In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia
Volete capire cosa c’e’ che non funziona nella ormai “ridotta” che si definisce sinistra?
Leggete stamani Errani sul Corriere della Sera. Avrete la percezione esatta del ragionamento dissociato e bipolare. In poche parole: una patologia.
Errani ha straperso a Bologna ( Bologna) contro un centrista. Errani e’ parte di Mdp, il gruppino degli scissionisti, che e’ solo una parte di un gruppino, chiamato LeU, che ha totalizzato alle elezioni il 3% ( tre per cento) dei voti: un’evanescenza, un’escrescenza, una nullità’. Eppure leggete la prosa di Errani.
Alla domanda: “cosa farete dopo la sconfitta”? Errani ( un mio coetaneo ultrasessantenne come me, assiso tra ultra settantenni del suo gruppo) risponde come un fuoricorso di un centro sociale: “ faremo un partito di sinistra ( senza il Pd e scindendosi dalla sinistra più’ a sinistra di LeU) che affronti i grandi cambiamenti “.
Il programma?
Risposta letterale: “ redistribuzione del reddito, il rilancio della funzione pubblica, il tema delle sicurezze con il welfare..”. E naturalmente: “...un progetto nuovo di societa’, ambiente, consumi, qualità’ della vita e del lavoro”. Iperbolico e senza senso del ridicolo. Il tutto, naturalmente, con meno del 3% e “dialogando con i 5 Stelle”.
La “sinistra” in Italia da tema logico e’ ormai scaduto a tema patologico. Di un piccolo club di anziani dall’ego ipertrofico e delirante.
Una pena.