L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
-Il Parco di San Rossore e il ruolo delle aree protette in Toscana
Al parco di San Rossore il 21 ottobre sarà presentato l’opuscolo dedicato ad Antonio Cederna e Tiziano Raffaelli che alla istituzione e l’avvio della gestione del nostro parco dedicarono un contributo fondamentale che è doveroso ricordare.
Intendiamo ricordare innanzitutto il contributo alla cultura e alla iniziativa politico istituzionale che segnò allora una vera svolta sul piano regionale ma anche nazionale, che avrebbe concorso significativamente alla approvazione di una nuova legislazione sui parchi e le aree protette. Una svolta che ci avrebbe messo al passo anche con l’europa. Si passò da politiche di mero vincolismo ad una pianificazione non più solo urbanistica di cui il piano Cervellati fu anche per merito di Cederna e Raffaelli un esempio significativo che tale resta.
Con l’incontro del 21 vogliamo, nel momento in cui sul piano nazionale la vicenda dei parchi rimane sempre più avvolta sul piano legislativo e politico nella massima confusione, un rilancio volto innanzitutto a dare voce ai parchi.
Rilancio cioè anche di quelle iniziative che proprio da Pisa come con Parcolibri, Toscaparchi, la collana sulle aree protette dell’ETS e il centro studi Valerio Giacomini istituito con la regione Toscana -di fatto poi liquidato da Federparchi. E vogliamo farlo intitolandolo anche a Tiziano Raffaelli che se lo merita.
Data questa fase così delicata per il futuro dei parchi malmessi dappertutto vorremmo e dovremmo anche rimettere a mano ai libri grazie ai quali i parchi in Italia riuscirono ad uscire dal ghetto burocratico e diventare protagonisti di quel confronto culturale e istituzionale oggi fortemente appannato.
San Rossore seppe fare la sua parte e dovrebbe e potrebbe tornare a svolgerla sul terreno che Pierluigi Cervellati ci ha indicato in un recente incontro pubblico. Un libro è anche una occasione per chi è impegnato su questi problemi non solo per dare un contributo prezioso sulla base della propria esperienza. Forse con i libri non si mangia ma si possono liquidare banalità e sciocchezze.
Renzo Moschini