Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
I 5 Stelle riusciranno a governare? «Io non lo so, perché gli italiani li vedo molto rincoglioniti».
Alessandro Di Battista, che non è candidato, arriva ai cancelli dello stabilimento Embraco quando sono passate da poco le quattro di pomeriggio.
Davanti alla fabbrica che ha annunciato 500 licenziamenti lo aspettano in tanti: qui, a Riva di Chieri, la politica è l’ultima speranza. Di Battista non fa promesse, la sua è una visita privata, lontano dalle telecamere. «Essere qui è un dovere» spiega appena sceso dal camper. Di fronte ai lavoratori, l’esponente del Movimento 5 Stelle attacca le multinazionali che delocalizzano nonostante i fondi ricevuti, un governo che, dice, non è stato capace di affrontare le crisi industriali. E pure i sindacati, «i grandi hanno le stesse responsabilità della politica».
Per il futuro dell’Embraco - domani i lavoratori saranno ricevuti dal Papa - garantisce l’impegno del Movimento. E a chi gli chiede se ce i 5 Stelle ce la faranno risponde: «Io non lo so. Ma noi avremo le mani molto più libere. Cinque anni di opposizione, vi assicuro, l’abbiamo fatta veramente con forza».
Certo, dice, c’è la consapevolezza che «questo è un Paese in macerie, non soltanto dal punto di vista economico».
E le chance di guidare il Paese? «Io non lo so, perché gli italiani li vedo molto rincoglioniti»