Caro Acido la ringrazio per l'interessamento promesso al fine di dotarmi di un adeguato insegnante di sostegno.. sarà mia cura appena formato di restituirLe la cortesia cercando di colmare le sue lacune a livello formativo, nel contempo se possibile aiutarla a affrontare le situazioni della vita in maniera un po' meno corrosiva e più costruttiva.

Visto le difficoltà che incontra nel comprendere mi informerò se è possibile ottenere un insegnante d'appoggio per aiutarLa.

In tutti i messaggi leggo macroscopiche difformità e opinioni autocostruite a veglia o in piazza insieme ai chiacchieroni di turno.
Allora tra tante "inesattezze" voglio aggiungere la mia ammesso che la Voce la ritenga interessante e degna di essere pubblicata.

Gli Usi Civici non hanno più senso, vanno liquidati i diritti e non se ne parli più.
In subordine li deve gestire chi ha la struttura per farlo e non i soliti volontari con professionalità a volte discutibile o inadeguata.
Veniamo alle puntualizzazioni.
O Acido ma lo sai che è cambiata la legge o sei rimasto ai tempi del Duce ? lo sai che il comitato non decide più nulla e conta l'Assemblea di tutti quelli come te che a maggioranza decide ?

Quando poi leggo che mentre il governo assicura che non penalizza la sanità pubblica è necessario potenziare le strutture basate sul volontariato tipo P.A. vado in confusione.
Se considero che la funzione sociale di competenza statale viene fatta a spese degli Usi Civici allibisco.

Leggo che la costruzione terminata ora ha bisogno di modifiche importanti e costose per accogliere la P.A. mi sorge spontaneo ma che ca..zo ci vogliono fare ?

Come mai andando sul sito del Comune trovo che il comitato ha indetto una gara per l'assegnazione ad un unico gestore dell'immobile e poi si parla di frazionarlo?

Come pigro a partecipare alle assemblee ma mi pare in buona compagnia almeno cerco gli atti ufficiali quindi per cortesia non scazzate su questi.

Bene! per evitare l'acidificazione oltre l'olio di vaselina si usa la bollitura che causa il vuoto spinto e...avanti; poi nei secoli a venire si vedrà!

"A me mi" non si scrive vero? non è corretto!
A me non sarebbe piaciuto che li proprio li dove il terzo comitato ASBUC è riuscito a dar vita a quell'immobile che tutti vediamo ma per ora non godiamo appieno della sua potenzialità.
...se ci fosse stato realizzato ad esempio...una piscina.
Una piscina sarebbe stata di difficile diversificazione/ricollocazione se non fosse stata utilizzata.
Se l'idea primitiva è stata in parte superata nel tempo e dal tempo diverso che viviamo rispetto a 20/30 anni or sono.
Di collaboratrici domestiche a quel tempo ne avevamo pochissime e lavoravano in famiglie agiate, poi ora basti vedere in giro per il paese e ci accorgiamo che niente è più come prima, e allora?
Anche le nostre case costruite negli anni /60/70 se erano automobili senza servosterzo o pantaloni a zampa d'elefante, era da tempo che erano rottamate, ma dato il valore, le adeguiamo.

Leggo che il Comitato ha dovuto mantener fede ad impegni più volte votati da cittadini migliarinesi aventi diritto di voto in assoluto e recepiti dai comitati precedenti ed allora?

Ad un assemblea a cui partecipai come migliarinese su invito del primo comitato ASBUC ci fù un intervento di una cittadina che si dichiarò non d'accordo con la maggioranza dei votanti e quindi come cittadina rivendicava il diritto di veto per la decisione non consona con le sue aspettative e fu così (forse per ripicca) che un'altro cittadino si espresse a priori contro tutto quello che la detta cittadina avrebbe proposto in alternativa e quindi la novella dello stento che dura tanto tempo a quel punto sembrava una tiritera più corta.

Di proposte alternative in questi anni ne abbiamo sentite diverse nelle assemblee migliarinesi.
C'era chi proponeva di lasciarli in banca quei soldi frutto di una convenzione vantaggiosa per il Comitato ASBC che poi riacquistò terreno pari al concesso nella zona industriale e "godere" dei frutti, ma anche li se i "frutti" eran del 18% come a quei tempi, l'inflazione si era mangiato il capitale ed ora che i frutti bancari sono sotto lo zero, si mangiavano gli erbi dei campi.

In conclusione io la metto cosi! (tanto una noce in un sacco non fa rumore) ed anche se la dicessi giusta e con il senno di poi non sarei poi tanto così solo, ma di fatto è ed è così! poi in seguito "vederemo" diceva Angiolino del Lelli e mi rincuora il fatto che non siamo di fronte ad un crollo devastante di un edificio fatto per la comunità che nessuno potrebbe più goderne ma davanti ad una prospettiva aperta alle migliori aspettative della nostra gente e chi a buonissime idee venga ascoltato e supportato spassionatamente come se si trattasse di un dono proprio alla comunità tutta.

...e che diamine!!! bubbolare- bubbolare e ri/bubbolare senza dir niente in alternativa fattibile, è insulso!
Buona via a chi ama.

Il post più articolato e meno polemico mi induce a rispondere in maniera più particolareggiata e garbata.
Ripeto che solo avendo seguito la vicenda più da vicino (ecco la necessità della presenza almeno alle assemblee) si può capire meglio la questione.
La destinazione dell'immobile come Centro Diurno fu decisa dall'Assemblea e il Comitato eletto si è trovato nella condizione di dover operare solo in quella direzione. Dopo il bando la cooperativa individuata come la migliore per la gestione aveva chiesto la totalità l'edificio per destinare, il piano superiore, a studi privati di tipo sanitario che, nonostante le rassicurazioni chieste, sarebbero stati in aperto conflitto con le attività della Pubblica Assistenza posta accanto. Poco male, la PA si sarebbe potuta dedicare con lo stesso impegno e la stessa professionalità alle altre attività che sta svolgendo con profitto, il trasporto sanitario, la protezione civile eccetera.
Ma tale decisione avrebbe comportato la totale estraneità dell’edificio per gli abitanti di Migliarino. Sarebbe stato un edificio privato, utilizzato a scopo di lucro, sia pure nel rispetto della legge, e i migliarinesi per accedervi avrebbero, come ha detto il sindaco Lunardi, suonare il campanello e chiedere il permesso.
Per questo molti cittadini e quasi tutte le associazioni hanno fatto pressione affinchè il piano superiore (quello inferiore è strutturalmente adatto solo ad una RSA) fosse occupato dalla Pubblica Assistenza. Il percorso non è stato facile e i problemi ma non sono stati pochi ma alla fine con un affitto moderato (ben al di sotto del prezzo di mercato) ed un contributo dell’Amministrazione Comunale (non all’ASBUC né alla P.A. ma solo come contributo ad una opera pubblica di grande utilità sociale per i cittadini) l’offerta e stata accettata. Per la PA naturalmente è una grossa sfida ma ci sono molti presupposti (compresi i futuri prossimi cambiamenti nella struttura della sanità pubblica) che fanno ritenere che l’operazione possa essere un successo.
Piano inferiore: sono ancora in corso trattative con la cooperativa iniziale che chiede garanzie per chiudere almeno in un pareggio che la ASL non sembra in grado di garantire per cui si stanno vagliando soluzioni alternative di cui non sono in grado al momento di riferire.
Questo è quello di cui sono a conoscenza, frequentando le assemblee e parlando con i membri del Consiglio.
Ripeto che non dovrei essere io a dare queste informazioni ma il Consiglio stesso, una critica che ho sempre fatto ma che per il momento non ha mai ottenuto risposta.

Se non essere presente all'assemblea è motivo per non poter esprimere una opinione,come Lei ha asserito,mi è sembrato un giudizio che esprime molto bene il suo senso di democrazia. Sulla Voce del Serchio (verificare) per ben due volte ho chiesto al Comitato di far conoscere a tutti i cittadini il motivo del fermo dello stabile fin dai primi mesi dell'anno. La mia critica , che poi è una constatazione dei fatti, non si riferiva alle persone che hanno formato il Comitato che certamente hanno dato il loro apporto, nemmeno retribuito, nell'interesse dei cittadini ma agli amministratori che impersonavano. Chi assume certe responsabilità di gestione così complesse e difficili deve essere cosciente delle proprie capacità soprattutto perché si spendono soldi altrui. Non mi sembra dai fatti che questa considerazione sia stata fatta. Buona volontà e tempo non sempre sono sufficienti. Lei poi scrive che hanno " subito "una decisione dell'assemblea sulla destinazione e questo da parte chi di deve amministrare non è buon segno. Sig. P.G. dica che non è vero che: Piano 1° possibile utilizzo e non certezza della Pubblica Assistenza che però deve adeguare i locali alle proprie esigenze con una spesa di decine di migliaia di euro che il Comitato poteva e doveva preventivare.Le sembra poi funzionale che si utilizzi il primo piano invece che del piano terra? Infine dica che non è vero che il piano terra ad oggi non ha trovato una soluzione di utilizzo. Le sembra tutto questo un buon atto di programmazione?

Solo chi, come te, non ha seguito tutto il percorso che ha portato la situazione al punto in cui siamo può emettere questo tipo di giudizio: ingiusto, ignorante, cattivo, specie nei confronti dei componenti del Comitato. Ho seguito personalmente tutte le vicende e come abitante di Migliarino non posso che essere riconoscente per tutto quello che questi volontari hanno fatto. Hanno subito la decisione dell'Assemblea che indicava questa come destinazione finale della struttura ed hanno operato con impegno, dedizione, tempo, fatica per portarla a termine nel migliore dei modi e nell'interesse dei cittadini di Migliarino.
La situazione è sempre stata molto complessa e solo chi ha seguito costantemente la vicenda è in grado di esprimere un giudizio che non sia solo una stroncatura, probabilmente solo per sentito dire e solo con lo scopo malevolo di essere sempre contro.
Contro di te parla già il tuo pseudonimo a cui va aggiunta la codardia di non avere avuto il coraggio di esprimere pubblicamente in assemblea la tua opinione.
L'unica critica che si può fare al Consiglio è quello di non avere sufficientemente reso pubblico il proprio lavoro, le tante difficoltà incontrate e superate, il costante e impegnativo lavoro di relazione con i vari enti, con le varie ditte, con tutti i problemi (tecnici e normativi) che una tale complessa struttura non poteva non comportare.
Per il resto esprimo a loro la mia più grande riconoscenza per il lavoro fatto e per la dedizione che vi hanno messo, certo che il loro obbiettivo è stato sempre quello di fare quanto di meglio era possibile per i migliarinesi che avevano dato loro fiducia.
Caro acido se poi inizi la tua critica con "per quello che ho saputo"........

Per quello che ho saputo questo centro è un fallimento e sperpero di danaro dei migliarinesi.L'utilizzo del piano terra non si sa e il piano primo forse gestito dalla Pubblica Assistenza che dovrà spendere decine di migliaia di euro per adeguarlo alle esigenze. Mi meraviglio che nella assemblea non siano state chieste le dimissioni del presidente e comitato.