Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Siamo all’inizio della campagna politica e, come è noto, l’attuale legge elettorale non delinea maggioranze certe.
Tuttavia cominciano ad affacciarsi, nel dibattito, delle alleanze che dovrebbero prefigurare delle conseguenti maggioranze parlamentari. I grillini hanno candidato come “premier” il Di Maio convinti che saranno loro a fare il governo. Infatti il Di Maio, che non conosce la lingua italiana né la Storia né la geografia come si evince dalle sue dichiarazioni, si atteggia e si muove come se il presidente della Repubblica gli avesse già affidato l’incarico di formare il governo del Paese. Sempre il Di Maio, però, va ripetendo che se il M5S non avrà la maggioranza, ed è certo che non l’avrà, si rivolgerà ad altre forze politiche per ottenere i voti in Parlamento sul suo programma.
Da qui la domanda: ma chi può allearsi con i grillini? Certamente non Berlusconi il quale definisce il M5S una setta pericolosissima. Certamente non il Pd che considera i grillini come gli avversari da battere così come la destra. Tuttavia oggi si comincia a capire a chi pensa il Di Maio.
Infatti il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, ha detto al Corriere della Sera che “è sbagliato dire mai ai Cinquestelle. Dobbiamo superare l’idea che Liberi e Uguali abbia come campo di riferimento il centrosinistra che fu e che sia destinato ad avere un interlocutore con una sola parte politica. Liberi e Uguali non può essere la prosecuzione con altri mezzi dei congressi del Pd”. Oggi Pietro Grasso, parlando con la radio di Repubblica, ha detto: “Nessuna pregiudiziale nei confronti dei 5Stelle. Valuteremo il programma”.
Cosa significa nessuna pregiudiziale?
È una pregiudiziale osservare che il M5S è contro la democrazia parlamentare così come disegnata dalla Costituzione e che il loro approdo vuole essere la cosiddetta democrazia diretta?
È una pregiudiziale il fatto che i parlamentari 5Stelle hanno un vincolo di mandato e che a decidere sui loro comportamenti parlamentari siano la Casaleggio e Grillo?
Potrei continuare nell’elencazione. Ma mi chiedo: Grasso presidente del Senato ha dimenticato i comportamenti dei parlamentari 5Stelle nelle aule di Senato e Camera?
Cosa dire? La verità è che ormai tutte le forze politiche in campo perseguono il solo obiettivo di stare comunque al governo, considerando il ruolo di opposizione, non solo in Parlamento ma nella società, una cosa antica, del secolo scorso.
Il risultato di questa concezione – mi riferisco a tutte le forze di centrosinistra – lo vediamo proprio in quel che si muove negativamente nelle città, nei quartieri, nei paesi grandi e piccoli e che riguarda soprattutto le nuove generazioni.
(15 gennaio 2018)