none_o


L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . quanto ad essere informato, sicuramente lo sono .....
Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
. . . è che Macron vuole Lagarde a capo della commissione .....
"250 giorni dall’apertura del Giubileo 2025: le .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Parco di San Rossore
Nel Parco di San Rossore scoperta una nuova specie di fungo

13/1/2016 - 22:26

Nel Parco di San Rossore scoperta una nuova specie di fungo: è la “Schildia sancti-luxurii” e appartiene ad un genere mai studiato prima  

Una specie di fungo, denominata Schildia santi-luxurii in onore del Santo che dà il nome alla Tenuta di San Rossore – al cui interno è avvenuto il ritrovamento – è stata scoperta nel Parco naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli: lo affermano i due micologi pisani Paolo Franchi e Mauro Marchetti, esperti di funghi dell’area protetta e già autori di alcune pubblicazioni a tema, in particolare di un inventario che fa una rassegna, anche in chiave storica, di tutti i funghi presenti nelle varie tenute del Parco.
Il fungo è stato osservato per la prima volta da Franchi e Marchetti alla fine del 2013 ai margini del viale del Gombo ed è stato nuovamente prelevato un anno più tardi per essere studiato con maggiore attenzione; inizialmente i due esperti – appartenenti all’Associazione micologica “Bresadola”, che conta circa 13.000 soci – immaginavano che il fungo fosse un comune esemplare della famiglia dei “ramarioidi”, ma un’indagine più accurata ha rivelato una sostanziale differenza con funghi simili di aspetto. A seguito delle analisi genetiche che hanno messo a confronto i campioni organici del fungo e le informazioni presenti nel database internazionale GenBank, una banca dati americana che contiene milioni di sequenze di DNA, è stato accertato che la Schildia sancti-luxurii si differenzia notevolmente, proprio da un punto di vista genetico, da funghi di simile aspetto e già classificati; pertanto è stato creato un nuovo “genere” – che prende il nome di Edwin Schild, micologo ed uno dei più grandi studiosi mondiali della famiglia di funghi cui in un primo momento si pensava appunto appartenesse – al cui interno è stata inserita la nuova specie.
La Schildia sancti-luxurii è stata osservata nella Tenuta di San Rossore anche durante la stagione autunnale 2015, a conferma di una sua presenza piuttosto stabile nelle radure del Parco: nella loro pubblicazione gli autori ricordano la grande ricchezza, in termini di biodiversità, della nostra regione e in particolare del Parco naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli sono state censite nel corso degli anni oltre 1400 specie di fungo.
“La scoperta di una specie, e ancor più quella di un genere di fungo, mai prima d’ora conosciuti al mondo – commentano dalla Presidenza e dalla Direzione del Parco – è un evento di estrema importanza a livello internazionale, che testimonia ancora una volta l’importanza dell’azione di protezione del nostro territorio che, anche se così vicino a zone fortemente antropizzate, rappresenta un’eccellenza nazionale meritevole di adeguata e sempre maggiore considerazione da parte delle istituzioni e della cittadinanza.”
La raccolta di funghi nell’area protetta, e in particolare nella Tenuta di San Rossore, è regolamentata proprio per consentire un adeguato equilibrio tra prelievo e ricerca, così com’è necessariamente regolamentata la fruizione di varie zone dell’area protetta. Per la fine di febbraio l’Ente Parco organizzerà una giornata di illustrazione della scoperta e di approfondimento sul tema dei funghi nel Parco.
 
In allegato due immagini del fungo.





+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

19/2/2016 - 18:23

AUTORE:
romana

a me sembra di aver visto questo fungo nella zona della Presila Catanzarese, ma non l'ho raccolto perché mi dicevano che era tossico

19/1/2016 - 15:59

AUTORE:
uno

andrea gennai ti ringrazio per il chiarimento comunque il fungo e chiamato ditola e giuro che nel lontano 1989 lo vidi ma non lo raccogliemmo se dai una occhiata su Google lo vedrai alla categoria funghi con la dicitura ,,ditola,, saluti da uno

16/1/2016 - 0:05

AUTORE:
Andrea Gennai

Rispondo sulla commestibilità: il fungo, che sarà simile a quello di cui parla Uno ma come detto è invece una nuova specie, è segnalato come di sapore amaro quindi NON è tra quelli commestibili.

15/1/2016 - 17:49

AUTORE:
uno

non vorrei commettere un errore ma circa 25 anni fa ero con un fungaiolo molto avanti con l eta nella tenuta e trovammo un fungo simile a quello della foto lui mi disse che si chiamava ditola e che era commestibile

14/1/2016 - 14:04

AUTORE:
Filippo

Questo strano fungo sarà commestibile?