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Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.

Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"

. . . lo sai che lo diceva anche la mia. Però al .....
Bimbo lasciala sta la geografia, studia l'agiografia. .....
. . . niente, mi sa che bisogna riformare l' ISTAT. .....
. . . ci sono più i premi di una volta.
Quest'anno .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Libero caro
mio dolce tesoro
più ti guardo, ti "esploro"
più sembri un capolavoro
Un'inesauribile fonte
di emozioni
una sorgente
un erogatore .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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La Rocca di Ripafratta,
un futuro sostenibile per un bene storico
di Sandro Petri

16/10/2016 - 16:57


Da diverso tempo era atteso il risultato dello studio dell'Università Bocconi di Milano sulla sostenibilità economica-culturale del recupero della Rocca di Ripafratta, commissionato dalla Fondazione Pisa, responsabile del finanziamento per l'intervento.


Pochi giorni fa c'è stata la presentazione dello studio, con la partecipazione del Comune di San Giuliano e dell'Associazione  "Salviamo la Rocca", in prima linea nel promuovere un recupero da tanti anni previsto ma ancora non realizzato.


Secondo l'Associazione, lo studio della Bocconi mette in luce la potenzialità del recupero della Rocca, con anche alcune importanti criticità legate alla gestione del post-recupero.
In pratica, e non poteva essere altrimenti, lo studio mette in rilievo quanto sia importante definire fin da ora il "dopo", in modo da avere una gestione economicamente e socialmente sostenibile che sia in grado di assicurare un forte sviluppo per il territorio.


L'Associazione definisce lo studio come " un contributo utilissimo, una base di partenza su cui costruire e per questo un incentivo a proseguire nel percorso che stiamo costruendo da anni insieme con i cittadini e le istituzioni".


Sono tante le occasioni in cui sentiamo ripetere quanto sia importante valorizzare le risorse e i beni storici e culturali che il nostro territorio offre, ma ancora si vedono tanti interventi parziali, senza obiettivi ben definiti, non in grado di sviluppare una forte capacità di promozione per il comprensorio del Monte Pisano e del Serchio che risulti veramente attraente per il flusso turistico, certamente molto rilevante, tra Pisa e Lucca.


San Giuliano si sta impegnando a diffondere la conoscenza del nostro Monte, ma il progetto per la Rocca potrà rappresentare il catalizzatore e lo stimolo per un impegno comune e sinergico di Amministrazione, Associazioni e Cittadini.
Solo così il futuro della Rocca potrà essere sostenibile economicamente e qualificante per tutto il territorio.


Un lavoro non facile, che però sta già avviandosi e prendendo forma attraverso un coinvolgimento più ampio.


Il 20 ottobre si terrà presso il Centro Civico di Ripafratta la prima assemblea per il nuovo futuro, cercando di delineare un percorso per realizzare nei prossimi mesi un piano di gestione che indichi le potenzialità post recupero.
In questo ambito, anche la consueta e molto partecipata Festa della Rocca cambierà volto e dimensione, divenendo un'occasione per valorizzare il Monte Pisano, La Rocca, il Serchio. 









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Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
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18/10/2016 - 15:57

AUTORE:
Gio'

Viviamo all'ombra della mole della Rocca, della sua e della nostra storia, ricchissima e variegata, di un reperto e un monumento, una porta verso il nostro passato, ed insieme un monito ed un incoraggiamento per il futuro....

Costruita attorno alla torre feudale , a guardia del confine tra le repubbliche comunali di Pisa e di Lucca, per controllare i commerci fluviali e controllare la riscossione dei dazi comunali, fu teatro della battaglia della prima guerra comunale in Italia, quando i ghibellini pisani la strapparono ai guelfi lucchesi, passando di mano più volte , in conseguenza degli esiti dei conflitti successivi....

Per 500 anni è stata contesa, ha protetto e garantito lo status quo, costituendo il fulcro di un complesso sistema di segnalamento e difesa, sviluppato su entrambe le rive del fiume con torri e castelli, in comunicazione visiva tra loro, contrapposto ad un analogo sistema degli avversari, imperniato sul castello di Nozzano, le fortezze del Cotone, e altri baluardi, posizionati strategicamente sulle colline circostanti.....

Teatro di scontri e battaglie, tra le città confinanti, poi tra fiorentini e lucchesi, fino alle recenti vicende della seconda guerra mondiale, quando gli americani si contrapponevano ai tedeschi , a loro volta piazzati sulle colline di Filettole,.

Con la sua presenza ha determinato la creazione del borgo fortificato di Ripafratta, protetto da cinta muraria e torri sia a nord che a sud, e fu rimaneggiata, potenziata e aggiornata costantemente, anche con il contributo delVasari, e pare di Leonardo, quando furono introdotte le artiglierie, che la resero vulnerabile ed obsoleta solo nel XVII secolo....

una fortezza del genere, in qualsiasi altro paese sarebbe stata restaurata e resa accessibile al pubblico, quale testimonianza storica di eccezionale importanza e vanto locale, eredita' identitaria, richiamo e riferimento anche turistico e fulcro di iniziative e attenzioni di interessi culturali e peculiari idiosincrasie locali, nazionali e caratteri tipici fondanti dell'identità popolare.....

Un tesoro ed una ricchezza da tutelare e preservare per i posteri-----