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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Pisa, 17 marzo
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Comune di Vecchiano
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Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
. . . è che Macron vuole Lagarde a capo della commissione .....
"250 giorni dall’apertura del Giubileo 2025: le .....
. . . se è favorevole anche Feltri allora sto zitto. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
di Giuseppe Turani
Primo: cacciare Renzi. Secondo: e chi diavolo lo sa?

15/10/2016 - 8:16

GLI SCATENATI BASE JUMPER DELLA POLITICA
Primo: cacciare Renzi. Secondo: e chi diavolo lo sa?
di GIUSEPPE TURANI | 12/10/2016


Come falchetti da preda hanno volato intorno al referendum per un mesetto buono, annoiandoci con la complessità dell’articolo 70, la poca rappresentatività del nuovo senato, la dittatura incombente. Ma ormai, e finalmente, le carte stanno finendo sul tavolo: quello che si vuole è la testa di Renzi. Si punta a farlo perdere per poterlo spedire a casa. Dal governo, ma ancora di più dal partito (è lì che c’è la vera polpa).
Devo dire che si tratta di un’iniziativa legittima. Chi in politica viene buttato giù da cavallo poi ha anche il diritto di cercare di tornare in sella. E, probabilmente, ha anche il diritto di usare qualche colpo sleale.
Però c’è modo e modo. Perché riempire pagine e pagine di giornale, ore di dibattiti televisivi su incomprensibili dettagli giuridici (di solito affidati a pasticcioni), quando la questione era così semplice e riassumibile con una sola parola: Renzi?
Ma, si dirà, questa è la prima occasione che si è presentata, e quindi perché non approfittarne?
E non escludo nemmeno che chi ragiona così possa aver ragione. Ma rimangono comunque delle perplessità molto serie.
1- Se battere Renzi al referendum è la prima parte del piano, diciamo la A, sarebbe carino conoscere la seconda, cioè la B.
2- Si punta su un governo di tutti, una specie di figlio del NO, da Brunetta a Casa Pound, passando per D’Alema e la Camusso? Ma per fare che cosa? Una frittata? Una torta margherita?
3- Ma forse non ho capito niente e questa è soltanto una gara nazionale di base jumper: si salta tutti nel vuoto e si sta a vedere chi si salva. Insomma, una nuova tecnica di selezione della classe dirigente.
4- Potrebbe anche essere altro. Renzi visto come un maestro severo, lo si  caccia via e poi si potrà finalmente tornare a bigiare a scuola, forse anche a farsi qualche canna di nascosto, nel cesso. Insomma, oggi non si gioca perché gioca solo lui. Quindi, mandiamolo a casa e poi vediamo. Persino gli asini che hanno organizzato la Brexit avevano più il senso della politica e della strategia. Qui, mi sembra, siamo al punto zero di tutto.
5- Con qualche differenza. La componente “di destra” (diciamo così) del fronte del No, ha qualche idea (uscita dall’euro, ad esempio, cacciata degli immigrati, diffusione delle armi, la finanza pubblica che paga la difesa di chi ammazza un povero ladro, ecc.). La componente di sinistra, invece, niente. Vuole solo liberarsi del suo segretario. Di nuovo: per fare cosa? Con quale maggioranza?
6- E’ solo un dettaglio, forse, ma devo ricordare che in Italia c’è stato solo un leader che ha battuto la destra, non una ma due volte, e cioè Romano Prodi (non D’Alema, che non ha mai vinto un’elezione in vita sua, mai). Ebbene, tutte e due le volte è stato il suo stesso schieramento a liquidarlo. Dal che si ricava un insegnamento di discreta importanza: è più  facile far cadere uno dei tuoi che battere gli avversari. Un po’ come picchiare la propria moglie, facile.
Oggi si sta ripetendo lo stesso copione. Persino nei particolari. Anche con Prodi non sapevano che cosa fare dopo (e infatti è arrivata la destra). Ma la cosa importante era quella di liberarsi dell’alieno, del mite professore tanto buono, ma mica dei nostri. Renzi non è così mite, ma è un alieno anche lui. Fa delle cose, vede gente, vuole addirittura fare dell’Italia un paese moderno.
Già, e noi poveri vecchi tromboni che cosa facciamo poi?
Abbiamo appena imparato a usare l’iPad.
 

Fonte: U&B (Uomini&Business) direttore Giuseppe Turani
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19/10/2016 - 10:59

AUTORE:
Osservatore 3

Il più grave errore, a mio giudizio, è quello di non voler cambiare mai per paura di perdere qualcosa.
Non mi si venga a dire in nome del Popolo Italiano, ognuno pensa solo a se stesso o al massimo della correttezza al proprio partito di riferimento. O, peggio, per antipatia personale verso l'attuale premier senza il disturbo e la fatica di dover esprimere un giudizio personale, ma accodandosi in maniera acritica alle decisioni di qualche sigla o partito più vicino.

Il dopo Renzi. Ora è da Obama. Non sarà un granchè come statura di uomo politico ma rappresenta l'Italia: chi potrebbe, nel panorama politico nazionale, rappresentarla meglio?
Brunetta? Salvini, La Meloni, Di Maio forse, o direttamente Grillo?
Ma mi faccia il piacere....

18/10/2016 - 23:32

AUTORE:
La jena

... davvero si pensa che la riforma della Costituzione sia il problema principale per il popolo italiano ? Anch'io sono per il fare , si può anche sbagliare , finché si rimane in ambito personale , ma quando si tratta di incidere sulla vita di tutti allora non ti puoi permettere di fare errori . E qui di errori ce n'è eh ?
Ci saranno alternative ad un nuovo condono fiscale , visto che si parla di un eventuale dopo..

18/10/2016 - 18:24

AUTORE:
gio'

Non c'è alcun dubbio che l'uomo sia un pasticcione, non è un segreto che non abbia la levatura di un Cavour, neanche il carisma di Togliatti, o la lucida capacita di sintesi di Andreotti, e che l'azione dell'esecutivo sia discontinua, a volte incoerente, oppure pasticciata.

Sono molti i provvedimenti che prestano il fianco alle critiche, numerose le insufficienze, criticabili anche certi atteggiamenti e una certa arroganza....

ma è l'unico che si muove e tenta di fare qualcosa, l'unico che prova a trovare un bandolo che gli altri ormai hanno dato per disperso, l'unico che propone soluzioni, che si adopera e incoraggia un sentimento positivo di appartenenza, cercando di restaurare un minimo di fiducia nelle sorti del paese....

Se volgo lo sguardo, vedo un grande agitarsi inconcludente, l'intenzione di impedire qualsiasi iniziativa.... il timore che il nostro riesca dove altri hanno fallito, l'immobilismo di chi rinuncia a fare per paura o timore di inquinamenti vari......

Sono convinto che sia meglio fare, magari sbagliando e affinando in seguito le iniziative, che restare a piangersi addosso, mentre la casa crolla......

.....e che per sostituirlo si abbia almeno la decenza di chiarire strategie, indicare soluzioni, avere idee migliori........

16/10/2016 - 0:01

AUTORE:
La jena

...che fai le aggiunte , ne faccio una anch' io . La Madia primo ministro ? Quale , quella che ha fatto la riforma dei dirigenti pubblici e s' è beccata due "nisba "di fila , prima dal Tar del Lazio e poi dal Consiglio di Stato per mancata copertura del provvedimento ? Lascia perde...
Una " pregunta " , osservatore One , ma le previsioni chi te le fa , Paolo Fox o il mago Otelma ?

15/10/2016 - 19:32

AUTORE:
La jena

... osservatore One , Renzi non deve dimettersi se vince il NO , deve governare fino al 2018 e poi battere la ghigna alle nuove elezioni...

15/10/2016 - 18:18

AUTORE:
Osservatore 1

Renzi ha avuto come maestro tal Giulio Andreotti (quello dei due forni) che quando uno era chiuso per turno, ferie, malattia o fallimento: Lui il pane a casa lo portava sempre.
Quindi per ricapitolare:
D'Attorre&Civati vanno via, D'Alema vota no, Bersani vota forse e Lui va da GAL e piglia una dozzina di voti mancanti e l'omo vive.
Aver avuto per maestro "Locchetto" come D'Alema&Bersani e non Giulio fa la differenza.
Dice Bersani: riprendendo i nostri voti del PCI (come nelle europee) che erano andati alla Lega, a FI ed ai 5s ora il PD scivola a destra (?).
In ultimo poi succede che chi vota no per far dimettere il governo Renzi- Alfano si ritroverà con un governo simile fino al 2018? e avrà perso una buona occasione come sostiene Marina Berlusconi ed il Fedele Confalonieri.
...poi nel 2018, la Madìa o la Boschi possono fare anche a meno di Renzi Matteo - Primo Ministro; lo faranno una di loro al sicuro e così Lui, si dedicherà a tempo pieno a fare il segretario del più grande partito europeo e...aspetterà di diventare maggiorenne (50 anni per fare il Presidente della Repubblica Italiana) e...e ll'omo vive!

15/10/2016 - 14:43

AUTORE:
La jena

... tanto chiaro , è l' opinione Turani non il vangelo . L' unico che vuol mandare a casa Renzi , se vince il no , è lui stesso...

15/10/2016 - 9:04

AUTORE:
Osservatore 3

Non si può essere più chiari. Ma purtroppo con l'acqua sporca (Renzi) si butta via anche il bambino, l'occasione di cambiare qualcosa.