Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.
Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"
Da diverso tempo era atteso il risultato dello studio dell'Università Bocconi di Milano sulla sostenibilità economica-culturale del recupero della Rocca di Ripafratta, commissionato dalla Fondazione Pisa, responsabile del finanziamento per l'intervento.
Pochi giorni fa c'è stata la presentazione dello studio, con la partecipazione del Comune di San Giuliano e dell'Associazione "Salviamo la Rocca", in prima linea nel promuovere un recupero da tanti anni previsto ma ancora non realizzato.
Secondo l'Associazione, lo studio della Bocconi mette in luce la potenzialità del recupero della Rocca, con anche alcune importanti criticità legate alla gestione del post-recupero.
In pratica, e non poteva essere altrimenti, lo studio mette in rilievo quanto sia importante definire fin da ora il "dopo", in modo da avere una gestione economicamente e socialmente sostenibile che sia in grado di assicurare un forte sviluppo per il territorio.
L'Associazione definisce lo studio come " un contributo utilissimo, una base di partenza su cui costruire e per questo un incentivo a proseguire nel percorso che stiamo costruendo da anni insieme con i cittadini e le istituzioni".
Sono tante le occasioni in cui sentiamo ripetere quanto sia importante valorizzare le risorse e i beni storici e culturali che il nostro territorio offre, ma ancora si vedono tanti interventi parziali, senza obiettivi ben definiti, non in grado di sviluppare una forte capacità di promozione per il comprensorio del Monte Pisano e del Serchio che risulti veramente attraente per il flusso turistico, certamente molto rilevante, tra Pisa e Lucca.
San Giuliano si sta impegnando a diffondere la conoscenza del nostro Monte, ma il progetto per la Rocca potrà rappresentare il catalizzatore e lo stimolo per un impegno comune e sinergico di Amministrazione, Associazioni e Cittadini.
Solo così il futuro della Rocca potrà essere sostenibile economicamente e qualificante per tutto il territorio.
Un lavoro non facile, che però sta già avviandosi e prendendo forma attraverso un coinvolgimento più ampio.
Il 20 ottobre si terrà presso il Centro Civico di Ripafratta la prima assemblea per il nuovo futuro, cercando di delineare un percorso per realizzare nei prossimi mesi un piano di gestione che indichi le potenzialità post recupero.
In questo ambito, anche la consueta e molto partecipata Festa della Rocca cambierà volto e dimensione, divenendo un'occasione per valorizzare il Monte Pisano, La Rocca, il Serchio.