L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
Ieri, 31 dicembre, è finito il 2014. L'ultimo giorno dell'anno è quello dei consuntivi, di quello che abbiamo fatto di bene, di quello che non volevamo fare di male. Non si può sfuggire a questi due estremi ma si può immaginare un 2015 migliore, con un po' più di impegno, con una maggiore attenzione per il nostro prossimo, tenendo a mente che anche noi siamo il prossimo di qualcun' altro.
È una riflessione personale che ognuno di noi può fare e sperare che l'anno nuovo ci porti una buona salute e qualche buona novità: un lavoro sicuro, un amore, un figlio o un nipote, un buon amico, una vincita anche (ma senza esagerare). Il Giornale ci ha accompagnato tutto l'anno cercando di dare notizie e di mantenere sempre vivo il principio per cui è nato, quello di ricordare il passato, non dimenticare antiche tradizioni, rivangare la nostra storia recente che sembra sempre più lontana nelle menti globalizzate dei nostri giovani.
Qualche storiella, qualche vecchia foto, qualche racconto in alcune parti del giornale cercando sempre di mantenere vivo questo nostro passato, fatto di uomini, di lavoro, di fatica, di ingegno ma anche di grande solidarietà. Il giornale non ha scopo di lucro, i pochi proventi derivanti dalla scarsa pubblicità (una scelta ed una incapacità manageriale) vengono devoluti alla omonima Associazione che così bene ha fatto e sta facendo per prolungare, sul piano culturale, il nostro impegno.
Non possiamo che ringraziare i nostri lettori e chiedere scusa per tutti gli errori, le omissioni, le dimenticanze e qualche strafalcione che non possono essere evitati quando i redattori giocano a fare i giornalisti non essendovi preparati. Giornalisti dilettanti ci ha definito un lettore e forse siamo proprio così, ma ci impegniamo ugualmente, solo per il desiderio e la volontà di mantenere la premessa da cui siamo partiti: fare del giornale un bar virtuale dove ognuno possa fare sentire la propria voce. Alcune di queste voci a volte sono state un po' stonate e qualche volta ci hanno creato anche dei problemi.
Ci scusiamo se qualcosa di corretto non è passato e anche se è passato qualcosa che non doveva. Siamo dilettanti e possiamo commettere degli errori, ma sempre in buona fede e con l'intento di non danneggiare nessuno, compresi noi stessi, lo stesso giornale. I numeri degli accessi sono ottimi, si può dire che il giornale sia diventato un punto di riferimento non solo per Vecchiano ma anche per San Giuliano, a dimostrazione di quanto sia utile ed importante avere la possibilità di comunicare, di sapere, di informare, di avvertire, di discutere anche dei piccoli o grandi problemi locali.
Speriamo di continuare anche per l'anno prossimo a fornire questo che ci sembra oramai diventato un "servizio" pubblico, cercando da parte nostra di porre maggior attenzione agli interventi pervenuti e invitando tutti i lettori a partecipare, non solo inviando post e commenti, ma anche visitando quella parte del giornale non propriamente politica, che è poi quella a cui teniamo di più. Inviamo a tutti i nostri lettori i migliori auguri per un felice 2015!
La Redazione