Il mese scorso è stato presentato un nuovo libro pubblicato dall'Editore MdS, "Il coraggio tra i fiori di ortica", un'opera intensa e profonda cheracconta l'infanzia non solo nella sua dimensione più luminosa, ma anche nelle sue ombre, fatta di giochi e risate, ma anche nelle sue ombre, tra segreti, paure, abusi e battaglie quotidiane che i più piccoli affrontano con straordinaria forza.
Un libro che ci ha subito colpito e per il quale si preannunciava un sicuro interessamento e successo a livello nazionale.
Antonio Tabucchi manca a molti e per questo molti ne parlano volentieri. Ne rendiamo conto il 24 settembre, giorno del suo compleanno.
A maggio si è tenuto un convegno internazionale all’Università di Bruxelles - Istituto Italiano di Cultura su Tabucchi postumo. Da 'Per Isabel' all'Archivio Tabucchi della Bibliothèque Nationale de France. Sono intervenuti, tra gli altri, Giulio Ferroni, Anna Dolfi, Remo Ceserani, Clelia Bettini e Bernard Comment. Gli atti del convegno usciranno a febbraio 2017. Di sicuro interesse il contributo di Maria José De Lancastre, che ha come tema Gli archivi di Antonio Tabucchi, una comunicazione sulle cose materiali, le carte, i quaderni su cui la sua mano ha scritto parole e ne ha cancellate altre.
C’è poi il film dedicato a Antonio Tabucchi, Rua Da Saudade 22, un appassionato documentario a cura di Diego Perucci, Samuele Mancini e Matteo Garzi, che affianca alle interviste ad amici, colleghi e compagni di una vita, un viaggio attraverso i tanti luoghi in cui Tabucchi è passato: Vecchiano, il suo paese; Parigi, dove ha trascorso gli anni giovanili, dove tornava sempre volentieri e dove la Bibliothèque nationale de France custodisce il "Fondo Tabucchi"; Lisbona, città dove è sepolto al Cemitério dos Prazeres accanto al suo Pessoa.
In questi giorni è uscito un libro firmato da Maria Cristina Mannocchi, un insegnante del Liceo Pasteur di Roma, titolo: La trama dell’invisibile. Sottotitolo: Sulle tracce di Antonio Tabucchi, Edizioni Ensemble. Momento molto bello di questo libro è l’incontro di Antonio Tabucchi con gli studenti durante un viaggio di istruzione a Lisbona. Merita di leggerlo e, per saperne di più, di partecipare all’incontro con Mannocchi venerdì 11 novembre alle 19 al Pisa Book Festival.
Ora che ho scritto brevemente su cosa c’è in giro su Tabucchi, vorrei ricordare che sono vent’anni dalla pubblicazione di Un calendario. Campane del mio Villaggio. Prose e acquarelli di Antonio Tabucchi e Davide Benati (1996). L’opera, donata dagli autori al Comune di Vecchiano, attualmente è esposta al primo piano dell’edificio; non è un testo destinato a un pubblico di studiosi, ma è rivolto a tutti quelli che vanno in Comune e hanno voglia di perdere un po’ del loro tempo per (ri)leggere queste brevi prose e guardare gli acquarelli. Antonio Tabucchi ne sarebbe contento.