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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Coldiretti e Associazione Italiana Allevatori
Latte: Sparite mille stalle

5/2/2015 - 9:05

LATTE: SPARITE MILLE STALLE, MAXI MUNGITURA ESPRESSA IN DIFESA LATTE TRICOLORE


Allevatori della Provincia di Pisa domani, venerdì 6 febbraio, in Piazza della Repubblica a Firenze per chiedere latte con nome e cognome ed obbligo di origine nell’etichetta di latte e derivati.
 
Un latte con un nome e cognome per salvare quello che resta degli allevamenti pisani e rilanciare un settore vitale e strategico per l’economia agricola, labiodiversità ed il presidio del territorio. Stritolati tra le maglie sempre più strette della burocrazia e da costi di produzione che il prezzo del latte alla stalla riconosciuto dalle multinazionali non riesce a coprire, la stalla pisana sta vivendo, ormai da diversi anni, una fase di profonda sofferenza.

Spaventosi i numeri: quasi 1.000 aziende agricole con allevamento costrette ad abbandonare (-99%) in dieci anni (fonte Istat). 100 ogni anno. Una su due situata in aree montane e svantaggiate. Gli allevatori tornano in piazza per difendere il latte Made in Italy dalle importazioni e dalle multinazionali del latte.

In Piazza della Repubblica, domani, venerdì 6 febbraio, dalle ore 9.30, ci sarà anche una numerosa delegazione di allevatori e rappresentanti della Provincia di Pisa per partecipare, insieme a tanti altri allevatori toscani, alla giornata dedicata alla tutela delle stalle e del vero latte Made in Italy. “Un giorno da allevatore”, così si chiama l’iniziativa promossa da Coldiretti e Associazione Italiana Allevatori in programma nella centralissima piazza fiorentina dove sarà allestita una maxi-stalla popolata da bellissime mucche e turisti e residenti potranno partecipare a prove di mungitura “espressa”, dimostrazioni di caseificazione e degustazioni (info su www.pisa.coldiretti.it e pagina ufficiale Facebook).
 
A fare impressione, nell’anno dell’Expo 2015 ormai alle porte, è il fiume di latte importato dall’estero che supera del 360% il latte prodotto in loco dai nostri allevamenti: 230mila tonnellate le importazioni, 68.300 la produzione toscana. E’ il differenziale, tra prodotto ed importazioni, più alto in Italia. “Più latte importato significa provenienza dubbia quando non c’è l’obbligo di origine nell’etichetta del latte, dei formaggi e di tutti i derivati. – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Pisa – Vogliamo sapere cosa diventa questo latte e quale forma assumerà. Indicare l’origine nelle etichette di latte, anche Uht, dei formaggi e di tutti gli altri prodotti a base di latte deve essere obbligatorio. Vogliamo anche che venga chiamato formaggio solo che deriva dal latte e non da prodotti diversi”.
 
E’ al consumatore che l’iniziativa di Piazza della Repubblica si rivolge. “La politica delle multinazionali del latte spinge per una omologazione sostituendo il latte locale e territoriale con latte importato. – analizza Aniello Ascolese, Direttore Provinciale Coldiretti – tutto questo avvienenell’assoluta mancanza di trasparenza e completamente alle spalle deiconsumatori. Noi saremo in piazza per loro e per i nostri allevatori”. L’obiettivo della “giornata da allevatore” è, infatti, quello di far conoscere da vicino il difficile lavoro degli allevatori e gli effetti positivi per l’intera collettività perché con il finto Made in Italy l’Italia muore.
 
Per informazioni www.pisa.coldiretti.it Twitter @ColdirettiTosca 



Fonte: Andrea Berti Relazioni Esterne & Comunicazione
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