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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . quanto ad essere informato, sicuramente lo sono .....
Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
. . . è che Macron vuole Lagarde a capo della commissione .....
"250 giorni dall’apertura del Giubileo 2025: le .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
di Anonimus
Libero io e liberi tutti, il pensiero non è un canarino.

19/9/2018 - 13:03

       io e liberi tutti, il pensiero non è un canarino.


IL PARTITO CHE NON C’È.

E ALLORA HA RAGIONE RENZI: Basta rassegnazione, lottiamo contro una classe dirigente di cialtroni”

I gialloverdi stanno smontando l’Italia, ma il Pd è andato in bagno a fumare.

E TOCCA DI NUOVO AL RENZI DARE LA SVEGLIA .

Se il giorno dell’assalto alla Bastiglia o della presa del palazzo d’Inverno, non c’eri perché eri andato dal sarto, hai perso un appuntamento irripetibile con la storia.

È un po’ quello che sta capitando in questi giorni al Pd. Dopo aver governato (bene o male) per cinque anni, il Pd è stato bocciato dagli elettori e da allora vaga in una sorta di melma galattica incomprensibile per chiunque. Probabilmente ha ragione l’amico Fumarola: il funerale del Pd si è celebrato il 4 marzo (giorno delle elezioni), dopo abbiamo avuto solo una serie di messe ricordo e meste cerimonie di analoga importanza.
La cosa importante, però, è un’altra. Qui i gialloverdi stanno smontando l’Italia, non si salva quasi niente, persino le Olimpiadi forse riusciranno a far sparire.
Ma il Pd non c’è, è come se fosse andato in crociera. Quando si parla di questo partito è solo per dar conto di qualche bizzarria.

Il buon Calenda (che andrebbe nominato ministro dell’Industria a vita) cerca di invitare a cena tre dei migliori uomini che ha conosciuto, un risottino e due chiacchiere insomma, ma nemmeno questa cosa riesce. Forse riesce la cena romana di Zingaretti, polemicamente allargata al popolo: un lavoratore, un professore, uno studente, un maniscalco. Tutte cose un po’ da ridere.


Intanto, i gialloverdi continuano la loro opera di distruzione indisturbati. Il Pd non c’è. Forse si farà una manifestazione di piazza, ma forse no (chi porta le bandiere?).
Il Pd è una vecchia macchina, ha un suo popolo, e quindi non scomparirà, ma il momento di esserci era questo. Invece non c’era.

Era andato dal sarto, a fare un giro ai giardinetti? Altri, i gialloverdi, hanno assaltato il palazzo d’Inverno e intanto i big del Pd stavano a litigare se fare o non fare un congresso o le primarie o le secondarie.
Nella politica mondiale non si è mai visto niente di più ridicolo. Allende è morto con il mitragliatore in mano, i nostri eroi potevano prendere almeno una bandiera e andare in piazza a fare un po’ di casino: “Cucù, siamo qui”. No, niente. Tutti a casa a pensare.
In realtà hanno già pensato tutto quello che c’era da pensare. Una parte ritiene che sia urgente sbattere fuori Salvini dal governo e allearsi con i 5 stelle, considerati gente più alla mano e un filo meno fascisti. Una volta D’Alema era il migliore in questo genere di operazioni sommerse, ma adesso fa il viticoltore e nessuno degli altri ha la sua mano per l’intrigo sorprendente (il tradimento di Bossi, ad esempio).
L’altra parte, quella che schifa i 5 stelle e li considera il male assoluto, quasi peggio di Salvini, che almeno è un fascista senza se e senza ma, vive in una sorta di ipnosi aristocratica intellettuale: sono così cretini i gialloverdi che si impiccheranno da soli e poi verranno a cercare noi. Il paese ci scivolerà in mano senza nemmeno fare la fatica di chiederlo. Gli abiti scuri sono appena tornati dalla tintoria e aspettiamo vicino al telefono, siamo pronti. Aspetteranno trent’anni. Se va bene.

 


E allora a ragione RENZI A DIRE: Basta rassegnazione, lottiamo contro una classe dirigente di cialtroni” Perché care cariatidi della vecchia sinistra dico.“Non vi libererete di me’ è riferito a chi in maggioranza dice il Pd é morto e Renzi è finito,ma l’opposizione non c’è. Non si libereranno di noi RIFORMISTI.

Manca il governo, non PUÒ MANCARE l’opposizione. Urlo con forza che con questi non solo non facciamo un governo, ma facciamo opposizione dura”. “E’ fisiologico dopo sei mesi di autoanalisi della sconfitta iniziare a fare opposizione. Sono contento che ci siano GENTE CHE MI SOSTIENE con grinta e determinazione”, ha aggiunto.

Sui sondaggi che continuano a dare a M5S e Lega assieme oltre il 60 per cento dei consensi, Renzi ha commentato: “Anche la mia esperienza dice che il vento del consenso cambia rapidamente”.


Fonte: Questo articolo è stato pubblicato in POLITICA SICUREZZA ECONOMIA da bezzifer
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19/9/2018 - 17:14

AUTORE:
Amico del Meghe

Hai ragione, ma ora sto andando ha Pisa, quando ritorno ha casa leggero' anche tutte le 96 pagine de La Repubblica.

19/9/2018 - 14:16

AUTORE:
Citt 2

L'unico commento che mi sento di fare (non ho letto la tiritera, non ce n'era bisogno) è per un refuso, perchè davanti ad A verbo ci vuole l'H.

19/9/2018 - 13:39

AUTORE:
Fernando 3

A mio avviso la notizia della cena è veramente poco significativa, così come la cena tra Berlusconi e Salvini. A tali eventi viene dato risalto mediatico per incentivare il chiacchiericcio della gente e distrarla dal prendere informazioni vere e cogenti sulla politica italiana e sui nostri politici. Di cene ce ne sono state tante e tante ancora ce ne saranno, non mi resta che dire….buon appetito.
Pubblicato il 18 settembre 2018
Pd, Calenda cancella l’invito a cena ai tre big del partito: “È dannoso”. Renzi era pronto a sfilarsi
L'immagine può contenere: 1 persona, con sorriso, testo
In mattinata l’ex ministro annuncia che Renzi, Gentiloni e Minniti hanno accolto la sua proposta. Ma l’ex segretario frena: “Questi levano i vaccini, e i nostri parlano delle cene. Roba da matti”. Zingaretti risponde con una sera in trattoria insieme a un imprenditore, uno studente, un professore, un amministratore, un professionista, un volontario. E alla fine lo stesso Calenda decide: “Non se ne fa nulla”
Sono tutti morti , sono passati trenta’anni, oggi la qualità dei politici che vanno per la maggiore,è quella che vedi in tv, cercare un nuove Berlinguer è solo nostalgia sterile, non sareste soddisfatti neanche se chiamassero Papa Francesco a fare il segretario, oggi il “popolo” ama solo quelli che “pensano” con la pancia , sparano balle intergalattiche (che non mantengono) e dicono che è sempre colpa di qualcun’altro.Fuori dal coro trovo solo Renzi unico leader politico ITALIANO.
In questi giorni stavo pensando che da tempo (troppo) non si sente più delle famose proposte in parlamento per mettere in crisi questa maggioranza (????) arruffata e inconcludente che si parlava qualche mese fa. Lasciamo pure che facciano cene, che si sparino addosso tanto per allenare la mira, ma i parlamentari PD dove sono, che fanno? Possibile che neppure lì ci siano più idee di sinistra? Forza, sveglia! penso che di spazi per recuperare i voti ce ne siano molti visto il vuoto pneumatico di che governa. Cominciamo da qui e poi penseremo alle cene!!!!
Dicono che il PD è morto i dirigenti piddini sono morti e può anche essere vero ma quello che non sanno i vari sapienti sprezzanti arroganti analfabeti
è che l’italia è morta gli italiani sono morti tutti soffocati da un debito enorme e smisurato che continua a crescere
anche se i migranti “sembra” che non sbarchino più
anche se “facciamoci sentire in europa”
anche se ” i fascisti sono bravi ragazzi”
anche se l’italia è stata già distrutta una volta da questi bravi ragazzi
quindi ridete ridete offendete date pure del “buonista” a chi come me inorridisce alla morte di tanta gente nel mediterraneo e alle torture libiche
non sarà il PD a svegliarsi non sarete voi ma la resa dei “conti” è fra tre mesi a tutti gli effetti in fondo ve lo meritate ritornerete voi alle origini.
Noi guardiano al RITORNO AL FUTURO con la LEOPOLDA DEL 19/10.
La Leopolda non è un meeting di partito, ma un incontro di persone che credono nel valore della politica” dice Renzi. Ma qual è il significato della Leopolda e cosa rappresenta?
La Lepolda è una convention politica che però non è politica; è una corrente di pensiero senza un partito; è un partito senza correnti interne; è uno “spazio libero” in capo a un segretario di un partito al record storico di consensi, che è anche premier. Un tappeto su cui transitano i tre quarti dell’establishment Pd ma senza bandiere del Pd, perché filosoficamente ‘laico’. Di parte ma equidistante e al tempo stesso inglobante.

a convention prende il nome dal luogo in cui è ospitata, la Stazione Leopolda del capoluogo toscano, bellissima stazione costruita nella metà dell’Ottocento e oggi spazio storico-artistico unico, in grado di ospitare manifestazioni ed eventi legati al mondo della cultura e della creatività contemporanea. L’edificio è collocato nei pressi della Porta al Prato, accanto al Parco delle Cascine, a un solo chilometro in linea d’aria dal Ponte Vecchio.

A creare questo raduno annuale sono stati Matteo Renzi e Pippo Civati, i due “giovani” del partito che prima della rottura che sarebbe seguita portando Civati fuori dalla fila del Pd, sognavano di rottamare la vetusta politica italica.

Poi Renzi è diventato Premier e dei vecchi palazzi è diventato il più potente e illustre inquilino mentre Civati, polverizzato dal suo partner di rottamazione, ha abbandonato il Partito a favore di una linea politica più coerente con le proprie idee.

Nel frattempo la Leopolda è diventata un vero e proprio appuntamento fisso fiorentino, simbolo dell’attuale Pd.
Dopo la prima edizione del 2010, che titolava “Prossima fermata Italia”,
nel 2011 si è intitolata “Big Bang”,
nel 2012 “Viva l’Italia viva”,
nel 2013 “Diamo un nome al futuro”, nel 2014 “Il futuro è solo l’inizio”.
L’edizione del 2015“Terra degli uomini”,
nel 2016 abbiamo ‘E adesso il futuro, Leopolda 7’.
Nel 2017 L8, Leopolda 8, si presta al gioco di parole.
L8 per…» per arrivare ad oggi con la nona edizione ” Ritorno al futuro ”.

19/9/2018 - 13:30

AUTORE:
Promesse elettorali e boccaloni

SONO PROMESSE ELETTORALI CHE I BOCCALONI ITALICI CI CREDONO E VANNO RISPETTATE .

E così pensioni reddito di cittadinanza e flat tax rischiano di far saltare il governo
Lo schema è questo: a gennaio 2019 l’aumento delle pensioni fino alla soglia dei 780 euro in quello che i grillini chiameranno “pensione di cittadinanza” per spacciarla, come ha già fatto la viceministra senza deleghe all’Economia Laura Castelli, per il reddito di cittadinanza.
Intanto ecco il via alla riforma dei centri per l’impiego per un costo stimato di 4,5 miliardi di euro.
Poi, tra maggio e giugno e in concomitanza con le elezioni europee, il via al Reddito di cittadinanza, che prende il posto dell’attuale Reddito di inclusione, fissato alla stessa quota di 780 euro al mese, per una platea di quasi 5 milioni di cittadini in povertà.

Reddito e pensione di cittadinanza: il cronoprogramma
Questo secondo passaggio, spiega oggi Il Sole 24 Ore, farebbe salire la dote finanziaria messa in campo a 9-10 miliardi. Per le coperture si parte dall’utilizzo delle risorse stanziate per il Reddito di inclusione in corso (2,54 miliardi per il 2019 e 2,74 miliardi dal 2020), cui si aggiungerebbe un contributo pescato dal fondo sociale europeo. Il resto dei soldi è da trovare e qui sta tutto il contrasto tra la Lega, il MoVimento 5 Stelle e il ministro dell’Economia Giovanni Tria.

legge di bilancio
Le tappe che porteranno all’approvazione della legge di bilancio (Corriere della Sera, 18 settembre 2018)
Perché c’è da coprire ancora gran parte della spesa per il reddito di cittadinanza e non si sa come. Una delle idee tornata ad affiorare ieri è quella di usare il bonus 80 euro di Renzi, nel mirino soprattutto del MoVimento 5 Stelle: ma la Lega sta bloccando l’ipotesi perché non vuole in nessun modo rischiare problemi dal punto di vista della fiscalità generale dopo l’antipasto di flat tax che sta per servire alle Partite IVA e ai professionisti. In più la maggioranza continua a litigare sui punti di deficit, con la Lega che torna a pensare di poter “sfiorare” i vincoli europei e il MoVimento 5 Stelle che pensa di poter accarezzare l’idea per trovare maggiori risorse.

19/9/2018 - 13:22

AUTORE:
Fernando

Che aria tira nel partito, tra annunci di primarie (con un solo candidato), cene annunciate su Twitter e richieste di sciogliere tutto e ricominciare
Pubblicato il 18 settembre 2018
E allora il PD? A tutti i prossimi commentatori che saranno pronti a sbeffeggiare e stigmatizzare tutti questi turbamenti interni e quest avvitamenti del partito su se stesso, ricordo sommessamente che questo modo di procedere è insito in una organizzazione democratica con decine di migliaia di iscritti.
Risultati immagini per E allora il PD?

Se preferite partiti o movimenti veloci, diretti, unidirezionali, con leader unici e indiscussi ce ne sono tanti lì fuori per soddisfarvi: dal Milionario al Capitano al Guru della Rete….

solo non sorprendetevi poi se non esistono al loro interno voci di dissenso (dato che li buttano fuori con un referendum sulla Rete che tutto decide e si tengono solo i lacchè capaci solo di obbedire) Ma e’ meglio un’organizzazione democratica imperfetta o un partito senza nessuna possibilita’ di democrazia interna? E la vogliamo smettere con questa storia dei finanziamenti ai partiti? Fare politica con un partito serio, radicato nel territorio e con funzionamento democratico COSTA. Le campagne elettorali costano, diffido di chi fa politica come facesse volontariato, la politica e’ un lavoro, la politica e’ buiseness nel senso non grillino del termine: e’ un processo che richiede sostegno economico (solo che buiseness da noi e’ diventato sinonimo di fare soldi fregando il prossimo, perche’ i soldi sono lo sterco del diavolo), e una democrazia sana sostiene le spese di chi fa questo lavoro, vigilando che quel sostegno vada dove deve andare. Solo che siccome vigilare e’ difficile, meglio proporre di tagliare tutto.
Quei soldi si possono, appunto, solo usare per fare questo, politica. Se invece li usi per costruirti la villa, finisci come la Lega che i soldi li deve restituire.

MA IL PD DIRANNO LORO PER INTENDERCI LA SETTA GRILLESCA & CAMERATI LEGAIOLI. SI: Molti stiamo aspettando infatti di capire quando sarà effettivamente il congresso e chi sarà lo sfidante di Zingaretti. Gli avversari naturali di Zingaretti sono i sostenitori dell’mio segretario Matteo Renzi, che costituivano la maggioranza all’ultimo congresso.
NOI Renziani però siamo al momento senza un forte candidato, e i nomi che circolano sono sempre gli stessi. L’ex ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, un moderato che avrebbe potuto raccogliere consensi trasversali nel partito, ha più volte rifiutato l’incarico; tra gli altri nomi che sono circolati sui giornali ci sono quelli di Matteo Richetti e dell’ex viceministro Teresa Bellanova, ma una decisione non è stata presa.

Un altro possibile candidato è l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti, che non è un sostenitore di Renzi ma che molto probabilmente avrebbe il suo appoggio se si candidasse. Lo stesso Matteo Renzi ha detto che non intende candidarsi, ma dopo l’annuncio ha fatto un tour tra le Feste dell’Unità che a molti è sembrato una preparazione di una possibile candidatura. Una decisione definitiva sarà probabilmente comunicata tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, quando Renzi radunerà noi sostenitori prima a Firenze, durante l’evento annuale alla Stazione Leopolda, e poi a Salsomaggiore per una convention più ristretta.

Oltre alle divisioni personali, i sostenitori di Zingaretti e noi di Renzi hanno anche posizioni politiche differenti. Nei suoi primi interventi da candidato segretario, come l’intervista concessa a Repubblica a fine agosto, Zingaretti aveva parlato della necessità di tornare a occuparsi di temi come le diseguaglianze sociali e ha detto di non voler seguire la strada del presidente francese Emmanuel Macron, che ritiene troppo centrista e poco vicino a quelle che secondo lui sono le vere istanze della sinistra.

Renzi e noi sostenitori sosteniamo invece che al momento la priorità del partito dovrebbe essere l’opposizione dura e la critica dell’attuale governo, un tema su cui riteniamo Zingaretti troppo timido. Inoltre non apprezzano la vicinanza di Zingaretti a sindacati come la CGIL, che ha criticato con forza diversi provvedimenti presi dal PD durante il governo Renzi, come il Jobs Act e la Buona scuola. Per noi renziani, inoltre, Macron è un importante simbolo della lotta ai “populismi” e quindi non andrebbe attaccato.

Per favore, date cristiana sepoltura al cadavere del PD attuale e proseguite oltre. Non ne possiamo più di queste discussioni.

La sinistra ha sicuramente bisogno di un partito che rappresenti quella parte del “popolo sovrano” che non si riconosce nella lega e nel m5s ma non può essere l’attuale PD a svolgere questo ruolo. Dovrà essere qualcun altro, con una proposta diversa.
Che uscita dalla LEOPOLDA

Per quanto mi riguarda, però, non seguirò nessun partito nella assurda rincorsa del “consenso popolare”. Il “popolo sovrano” ha già trovato il suo rappresentante naturale in Matteo Salvini. Quell’uomo continuerà a dare loro tutto il razzismo, tutta la xenofobia, tutta l’omofobia, tutto il revanchismo anti-intellettuale, tutto l’odio, tutta la rabbia e tutta la vendetta di cui quella gente ha bisogno. Non può essere battuto su questo terreno di scontro.

(La politica è un mondo che ”guida a sinistra”: i sorpassi si possono fare solo a destra. Tra Matteo Salvini ed il guard rail di destra non c’è rimasto nessuno spazio)

Per quanto mi riguarda, cercherò un partito che cominci a dire, senza timori, che QUESTA democrazia ad accesso incontrollato ed a suffragio universale è un lusso che nessun paese moderno può più permettersi.
QUESTA democrazia ha già prodotto Mussolini, Hitler, Berlusconi, Orban, Erdogan, Maduro e Matteo Salvini.
È un pericolo per la sopravvivenza stessa della nostra specie. È un bambino di due anni che si aggira per il salotto di casa coi cerini in mano.

Questo “popolo sovrano” non và “sedotto” e “conquistato”: va estromesso dalla competizione democratica prima che si tiri addosso il tempio insieme a NOI ed a tutti i filistei.