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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia 

Comune di Vecchiano
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Massimiliano Angori sindaco
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La ricerca è attiva in tutta Italia
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Migliarino Nodica Pisa e Vecchiano.
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. . . dalla parte della Palestina ? Perché il governo .....
Com’è noto il generoso 110% e i suoi fratelli, .....
Bravo Bruno da o di ovunque tu sia, sono con te. .....
. . . prima che siano passati almeno 30/ 40 anni chiederà .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Vivrò con la faccia che tu amavi
Coi miei giochi sempre nuovi
Col difetto di sognare
Lo so che ho imparato a dirti amore
Quando ormai ci era di andare
Dove .....
Se i limiti di velocità servono a tutelare la sicurezza, non capisco perchè le auto della Polizia Municipale si debbano nascondere per poi rilevare .....
Ora anche gli indagati possono
M5S, ecco le regole per i candidati

16/9/2017 - 9:27

M5S, ecco le regole per i candidati: ora anche gli indagati possono fare il premier

A distanza di nemmeno dieci giorni dalla kermesse Italia Cinque Stelle di Rimini il blog di Beppe Grillo ha pubblicato le regole per correre come candidato premier del Movimento 5 stelle.

La novità che balza agli occhi è che c'è una regola inedita, nuovissima, che prosegue la linea garantista inaugurata appositamente per Virginia Raggi.

Anche un indagato può aspirare a fare il candidato premier del Movimento.«Ai candidati a conoscenza di indagini o procedimenti penali - si legge - verrà richiesto un certificato rilasciato ai sensi dell'art. 335 del c.p.p., nonché i documenti relativi ai fatti contestati ed una breve relazione illustrativa dei fatti con autorizzazione espressa alla pubblicazione di tali atti nell’ambito dello spazio riservato a ciascun candidato».

Quindi, l'aspirante candidato deve mostrare che è sottoposto a indagini con un certificato e spiegare anche perché è incorso in quell'indagine. Questo serve per poter permettere agli iscritti di valutare la candidatura. Visto che il candidato in pectore Luigi Di Maio sconta una fastidiosissima denuncia per diffamazione (è accusato a Genova da Marika Cassimatis, la vincitrice del voto online per le comunali poi detronizzata con un atto d'imperio di Beppe Grillo), e quindi è indagato, questa potrebbe essere letta come una norma ad personam.A ogni modo è una regola inedita che segna una svolta epocale per il Movimento. Alle politiche del 2013, ma anche per elezioni di tipo amminitrativo o regionale, difatti occorreva non avere alcun procedimento a carico.Le altre regole sono più tradizionali: bisogna aver esperito un mandato da portavoce nell’ambito di Consigli Circoscrizionali, Consigli Comunali, Consigli provinciali del Trentino Alto Adige, Consigli Regionali e del Parlamento Europeo, o eesere stati Sindaco, o ancora se il primo mandato in corso, adeve terminare entro fine legisltaira: il 28 febbraio 2018.

Il candidato può essere stato già eletto alla Camera ed al Senato in occasione delle consultazioni elettorali del 2013, non deve essersi dimesso durante l'esercizio del mandato, non deve aver cambiato gruppo consiliare e/o parlamentare, e deve essere in in possesso dei requisiti previsti per le cariche elettive meglio indicati nel Regolamento, non deve aver tenuto condotte in contrasto con i principi, valori, programmi, nonché con l’immagine del MoVimento 5 Stelle, del suo simbolo e del suo Garante, siano attualmente parti ricorrenti e/o parti attrici in giudizi promossi avverso il MoVimento 5 Stelle e/o il suo Garante. Inoltre non si deve aver mai partecipato a elezioni di qualsiasi livello con forze politiche diverse dal MoVimento 5 Stelle.

Altra importante novità: il candidato premier che sarà scelto online diventerà automaticamente capo della forza politica che depositerà il programma elettorale sotto il simbolo del MoVimento 5 Stelle per le prossime elezioni.

Nel 2013 era Beppe Grillo.

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27/12/2017 - 11:01

AUTORE:
Mario Corbino‎

Riunioni segretissime e prolungate fra Casaleggio e Di Maio. I due giovanotti devono determinare i metodi da seguire per disegnare il futuro dell’Italia. Che, non dimentichiamolo, è il nostro futuro e quello dei nostri figli. Dovranno soprattutto decidere chi resta fuori e chi sarà candidato il 4 marzo prossimo. Dopo De Gasperi, e una decina di altri grandi statisti, che si sono avvicendati per settanta anni in quel difficile compitino, ora tocca a loro. Edoardo li avrebbe definiti, in vernacolo, “due piscia sotto”, che tradotto significa due ragazzini che ancora se la fanno addosso. E costoro, senza alcun dubbio immaturi, fra tre mesi, grazie agli elettori di casa nostra, rischiano di essere il primo partito. Sempre se il progetto auspicato da De Benedetti, Cairo e Berlusconi, e appoggiato dalla estrema sinistra dalemiana, vedrà la luce. Le loro sterminate case editrici, seppure in eterno passivo, si salveranno, e noi saremo costretti , come i romani della Capitale sopportano la sindaca grillina, ad omaggiare per altri cinque anni Di Maio e i 5 stelle. E così il “baffino”, finalmente protetto dalla immunità parlamentare, comprerà una nuova barca, e qualche altro ettaro di vigneto Doc. Una sola categoria ne uscirà con le ossa rotte: il giornalismo, dove le promozioni piovono a esclusivo vantaggio di quei soli pennivendoli, che hanno ancora lo stomaco di sparlare di Renzi, della Boschi e del Partito Democratico. Se esistessero dei novelli Enzo Biagi e dei Montanelli resterebbero a bocca asciutta. Perché sapevano onorare la professione che molti di oggi stanno vilmente sputtanando, direttori di giornali compresi.