace.
. . . . visto che ormai va a votare meno della metà .....
. . . della destra, esasperando i propri elettori, .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Il dolore intimo,
intenso, straziante,
che paralizza,
quello totalizzante che
lacera l'anima e il corpo,
lo spirito e la mente,
che smarrisce, .....
Nessun colpevole, per quel povero ragazzo che si e tolto la vita a causa del bullismo, chi sapeva ha taciuto e non vuole responsabilita; dico questo .....
Ente Parco
Pesca delle “cee”, tolleranza zero: da quest’anno saranno sequestrate anche le imbarcazioni

16/12/2014 - 15:36


Pesca delle “cee”, tolleranza zero: da quest’anno saranno sequestrate anche le imbarcazion

(Comunicato stampa del 16.12.2014)
Gli appassionati dovranno farsene una ragione: anche se da alcuni viene ancora considerata una tradizione, la pesca delle “cee”, ovvero degli avannotti di anguilla grandi come spaghetti, ha un impatto ambientale insostenibile e non può più essere tollerata.

Si tratta infatti di un’attività severamente vietata da leggi europee, nazionali e regionali e, se effettuata all’interno del Parco naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, costituisce addirittura reato penale.

Dopo che tra la fine del 2013 e i primi mesi del 2014, il servizio vigilanza dell’Ente Parco, su espresso indirizzo della Direzione, ha effettuato numerosi interventi comminando sanzioni elevatissime (si possono superare i 10.000 euro e per chi commette il reato possono esserci gravi conseguenze sulla fedina penale) quest’anno la campagna di repressione sarà ripetuta con ulteriore determinazione.
La protezione delle anguille è una priorità a livello europeo, perché questi animali che nascono nel Mar dei Sargassi arrivano nei nostri fiumi dopo ben tre anni di arduo viaggio e incontrano – sempre più rispetto al passato – enormi ostacoli per risalire fino ai torrenti dove trascorrono la loro vita fino al momento della riproduzione, quando tornano, appunto, nelle acque dell’oceano.

Oggi inquinamento, dighe e sbarramenti vari finiscono per decimare le anguille, spesso impedendone la risalita fino alle acque dolci, e non c’è quindi bisogno dei bracconieri che ne pescano chili e chili solo per soddisfare il palato di poche persone benestanti che hanno soldi da spendere in questo dannoso sfizio culinario, che arriva a spuntare prezzi che sfiorano i 300 euro al chilo.
Secondo la Lista rossa IUCN – che rappresenta il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il globo terrestre – l’anguilla è classificata come una specie “a rischio di estinzione” e il numero di esemplari è in continua diminuzione. Per salvare la specie, l’Unione Europea e le stesse regioni spendono ogni anno ingenti somme, per far crescere in sicurezza le “cee” fino a farle divenire – all’interno di appositi incubatoi, come quello gestito dalla Provincia di Pisa nella Tenuta di San Rossore, ben protetto dai bracconieri – giovani anguille di una decina di centimetri.
«Non è tollerabile – sostiene la Direzione del Parco – che qualche spregiudicato, pescando abusivamente migliaia di minuscole anguille e tra l’altro impedendo ai pescatori “regolari” di pescarle quando hanno raggiunto le dimensioni previste dalle leggi, vanifichi lo sforzo di tutte quelle istituzioni che investono soldi di tutti i cittadini. La missione del Parco è quella di permettere la fruizione sostenibile delle risorse naturali e la pesca delle “cee” nel suo perimetro è, al contrario, il simbolo dell’insostenibilità. 

Da quest’anno attiveremo ulteriori misure di dissuasione e di sanzione, compreso il sequestro di tutte le attrezzature utilizzate per compiere il reato, incluse le imbarcazioni. Insomma: i bracconieri sono avvertiti.»


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17/12/2014 - 19:08

AUTORE:
VECCHIANESE

Benissimo!

Poi voglio sperare che si passi anche a quelle persone che da altri comuni vengono a pescare le arselle a centinaia di chili al mese con la rete del 6, anziché del 10, come legge comanda!
Stiamo a vedè.

BUON NATALE A TUTTI