L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Cronaca di una giornata in solidarietà ai migranti e di contrapposizione alla Lega Nord
10, forse meno. Soverchiati da Digos, Carabinieri e polizia municipale. Probabilmente nella paura che il presidio spontaneo antirazzista formatosi al Cottolengo marciasse, spinto dal libeccio, nella loro direzione!
10 "manifestanti per la sicurezza stradale" - bella scusa -, dal dna fieramente razzista.
10 retaggi di ciò che 2, massimo 3 generazioni, consegneranno alla storia come piccoli ignobili fascistelli. Nel numero contansi anche bambini ed anziani. Pochi per fortuna.
Sul versante dichiaratamente opposto alcuni rappresentanti di istituzioni e associazioni del territorio sono entrati in punta di piedi al Cottolengo per parlare con quei disperati. Per vedere coi propri occhi la miseria. Ogni cittadino o cittadina libera di San Giuliano e dintorni è invitato a fare altrettanto.
La risposta migliore alla prospettiva della divisione.
Noi e loro.
Per i leghisti: Noi italiani e loro stranieri ("negri").
Per gli antirazzisti: Noi (africani compresi) uomini liberi ma sfruttati, loro (quel 2 % della popolazione mondiale che domina con la ricchezza) gli sfruttatori.
Il razzismo è il fumo negli occhi del povero. Il razzista è talmente misero da non accorgersi che l'altro è povero quanto lui. Fortunatamente non altrettanto misero d'animo.