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Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo  iconico nel cuore  di Lucca  in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale  chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario  di Puccini. 

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Ieri 19 Marzo ci ha lasciato un Vs. concittadino Renato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Il sole nutre
col suo splendore
il croco il bucaneve
la margherita. . .
Il cuore
cancella il dolore
se alimentato dall'amore
essenza della vita
Quando .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
San Giuliano Terme, Vecchiano, Camaiore, Lucca e Massarosa
Elettrodotto Terna: i Comuni interessati chiedono l'intervento diretto della Regione Toscana

21/1/2015 - 12:47

Elettrodotto Terna: i Comuni interessati chiedono l'intervento diretto della Regione Toscana
 
Vecchiano –  E' datata 19 gennaio la lettera che i Sindaci dei Comuni di San Giuliano Terme, Vecchiano, Camaiore, Lucca e Massarosa hanno inviato, in modo congiunto, al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, all'Assessore regionale all'Ambiente ed Energia Anna Rita Bramerini e all'Assessore regionale all'Urbanistica e Pianificazione del Territorio Anna Marson.
Il contenuto della missiva riguarda il progetto predisposto da Terna, il grande operatore di reti per la trasmissione dell'energia elettrica, il quale prevede la costruzione di una nuova linea che dovrebbe attraversare i cinque Comuni.
“Si tratta di una richiesta formale di intervento alla Regione Toscana – spiegano i primi cittadini di San Giuliano Terme, Sergio di Maio e di Vecchiano, Giancarlo Lunardi – per contrastare l'enorme impatto che questo progetto avrebbe sul nostro territorio e su quelli di Lucca, Massarosa e Camaiore.

Nel corso dei mesi di novembre e dicembre abbiamo avuto due incontri con gli uffici regionali per sottoporre tutte le nostre riserve e le nostre preoccupazioni nei confronti di un intervento che, se realizzato così come è sulla carta, andrebbe a modificare radicalmente l'aspetto delle nostre zone, con conseguenti ed irreversibili danni non solo al paesaggio, ma anche all'economia turistica locale. Se Terna andrà avanti per la propria strada, infatti, vedremo ergersi alti tralicci  entro le aree boscate e panoramiche delle nostre colline, che deturperanno non solo il paesaggio, ma danneggeranno inevitabilmente anche i castelli di grande pregio storico-architettonico che le popolano.

 
La posta in gioco, quindi, è davvero molto alta e, insieme al timore di veder compromessa un'economia turistica che trova la sua ragion d'essere proprio sul pregio paesaggistico e ambientale di questi luoghi, non possiamo nascondere anche tutte le nostre perplessità sugli effettivi rischi che l'elettrodotto potrebbe comportare per la salute. La lettera che, come rappresentanti dei Comuni direttamente interessati dall'intervento progettuale, abbiamo mandato alla Regione, desidera quindi evidenziare la palese incoerenza del progetto Terna con l'integrazione al Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) avvenuta con Delibera del Consiglio Regionale n. 58 del 02/07/2014 e che trova concreta applicazione nella L.R. n. 65 del 10/11/2014.

Sia il PIT che la legge regionale richiamano i principi di tutela e salvaguardia del patrimonio territoriale e prescrivono che gli interventi nelle aree identificate dal Codice dei Beni Culturali come di “notevole interesse pubblico” e/o “tutelate per legge” siano conformi alla disciplina dei beni paesaggistici.

Nel caso specifico del progetto presentato da Terna, riteniamo che ci siano tutti gli elementi per confermare l'inosservanza a queste norme e pertanto chiediamo alla Regione Toscana di “intervenire a favore della tutela del nostro paesaggio collinare” e di “rappresentare quanto sopra riportato al Ministero dell'Ambiente” per impedire che avvenga, in particolare, “l'irreparabile interruzione delle visuali panoramiche e l'irreversibile taglio del patrimonio boscato”. 



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