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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . quanto ad essere informato, sicuramente lo sono .....
Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
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"250 giorni dall’apertura del Giubileo 2025: le .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
di Massimo Marianetti
Il rilancio del Parco parte dal Comune di Vecchiano

24/7/2017 - 0:00


Il rilancio del Parco parte dal Comune di Vecchiano Il Pd di Vecchiano sigla un documento a sostegno di tutte le azioni di che portino ad una valorizzazione del nostro territorio come Comune del Parco 

Massimo Marianetti 
 
 Lug 20 alle 5:51 PM

A

La Voce del Serchio
 
Il Tirreno
 
La Nazione

Il rilancio del Parco parte dal Comune di Vecchiano
 
Il Pd di Vecchiano  sigla un documento a sostegno di tutte le azioni di che portino ad una valorizzazione del nostro territorio come Comune del Parco
 
Vecchiano è il Comune del Parco, a Vecchiano è partita la raccolta firme per l'istituzione di un’area protetta e oggi a Vecchiano il Parco rappresenta l'identità di un'intera comunità. In questi anni i concetti rappresentati dal Parco sono divenuti un patrimonio diffuso, strategici per tutto il territorio.
Il PD di Vecchiano esprime un forte apprezzamento per l'impronta data dal nuovo Presidente Giovanni Maffei Cardellini.
Un’impronta che troviamo fin dalle origini del Parco, nel bellissimo Piano di Cervellati, un’impronta che poggia sulla necessità dell’organizzazione, che mitiga la burocrazia, che chiede alle comunità di essere testimoni, fruitori responsabili e consapevoli del valore ambientale, sociale e culturale del Parco.
Nel nostro territorio si trovano i simboli chiave del Parco: la Bocca di Serchio, il Lago, Marina di Vecchiano e la Bufalina con il suo sistema dunale, il bosco.  Nel nostro territorio il Parco ha ancora molto da dire e da organizzare, da qui si deve ripartire con forza e con le sinergie che servono.
Il PD di Vecchiano sa che per poter affrontare tutte le sfide di un territorio fortemente antropizzato come il nostro è necessario ripartire dalle persone, dalle comunità che vivono e frequentano il Parco, perché è importante recuperare il ruolo dei soggetti attivi, degli attori nelle azioni di recupero e manutenzione dei luoghi; oggi più che mai è importante riattivare l’arte di abitare un luogo fragile e importante come una riserva naturale. L’abitare un luogo è la condizione per costruire alleanze virtuose con le persone che frequentano il Parco e lo difendono dalla tendenza a usarlo in modo improprio.
Il PD di Vecchiano chiede che il Parco riparta da qui con la sua organizzazione, con la costruzione di connessioni col territorio e coi suoi abitanti.
Qui vogliamo che il Parco diventi sempre più evidente e visibile a partire dalla realizzazione della porta del Parco, di un centro visite e di percorsi per la sua fruizione, di osservatori naturalistici.
Qui vogliamo che il Parco sia un’esperienza culturale e sociale, e perché no, anche economica, capace di creare alternative.
Per far questo è necessario che l'amministrazione comunale e il Parco promuovano tutte le occasioni di confronto, a partire in primo luogo dal piano di gestione, con i proprietari privati, necessarie per trovare le soluzioni migliori nel rispetto delle regoleaffinché la gestione del Parco a Vecchiano possa essere sempre più volano di crescita della comunità.
Un Parco in grado di stupire e di istruire, dove la cultura diventa natura, un Parco dove vivere e lavorare.

p. La segreteria dell'Unione Comunale PD Vecchiano
 
Massimo Marianetti
Segretario PD Unione Comunale
Vecchiano

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

 

Nota red VdS; ci scusiamo con lo scrivente ma questo documento inviato anche alla VdS ci era proprio passato (vedi data invio)

Vedi anche l'articolo della Nazione allegato

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28/7/2017 - 14:51

AUTORE:
Bruno Baglini Migliarino

Come e stato detto e scritto quì sulla VdS e su fb la mancanza di una "d" ha ingenerato una fraintesa.
"Da" Vecchiano partì la raccolta di firme 47 anni fa e non certo per togliere da Migliarino lo spaccio e la sporadica prostituzione femminile di Via della Costanza (che ora dopo 50 anni è ritornata circoscritta in quel luogo) ed è stata allontanata completamente dalla Via Aurelia fino Torre del Lago con uno stratagemma semplice suggerito anche da me al Sindaco Lunardi e tramite il Prefetto Tagliente che invece di mettere inutili reti di protezione alla pineta, fu fatto un fossato e furono chiusi tutti gli accessi alla macchia e come è successo per le zanzare in inverno che spariscono ora non vedendo più quel mercimonio per tutta quella via, più nessuno "brontola"
sull'Aurelia Migliarino-Torre del Lago.
..... ma furono raccolte quelle firme per fermare la più grande speculazione edile mai intentata in Italia come spiegavano bene Silvano Ambrogi, Fausto Guccinelli e Debly Cerri del Comitato Parco di Migliarino.

Le prime ferie della mia vita le consumai andando per Vecchiano, Pisa, Lucca e Livorno a raccogliere quelle 13.500 firme che inviammo al Ministro Lauricella con l'intento di bloccare l'accordo Salviati/Comune di Vecchiano e che poi servirono a dare l'avvio per l'istituzione del Parco MSRM.

Il porto Cristina (Onassis); e non Ciardelli o Coli) prevedeva da BdS e fino tutta la costa vecchianese del lago di Massaciuccoli 83.000 nuovi migliarinesi e per noi vecchianesi era previsto "un enclave" li sulla MdV riservata a noi poveri con il vantaggio di non chiedere più il permesso ai duchi Salviati per accedere al Nostro mare vecchianese.

A Vecchiano il PD alleato con altri 5 partiti, oggi governa e a rigor di logica per cosa doveva chiedere le firme dei cittadini amministrati?

Come vediamo dalle cronache politiche pubblicate anche su questo giornale è la Lega Nord (essendo anche rimasta fuori da CC) a chiedere le firme dei cittadini per avere (a mio avviso) servizi obsoleti- la navetta del sabato che farebbe si e no due corse dopo pranzo- e gli inutilissimi gabinetti chimici sulle dune per poi vedere i bagnanti a passeggio verso la Bufalina portarsi dietro le ciabattine per traversare la grande lingua di sabbia infuocata dal solleone e..l'immancabile liquame sversato in luoghi non controllati da inservienti.
Poi ne mettiamo uno di WC chimici? allora tanto vale usare le decine che sono ai locali.
Ne mettiamo cinque? con cinque strade che partono dalla sterrata/ghiaiata del Balipedio per proseguire con i camion fin sulle dune a "succhiare i liquami" con vie che sopportano quei grossi camion? Mavvia....
Poi ne mettiamo 3 o 4 verso la BdS? così quando arrivano piene importanti sbaracca il tutto come l'acquedotto e la pista ciclabile fatta con pietre soprappietre e cancellata dalla furia delle piene.

Poi si scrive che la spiaggia del Parco non è pulita a dovere e che "purtroppo" si può incappare in un ago portato li dalle piene o dai tossici che questi ultimi "potremmo" ritrovarli anche in Piazza dei Miracoli e...che facciamo? chiudiamo al mondo intero certi luoghi frequentati? Mavvia....

I preamboli precostituiti buoni per tutti i tempi non vanno bene.

Roma non si fece tutta in un sol giorno e così la lotta che si è fatta sempre più dura ed insistente ai degradi per troppo si sono manifestati in questi anni; sia sull'arenile e le adiacenti dune.
Ricordo benissimo l'inizio della raccolta a mano dei rifiuti non legnacei portati dal Fiume Serchio e dall'uomo disordinato per non dire peggio.

Negli anni /80 con l'acquisto e la gestione comunale dell'arenile, il delegato dal Sindaco; Assessore Cattani Renato e l'Assessore all'Ambiente Fausto Guccinelli più altre "otto o sette persone" dettero il via a quello che ora in primavera ed in autunno, con circa 350 persone; donne ed uomini, grandi è piccini raccolgono tutto il materiale lasciato dalle piene e dall'incuria dell'uomo e quindi si tramuta in una grande festa di popolo con zuppa&panini finale offerta dall'ARCI di Nodica.

Via dei Pini: Libera e Liberata già dal giugno 2007 da discariche abusive, dalla prostituzione e dai loro molti rifiuti annuali.(era il novembre/88 quando fu occupato quel luogo dalla prostituzione a prevalenza "di colore")

Lo spaccio per la Via del Mare è cessato con l'anno in corso e non a caso e per caso.

Certo c'è ancora molto ma molto da fare e lo traduco in aforisma:
Mettiamo che salendo su una bilancia di farmacia e secondo la mia altezza, il peso dovrebbe essere tot e...con gli anni per vari e seri motivi non tutti dipendenti dalla mia volontà, il mio peso è il doppio e quindi bisogna per forza o per amore porre rimedio ma... chiedo rispetto anche dal mio medico di base che non può darmi del ciccione se il mio peso forma è superiore "ancora" di 8 (otto) chilogrammi. Mavvia....!
Altrimenti sforzi e sacrifici per rientrare nella norma se non vengono riconosciuti, c'è il concreto rischio di deprimere chi ha lottato e lotta per la nor-ma-li-tà!
nb, poi se leggiamo bene il documento inviato alla Nazione dal seg. Marianetti Massimo in nessunissima parte di esso si parla di criminali grossi e piccini o prostituzione da eradicare dal Parco come premessa per far qualcosa di utile e nuovo.
Buon cammino a chi ama
BdB

27/7/2017 - 13:22

AUTORE:
Francesca Franceschi

Volutamente non sono intervenuta con nessun commento e desidero che la polemica si plachi il prima possibile così come le offese fomentate da gente che non sa come passare la sua estate. Ma dato che in questa testata si sono espresse opinioni sul mio articolo mi sembra corretto precisare alcuni punti. Primo tra tutti mi preme far sapere che quando si manda un comunicato ai giornali per chiederne la divulgazione di solito ci si accerta che ci sia scritto quello che si vuole dire e veder pubblicato il giorno dopo. Siamo in 3 in redazione e, per ogni comunicato che riceviamo, non possiamo certo andare a pensare a quello che voleva intendere il mittente o andare ad indagare se ha scritto "a" ma in realtà voleva dire "da". Una persona commette un errore, comprende che a causa di quell'errore è stata stravolta la notizia e non attacca dicendo che manipolo la realtà, che sono faziosa e tendenziosa solo perché non esistono raccolte firme. non ho neppure l'obbligo, come mi scrive il segretario del Pd di Vecchiano, di farmi venire un dubbio o di chiedere un'intervista perché, se mi arriva un documento firmato con richiesta di pubblicazione, ho già tutto il materiale per fare un pezzo e la scelta di fare un'intervista è solo ed esclusivamente a mia discrezione. Ho letto da esponenti del Pd che avrei dovuto pubblicare il comunicato per intero. Niente di più improprio: avrei dovuto pubblicare il comunicato per intero se fossi stata l'addetto stampa del Pd o il portavoce del segretario del Pd. Per fortuna ad oggi ho margini di scelta e di libertà nel pubblicare i comunicati e ho riportato testualmente i virgolettati che il segretario mi hai mandato. Non mi permetterei mai di mettere in bocca parole mai dette. Descrivere poi una zona(oggetto del comunicato), dopo aver documentato denunce, testimonianze, gente che ci mette la faccia e aver fatto sopralluoghi con le forze dell'ordine, non è stravolgere o manipolare la realtà. Semmai è descrivere uno stato di fatto e accostarlo ad una riqualificazione - riportata in toto nel virgolettato - chiesta nel comunicato. Se una zona è marcia non è certo colpa di un partito politico che si sente chiamato in causa, anzi. Io ho descritto un posto MA MAI HO DETTO che quel posto è così a causa di chi governa. Il pd desidera riqualificarlo ma se non fosse una zona "brutta" così come ho descritto, da che cosa la vorrebbe riqualificare? E io proprio questo ho fatto: ho parlato della riqualificazione che sta a cuore al segretario così come ho parlato dei percorsi integrativi, del turismo consapevole e delle attività che vuole fare in un luogo molto critico del territorio. Da qui ad affermare che sono tendenziosa, faziosa e che manipolo la realtà ci corre una bella differenza. In primis perché non è vero e, in secondo luogo, perché non sono stata io a cercare la stampa per chiedere una pubblicazione. Detto ciò non ho niente di niente di personale né con Marianetti né con il Pd né con nessun'altra forza politica. Fino ad oggi ho pubblicato e lo continuerò a fare pezzi sulla maggioranza, sull' opposizione ma anche su gruppi non entrati in consiglio comunale perché quello che mi preme è ascoltare chiunque abbia qualcosa da dire nonché descrivere ciò che vedo con i miei occhi. Leggere da esponenti del Pd che sono "giornalista" tra virgolette, che voglio vendere copie o che mi voglio far notare è senza dubbio irrispettoso ma non mi tange. Io non mi permetterei mai di dare del "dipendentino", "avvocatino" o "operaietto" a qualcuno che non conosco. Semplicemente perché non sono nessuno per denigrare il lavoro altrui. Dare della "giornalista" o affermare che non lo sono mi sembra grave: ad oggi - E DICO AD OGGI - per fortuna ho una testata che mi paga uno stipendio e i contributi per fare la redattrice di questo giornale. Finché mi rinnovano i contratti posso dire che sto facendo il mio lavoro e non mi devo proprio far notare da nessuno. Quando non avrò più un lavoro forse ricomincerò a proporre pezzi e a farmi notare affinché mi prenda qualche testata. Per ora sono serenissima così e continuerò a scrivere quello che voglio accettando sempre il confronto costruttivo ma, mai più, le offese e i toni minacciosi.
francesca franceschi

26/7/2017 - 17:54

AUTORE:
Renzo Moschini

Vecchiano anche di questi tempi che vede il Pd non cavarsela al meglio specie quelle questioni ambientali e in particolare sui parchi conferma di avere nel suo DNA politico e istituzionale chiara la consepevolezza di quanto sia importante il ruolo del Parco di San Rossore. Il che ovviamente non significa eludere anche quello che deve e può essere fatto meglio di cui peraltro il parco sta discutendo anche con Cervellati.
Renzo Moschini

25/7/2017 - 10:15

AUTORE:
F.C.

Ho seguito  il dibattito che si è creato intorno al documento del PD di Vecchiano e il giornale La Nazione sul rilancio del Parco Naturale Migliarino-S.Rossore-Massaciuccoli. Pareri a favore e contro l'operato della giornalista che  ha dato con puntualità risposte chiare e condivisibili. Con questo non significa il mio venir meno alla stima di alcuni compreso Marianetti, che hanno commentato e criticato quanto apparso sulla stampa, ma ritengo che si sia andati un pò oltre e lo scrivo serenamente. La politica e sopratutto la sua credibilità cresce ammettendo errori e ritardi. Sul punto. Rilanciare il Parco significa partire dal riconoscerne i problemi che si sono presentati e che non hanno trovato soluzioni adeguate e la volontà di rafforzarne l'immagine con azioni politiche concrete. Tutto questo,però, è più credibile dopo una analisi, anche spietata, di come fino a quel momento si  è  gestito bene ma anche male. il Parco comprende Macchia, Marina di Vecchiano, Bocca di Serchio e Lago, tutte zone ricadenti nel Comune di Vecchiano, insomma tutto Parco. Se così è affrontare anche i  problemi reali dello spaccio e della prostituzione oltre la questione sicurezza significa analizzare complessivamente tutto quello che ad oggi  ha mostrato criticità. Anzi, direi che si è dato completezza alle condizioni negative di una parte del territorio  . Non si tratta di dare colpe più o meno strumentali e nemmeno Parco si Parco no ma fermarsi un momento e riflettere dove c'è necessità di rivedere azioni e regole che hanno mostrato limiti nella loro incisività. Se non si parte dai perchè qualsiasi documento rischia di essere un buon elenco di intenzioni e nulla più. Si deve o no pretendere la redazione del nuovo Piano di gestione della Tenuta di Migliarino che dorme da anni non solo nei cassetti ma anche nelle menti degli organismi preposti ? Nonostante lo sforzo dell'Amministrazione comunale di Vecchiano si dovrà pur fare qualcosa di incisivo per spostare il Poligono di tiro a Bocca di Serchio? Il Parco vive se inserito in un progetto di area che lo veda parte trainante per un turismo compatibile con un territorio dove l'attenzione ambientale è sempre stata presente. Questi alcuni punti dove la politica dovrebbe dare risposte. Scendere a polemiche, e in quello che ho letto ce ne sono tante, significa fare palestra oratoria inconcludente...e infine abbassare i toni sarebbe meglio.,

25/7/2017 - 1:10

AUTORE:
Leonardo bertelli Migliarino

P.G , se il Leonardo a cui ti riferisci sono io , vengo volentieri . Solamente , fammi un favore : non scrivere anche te cose che altri non hanno scritto . L ' articolo della Francesca è leggibile per tutti qui sopra , a cappelo dello scritto di Marianetti , e non è un articolo senzazionalista , dice , mi ripeto ancora una volta , cose che sappiamo e ci diciamo tutti i giorni . E certamente nessuno è contento della situazione , tutti faremmo a meno di leggere notizie negative sul nostro territorio , però al momento questo è .
Dire a un giornalista che sbaglia a scrivere di certi argomenti perché qualcuno potrebbe approfittarne , beh , fa a cazzotti con la Libertà di stampa . Altro sarebbe che scrivesse il falso , ma non mi pare che sia questo il caso...
Alla prossima .

24/7/2017 - 19:18

AUTORE:
P.G_

E’ una fortuna che si sia potuto recuperare questo importante articolo del segretario Marianetti che a molti, me compreso, era sfuggito. L’articolo è particolarmente importante perché sembra una specie di svolta, cioè che il partito si sia finalmente accorto di quanto il Parco possa incidere nello sviluppo economico e occupazionale del comune di Vecchiano. Non più accontentarci delle briciole, leggi i parcheggi che rimangono comunque molto invasivi sull’ambiente, ma entrare nel merito per far rendere veramente i “il capitale” rappresentato dal Parco.
Compare poi, nell’articolo, una parola che sembrava scomparsa dal vocabolario del Partito Democratico e che a molti di noi, che facemmo parte della pattuglia che organizzò la raccolta di firme contro la speculazione, fa molto piacere. La parola è Porta del Parco, una cosa non secondaria specialmente sul piano della consapevolezza e del rispetto del luogo.

“Qui vogliamo che il Parco diventi sempre più evidente e visibile a partire dalla realizzazione della porta del Parco, di un centro visite e di percorsi per la sua fruizione, di osservatori naturalistici.
Qui vogliamo che il Parco sia un’esperienza culturale e sociale, e perché no, anche economica, capace di creare alternative”.

Finalmente, sembra di notare un cambiamento da tempo atteso e auspicato: la Porta del Parco, un Centro Visite, Piste Ciclabili, in poche parole: cambiamento di strategia. E poi si parla anche di rapporti con la Proprietà, indispensabili per qualunque tipo di programmazione su un territorio che rimane privato. Un plauso, quindi, al Partito Democratico. Nota: incomprensibile la critica della scelta di una mancata pubblicazione, la lettera è decisamente propositiva e piena di buone intenzioni.

Negativo invece il mio giudizio, per quel che vale, sull’articolo della Franceschi. La nostra concittadina giornalista sembra proprio di peccare di quella che è una tipica pecca del giornalismo, non solo nostrano, quello del sensazionalismo. La tendenza cioè a drammatizzare le situazioni. E la Francesca (rimane la mia stima e simpatia) ci va giù duro e presenta il paese come un girone infernale. La gente non uscirà più di casa, il costo delle abitazioni crollerà, una fuga generale.
Cara Francesca io a Migliarino ci vivo e ci sto proprio bene. Se vorrai venire con me una mattina in bicicletta , e magari portiamo con noi anche il mio amico Leonardo, ti porterò sulla Traversagna dove di giorno ci sono solo le nere che quando passi puoi salutare; i trans arrivano la sera ma se non sei interessato al massimo ti possono fare un cenno. Andremo sul viale dei Pini fino in fondo senza incontrare nessuno se non qualche podista o famiglia in bici. Poi sulla via del Balipedio e ti porterò al santuario di Padre Pio e fino alla ferrovia, ora chiusa da una barriera di cemento, a separare la zona veramente pericolosa (quella che arriva fino alla vecchia Aurelia) da questa di qua dove potrai incontrare tantissime persone a passeggio da sole o con il cane, famiglie intere, qualche podista e cicloamatore. Vedi, così facendo non fai bene al tuo paese. Qualcuno in buona fede eviterà di frequentare quei luoghi ritenuti insicuri, altri, in mala fede, utilizzeranno le tue parole e scriveranno post critici sul giornale addebitando tutti i guai all’Amministrazione Comunale.
Non voglio certo negare i problemi, ma diciamo che siamo in un Purgatorio dove ci sono ancora alcuni peccati da scontare. E non sarà facile, ma fa apparire la Macchia di Migliarino simile a Tombolo dopo la guerra, mi sembra un tantino esagerato.