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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
COMUNICATO
Per governare il Parco occorre superare vecchie mentalità e abbracciare visioni ambiziose

11/2/2016 - 16:32

Il Parco Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli sta vivendo momenti delicati. Non è ancora uscito dal grave dissesto economico che due anni fa l’ha portato al commissariamento e in queste settimane si rinnovano il Consiglio e il Presidente; a fine anno anche il Direttore.


Contemporaneamente la Regione, guidata da un PD sempre più renziano e neoliberista, assesta fendenti all’area protetta minando la tutela di ecosistemi preziosi e unici. Questo anche perché, a fronte di una crisi economica che mette ferocemente in luce i limiti del nostro sistema di sviluppo, in tanti pensano ai parchi solo come ad un ostacolo alla libera attività economica o come a belle zone da sfruttare per gli scopi più diversi: dalla costruzione di residenze esclusive alla realizzazione di grandi eventi.


In linea con questa ideologia sviluppista ormai drammaticamente fallimentare, il consigliere regionale PD Antonio Mazzeo si sgola per dire che il Parco non deve costituire un limite e si affanna a omaggiare gli attori economici che chiedono di ridimensionare i confini del parco o di snaturarne i luoghi (per esempio, la riapertura delle strade bianche). Estremizza così la linea già adottata da Regione Toscana, secondo cui le aree protette debbono diventare economicamente autosufficienti: in base a questa visione San Rossore è già stato trasformato in accampamento per gli scout, fondale per passeggiate di sceicchi e ora potenziale scenario per il G7. Difficile sorprendersi quindi della pur incredibile candidatura alla presidenza di Giuseppe Barsotti, imprenditore edile e rappresentante di interessi industriali: un lupo a guardia del gregge!


Mazzeo e il PD mostrano di essere imperdonabilmente ignari del significato e della storia del Parco, nato dallo sforzo di intellettuali di grande prestigio come Antonio Cederna e da un’appassionata e ampia sollevazione di popolo che hanno sottratto questo magnifico lembo di ambiente mediterraneo alla speculazione edilizia. Con la creazione di quest’area protetta è stata scritta una delle pagine più belle della protezione della natura in Italia: una pagina che l’incuria, l’ignoranza e soprattutto gli appetiti economici e politici vogliono evidentemente cancellare.


Il futuro del Parco è scritto invece nelle sue funzioni statutarie, tanto più importanti in un’area di altissimo pregio naturalistico al centro di un territorio fortemente urbanizzato. Oggi vanno affrontate sfide di conservazione difficili e ambiziose (il controllo degli ungulati, l’erosione costiera, ecc.), ma è anche il tempo di raccoglierne di nuove e avvincenti, come la valorizzazione di una nuova agricoltura compatibile con l’ambiente e lo sviluppo di una economia locale realmente sostenibile, in tutte le sue manifestazioni, turismo compreso. Per vincere queste sfide è necessaria un’ottica completamente diversa da quella di uno sfruttamento scriteriato e incontrollato delle risorse. Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli è un’area protetta che può dare tantissimo al territorio, sul piano economico, sociale e ambientale, ma serve una mentalità aperta e coraggiosa, non tornare indietro di sessant’anni!


Invece di mortificare continuamente i parchi con tagli economici e lottizzazione delle cariche, la Regione Toscana deve impegnarsi in un forte investimento in idee e risorse, a partire dalla redazione di un nuovo Piano del Parco. Occorre progettare liberi dal condizionamento di interessi spiccioli e immediati, trovare persone autorevoli, con elevati profili di competenza, appassionate e capaci di visioni ambiziose e di lungo periodo, in grado di coinvolgere tutte le forze positive dei territori. È con questo spirito che vanno valutati i candidati alla presidenza, non col miserabile e pericoloso bilancino della rappresentanza dei meno nobili tra gli interessi locali.
 
Rifondazione Comunista Pisa
Rifondazione Comunista Vecchiano
Rifondazione Comunista Versilia
L’Altra San Giuliano
Una città in comune

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12/2/2016 - 11:46

AUTORE:
ALESSANDRO

Condivido pienamente questo comunicato.Non c'è ideologia ma conoscenza dei problemi e dei rischi che il nostro parco sta correndo. L'unica cosa che traspare in maniera evidente è solo il BUONSENSO.
Alessandro Spinelli

12/2/2016 - 8:10

AUTORE:
Bruno Baglini, direttivo PD Vecchiano

Intanto un po di storia di questo mandato del Presidente Manfredi, poi si ragiona!


http://www.lavocedelserchio.it/vediarticolo.php?id=19728&page=0&t_a=la-route-nazionale-agesci-nel-parco-a-san-rossore-una-sfida-vinta-da-tutti-i-punti-di-vista

http://www.lavocedelserchio.it/vediarticolo.php?id=14869&page=0&t_a=documento-del-partito-democratico-unione-comunale-di-vecchiano

http://www.lavocedelserchio.it/vediarticolo.php?id=15150&page=0&t_a=risposta-del-presidente-del-parco-fabrizio-manfredi-all-intervento-di-paolo-tognocchi

...il Consigliere PD Paolo Tognocchi sconfitto da tutto e da tutti, da noi PD con il Presidente Manfredi in testa. (tentò il colpaccio con "Terre Toscane" e cioè smembrare il Parco, portando la parte più redditizia in quel calderone maremmano di terre di Toscana che era in forte deficit.

...la riva destra di Bocca di Serchio occupata abusivamente da tanti "compagni" con quelle baraccacce è costata "agguati&minacce" a noi Comitato Parco di Migliarino con relativi tagli di 5 gomme, affondamento di barche e canoe; ma questo per chi non ha subito danni, offese alla persona non conta vero?
Poi il "giovane Mazzeo" è solito tornare a casa con le pive nel sacco quando crede dindà a chiappà Buti come quando voleva mettere i comuni di Vecchiano, San Giuliano, Buti, Calci e forse anche Cascina "accorpati" a Pisa ed ora mi par che il "suo" imprenditore non sia ad un passo da sostituire Manfredi o da saltare avanti a Maffei Cardellini, quindi mai dire gatto se...

...poi l'Agesci non ha sciagattato niente, lo Sceicco nemmeno ed il G7 eventuale pure.
Peggio dei "livornesi" del 25 aprile&1 maggio che caano tutto sui prati della Sterpaia non faranno di sicuro.

Poi ancora, i tre miliardi dei nostri soldi che la Regione dava al Parco fino a qualche anno addietro, ora nisba e quindi bisognerà vende du' pinoli, mucco pisano& per mantenere in piedi la "baracca" senza sciagattà niente o no!

nb, il detto delle massaie contadine a fronte di un uovo acquito era: dev'esse stato covato liggero e cioè sotto l'ala.

11/2/2016 - 18:55

AUTORE:
P.G_

A parte alcune considerazioni politiche che non condivido, e altre che condivido solo in parte, mi associo alla richiesta di una reiterata tutela di un bene comune, costato la lotta e i sacrifici di tanti cittadini, illustri e comuni, come il Parco di MSRM.
Non capisco, oltre che non condividere a priori, la scelta di un imprenditore edile come futuro possibile presidente del Parco. Non ne conosco le motivazioni nè conosco la persona per cui ammetto che il mio sia un giudizio approssimativo, diciamo chiaramente un pregiudizio, ma quello che mi spaventa è la sua professione, quel termine imprenditore edile che mi fa venire in mente "case su case, catrame e cemento" e non mi evoca immagini di tutela della natura, di piante e animali come dovrebbe fare il presidente di un Parco.
Se i Parchi devono in qualche modo essere gestiti, amministrati in maniera intelligente per cercare risorse ben venga una mente imprenditoriale, ma una mente imprenditoriale che abbia, come primo e fondamentale requisito, l'amore per la natura e per l'ambiente.
Una, assoluta, conditio sine qua non.