Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
AMIANTO NELL'ACQUA POTABILE A SAN GIULIANO TERME ?
SOLTANTO ALLARMISMO FINE A SE STESSO....
Nelle ultime ore si è diffusa la notizia della presenza di fibre di amianto nella nostra rete idrica. Questa notizia ha creato un certo allarmismo, del tutto però infondato. L'acqua della rete idrica di San Giuliano Terme è perfettamente potabile.
L'Autorità Idrica Toscana, in collaborazione con la Regione e il sistema sanitario, nonché con i vari gestori del servizio idrico integrato, ha avviato da tempo un progetto di monitoraggio sul territorio toscano per valutare la presenza di fibre di amianto nell'acqua distribuita. I dati, così come tutte le informazioni sul progetto, sono consultabili su una apposita sezione del sito internet dell'Autorità Idrica Toscana.
Nel luglio di quest'anno, a seguito di alcuni lavori alla rete dell'acquedotto, un punto di monitoraggio a Arena Metato ha rilevato la presenza di fibre d'amianto nell'acqua. Questo dato è stato ripreso in questi giorni da un quotidiano on-line: quotidiano che si è però 'dimenticato' di precisare che la normativa italiana, così come le direttive europee, non prevede alcun limite sulla presenza di fibre di amianto nelle acque potabili. E non prevede un limite perché secondo gli studi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità non esiste alcuna prova che l'ingestione dell'amianto sia pericolosa per la salute.
Studi epidemiologici su popolazioni esposte a concentrazioni di fibre di amianto comprese tra 1 milione e 200 milioni per litro d'acqua potabile non hanno fornito evidenza del consumo di quest'acqua e l'insorgenza di tumori gastrointestinali. Secondo il Safe Drinking Water Committee della National Academy of Sciences il rischio tumorale associato alla presenza di amianto nelle acque potabili sarebbe nell'ordine di 1 tumore ogni 100.000 abitanti che abbiano ingerito per 70 anni di vita acque con 0,1-0,2 milioni di fibre/litro. L'unico riferimento a livello internazionale sono le indicazioni dell'Environmental Protection Agency, l'agenzia governativa ambientale statunitense, che fissa in 7 milioni di fibre di amianto per litro di acqua il quantitativo di rischio: un rischio peraltro indiretto perché legato alla possibilità che queste fibre vadano ad aumentare, tramite la normale evaporazione, il livello di fondo di quelle aereodisperse.
Come evidenziato nell'articolo liberamente scaricabile del sito dell'Autorità Idrica Toscana dedicato alla contaminazione da fibre di amianto nelle acque toscane, pubblicato negli atti del convegno sull'amianto dall'ambiente di lavoro a quello di vita, la presenza di amianto nella rete di distribuzione idrica è dovuta all'invecchiamento delle tubature in cemento amianto. Fino a quando queste tubature si mantengono integre non esiste peraltro alcun significativo rischio di cessione delle fibre di amianto: le nostre acque 'dure' formano peraltro uno strato protettivo di carbonato di calcio sulla superficie interna del tubo.
Ovviamente questo non significa che il problema delle fibre di amianto nelle acque potabili debba essere trascurato: un rischio esiguo, soprattutto se legato al consumo di un bene primario come l'acqua, sempre rischio resta. Non a caso, nonostante l'amianto non rientri tra i parametri da controllare secondo le vigenti Leggi, la nostra regione ha - come detto - avviato una azione di monitoraggio.
In base alle risultanze di questo monitoraggio vengono decise le azioni da intraprendere. Queste azioni, individuate in funzione delle diverse concentrazioni di fibre di amianto, prevedono, nel caso più favorevole, un controllo analitico ogni due anni e, nel caso più sfavorevole, la sostituzione della condotta.
In conclusione, ripeto, l'acqua della nostra rete idrica è perfettamente potabile: vi invito quindi a non diffondere inutili allarmismi.
Il sindaco Sergio Di Maio