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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
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"250 giorni dall’apertura del Giubileo 2025: le .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
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La visita della piazza, val più di un trattato…..
di Robinson

9/4/2017 - 17:19

 
Piazza Garibaldi a Vecchiano, con l’annessa appendice dello spazio per il mercato, è il fulcro della vita sociale municipale, il focolare attorno al quale ruota la comunità, il crogiuolo della sua anima e la sintesi più immediata e vicina alla realtà del carattere dei vecchianesi.
 
… e badate bene che non si tratta di un’allegoria astratta o di un affresco di maniera, ma dell’istantanea rappresentazione della summa di pregi e virtu’ locali, catturata in una perfetta sintesi di qualità e difetti e fissata in una plastica rappresentazione, di concreto impatto ed efficacia superiori a qualsiasi elzeviro si possa scrivere in proposto.
 
Si può discutere se la “Piazza” a Vecchiano, con le debite proporzioni, assolva al ruolo e alle funzioni proprie dell’Agorà e del Foro di classica memoria;…
 
…e anche disquisire se meriti l’eredità, sia pur con limiti e lacune evidenti, ed eserciti l’attrazione e il fascino dell’omonimo “Spazio” di età medioevale e rinascimentale in Italia, ma non si può negare che nel gravoso paragone, si riscatti da mediocrità ed insufficienze, reinterpretandone e aggiornandone il modello, in maniera originale e aderente alle sue prerogative.
 
Coniugando splendori e nobiltà ad attività profane e minimali, propensione al gossip e gusto per il cicaleccio in una singolare miscela  dinamica di eredità storiche, contaminazioni culturali, influenze sociali, vizi e virtù. 
  
… il luogo continua ad essere l’anima del borgo, lo specchio attuale e la faccia autentica della sua società, quella verace e aggiornata, rappresentativa nel bene e nel male, dello stato dell’arte cui è approdata in continua e mutevole evoluzione.
 
La galleria all’angolo, le attività commerciali, i bar e i negozi, gli esercizi e gli uffici professionali gravitanti nei paraggi, l’affollato mercato coperto testimoniano una scena locale vivace e un dinamismo di fondo del tessuto economico.
 
La mole incombente dell’ex cinema teatro Olimpia, rigenerato e tornato a nuova vita, non immune a ricordi e a suggestioni elegiache dei più anziani, si ripropone quale luogo di aggregazione moderno e di incontro per un’utile e proficua occasione di scambi culturali, in spazi dedicati a socialità consapevole, in occasioni ed eventi in forma attuale che riescono a sostanziare una rinnovata solidarietà di appartenenza civica e civile…
 
Protagoniste assolute della piazza, sono le panchine, elemento insostituibile per la cruciale funzione svolta e strategicamente ubicate sulla cornice del bordo formato dalla piazza quando interseca le strade afferenti.
 
È qui che pulsa la principale funzione ed attività sociale svolta nella piazza, in forma di conversazione, scambio verbale, ammiccamenti, approccio e comunicazione popolare, tradotti dai protagonisti del gossip e del cicaleccio, sapientemente appostati in agguato perenne.
 
Divisi per bande di elementi affini per interessi e propensioni o  pura logistica, ad interagire forzosamente con interlocutori imposti dalla contingenza o dal caso, si esibiscono in virtuosismi logorroici e guizzi dialettici, aforismi e battute di spirito, studio psicologico e schermaglie verbali degne di sperimentati retori.
 
Dando inizio ad una teoria infinita di conversazioni ed interazioni, risolte in un’arte, coltivata con pervicacia, un balletto quotidiano elegante o sguaiato, guardingo o arrogante, reiterato in duelli dagli esiti alterni, con battute salaci e scambio di colpi, che vedono vincitori e vinti sul campo.
 
Il gioco ricomincia ogni giorno, e consente alle diverse fazioni di celebrare i riti e gli obblighi dell’intrattenimento sociale verbale, annotare trionfi e rovinose disfatte, aggiornare il pettegolezzo locale, esercitare il saluto oppure lo sberleffo, l’attenta valutazione ed esame di merito dei malcapitati sopraggiunti, eseguirne la circuizione ed espletare l’obbligo della maldicenza puntuale, all’allontanamento di chi viene preso di mira…..
 
Non è una pratica crudele e animata da cattiveria, ma parte integrante di un gioco delle parti, elemento imprescindibile della vita provinciale, cui nessuno sa o può o vuol sottrarsi….           
 
In “Piazza” si concentra lo spiritaccio e il comune sentire, non soltanto per la presenza concreta del potere politico e pubblico amministrativo del “Palazzo comunale,” delle istanze spirituali risolte dalla chiesa parrocchiale, delle testimonianze storiche più antiche dell’insediamento, a corredo della legittima fierezza e carità di patria, con la “Torre medioevale dalla pianta quadrata”, paradigma dei valori e del pragmatismo della cittadinanza in ogni epoca  storica, onusta per il suo glorioso passato, a proiettare motivi di ragionevole speranza nel futuro, dettati dalle sue tortuose vicissitudini.
 
La statua di Garibaldi, osserva dal suo piedistallo la vita che scorre ai suoi piedi, in atteggiamento severo, ma conciliante, agli antipodi del distacco ieratico di altre rappresentazioni, aliena da qualsiasi compiacimento retorico o posa di maniera, pare incoraggiare e comprendere le ragioni di una popolazione disincantata, ma solidale a tutto ciò che “l’eroe dei due mondi” significa e incarna, in tema di libertà, giustizia sociale, passione patriottica e tensione civile… spirito pratico, buon senso, modestia nella grandezza e spirito di servizio…
 
Non a caso il piedistallo appare imponente e sproporzionato rispetto alla RIPRODUZIONE marmorea sostenuta,  dell’ ”Eroe dei due mondi”, tradendo un approccio intimo e più quotidiano e dimesso, non meno rispettoso e consapevole della leggenda e del ruolo interpretato nell’epica saga risorgimentale, quasi a significare  e concretizzare il valore dell’immenso rispetto per l’uomo e per il padre della patria, apprezzato soprattutto per modestia e carattere schivo, nell’atteggiamento di consueta compostezza e semplicità di modi.
 
Una chiave per reinterpretare e declinare in forma attuale ed intima, un’adesione sincera, una devozione ed un ammirazione oneste, derubricando il mito, per renderlo maggiormente fruibile ed accessibile, condividendone la leggenda in prossimità e vicinanza, che la dicono lunga sul carattere dei vecchianesi. 

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10/4/2017 - 21:30

AUTORE:
Menelikke

Si mmaaaaaaa....
Bisogna fa warcosa perl'aioleeeee

ENNO PROPRIO brutte!!
un si por di neanco effan caààà.... perche'anco 'ani, povere bestie, la vanno affà piullà...

Addi' che fanno rèce è troppo sagerato, ma un semo lontani dar vero.

Enno troppo rade d'erba, pare ell'abbino infirzata oll'ago filo per filo, ome r chirurgo che a ripiantato e apelli sulla pelata di certi personaggi pe fanni buttà via la pezzola c'avevino n capo.

guasi fusse stato er peggio difetto!
... ènno rimasti brutti ome prima, ma vanno a giro pettinati!......... voi mètte?

.....................ocche si deve fà? metteni la bandana anco all'aiole?

9/4/2017 - 23:07

AUTORE:
er Negusse

...Vando n'piazza a Vecchiano ci s'indava co arzoni orti, e si trovava di tutto..... alle bancarelle der mercato.,, ma anco li vicino ar barre, e si poteva ruzza coll'amici, prende per er culo la fiera, dà noia alle ragazze, dà una manata a chi rompeva e oglioni, cosi per passa r'tempo....

allora un c'erano mia li smarte fone, e si doveva organizza sempre varcosa, per fallo ci si ritrovava in piazza.... ondose sennò? ...ci s divertiva anco di più'..... e son cresciuto lo stesso senza fisime!

eppoi passava r carettino de gelati, e si poteva piglià con du lire ir pollo arrosto dar camioncino colle griglie che giravano....... e fra na macchina e l'altra ni s'affumicava la barba aGaribardi!!!!
...ma senza falll'apposta èh...
forze dovevo scrive è...senza lacca?
ò allora!!!!!........TANTO SI APISCE UGUALE....
.
ora a gira' son rimasti i cosiddetti!!!!!....E ANCO VI PER FAMMI NTENDE DOVEVO DI LE PALLE????

.........IN PIAZZA N CI SAREBBE BISOGNO DER TRADUTTORE....

si aprirebbe ar volo!!!!

9/4/2017 - 21:46

AUTORE:
Ultimo

............ le panchine saranno bollenti in certe ore del giorno per la potatura dei platani. ............ Ma il cicaleggio, sono convinto, continuera perchè per i soliti cicaleggianti è come una droga e se anche in Inverno alle otto di mattina hanno già occupato il posto in piazza ......... figuratevi se hanno timore del sole. ...... Forse qualcuno arriverà con l'ombrellone da mare ma non mancherà. ........... Ultimo

9/4/2017 - 18:05

AUTORE:
Vecchianese di Migliarino

Si! ora si può fare! perché è fatta e fatta bene!
Ma quanti mugugni per averci tolto il parcheggio sopra.
Eppoi: ora con l'erba al posto dell'asfalto, addio carnevale di Vecchiano, addio feste.
Eppoi ancora...seondo me gliè fatta male, troppo dispersiva disse "uno" che quando parla lui...tutti zitti ad ascoltarlo...'nsennò....
Invece il bello di quel luogo sono i vari "capannelli" che il monotematico di tre righe sopra mal sopporta.